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In Italia aumenta il numero degli studenti di corsi di inglese

"Gli italiani, molto interessati a imparare inglese Si parla spesso del basso livello di inglese che caratterizza l’Italia rispetto ad altri paesi dell'Unione europea, come per esempio la Germania. Lo studio segnala che solo il 17% delle persone che si iscrive a un corso di lingua non ha alcuna formazione precedente, mentre il 64% lo fa dopo aver mosso i primi passi a scuola. Il restante 19% afferma di aver già studiato inglese altrove (scuole di lingua, internet o lezioni private). Davanti a questa mancanza gli italiani sono al lavoro per migliorare il proprio inglese e diventare più competitivi a livello internazionale." (fonte: www.ansa.it)

Questa notizia, riportata sul portale ANSA, afferma che sta aumentando il numero di italiani, che complice la crisi economica, decide di studiare a fondo la lingua inglese per avere più chances nel mondo del lavoro. In particolare, risulterebbe in costante aumento la percentuale di lavoratori oltre i 45 anni, che decide di studiare le lingue, e in particolare l'inglese.

 Sono questi i risultati di una ricerca effettuata da di ABA English - accademia online specializzata nell’insegnamento della lingua ingles, che conta quasi 400.000 iscritti.

Dunque, da fanalino di coda (o quasi) in Europa per lo studio delle lingue straniere stiamo riguardagnando terreno....

C'è anche un rovescio della medaglia, ovviamente: la nostra lingua è infarcita di inglesismi, molti dei quali sono utilizzati in modo improprio o sono inutili, dal momento che esiste un corrispondente termine in italiano che significa esattamente la stessa cosa.

Io a dire la verità non sono per il puritanesimo della lingua a tutti i costi. Se c'è un termine straniero che meglio di una parola italiana riesce a spiegare un concetto, ben venga. Ma dimenticare le radici della nostra lingua, questo no!

Buona giornata! Marion

(di padovaoggi.it)