MEETING: Progressi nel trattamento dei pazienti con carcinoma renale

Meeting Kidney Cancer 2023

I tumori renali sono tra i primi 10 tumori più comuni sia negli uomini che nelle donne: circa 80.000 nuovi casi/anno, secondo l’American Cancer Society. Quando il cancro viene diagnosticato per la prima volta, oltre il 20% dei pazienti ha già una malattia avanzata, il che significa che il cancro si è diffuso oltre i reni. Anche tra coloro il cui cancro è confinato al rene e che si sottopongono a intervento chirurgico, il 30% alla fine svilupperà una malattia metastatica.

Negli anni ’90 la sopravvivenza dei pazienti con malattia renale avanzata era di un anno o inferiore, le opzioni terapeutiche erano poche mentre radio e chemioterapia non dimostravano efficacia.

La scoperta della elevata angiogenicità dei tumori renali rispetto alla maggior parte delle altre forme di cancro ha indirizzato la ricerca verso lo sviluppo di inibitori dell’angiogenesi, un tipo di farmaco che interrompe l’afflusso di sangue a questi tumori. Questi farmaci si sono dimostrati molto efficaci e le aspettative di vita sono raddoppiate: un grande balzo in avanti, ma che lasciava ancora spazio per ulteriori progressi.

La svolta che ha rivoluzionato il trattamento del cancro del rene, è arrivata solo un decennio fa con gli inibitori del checkpoint immunitario. Molti tipi di cancro, compresi i tumori renali, hanno difese integrate che consentono loro di respingere gli attacchi del sistema immunitario umano. Gli inibitori del checkpoint immunitario aiutano a contrastare queste difese.

La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha approvato il primo inibitore del checkpoint immunitario per il trattamento del cancro del rene nel 2015. Da allora, molti di questi farmaci hanno ricevuto l’approvazione della FDA. Prendono di mira le proteine CTLA-4, PD-1 e PD-L1 sulle cellule immunitarie che possono limitare gli attacchi del sistema immunitario contro le cellule tumorali. Nati come terapie di seconda linea gli inibitori del checkpoint immunitario vengono sempre più utilizzati come terapie di prima linea, anche nei casi di carcinoma renale metastatico post chirurgia.

Oggi l’utilizzo combinato di terapie immunitarie evidenzia un effetto additivo e in molti casi sinergico, portando quasi a un raddoppio della sopravvivenza mediana e ad un aumento percentuale di pazienti in remissione completa.

Guardando al futuro, l’evoluzione della sottotipizzazione del cancro e della mappatura dei biomarcatori dovrebbe aiutare a garantire che ai pazienti vengano somministrati i farmaci più efficaci con il minor rischio di effetti collaterali. Considerando quanto sia cambiato radicalmente il quadro del trattamento solo negli ultimi cinque o 10 anni, c’è motivo di aspettarsi progressi più significativi nel prossimo futuro.

VISITING PROFESSOR – KEY ADVANCES IN THE TREATMENT OF PATIENTS WITH KIDNEY CANCERSProgressi nel trattamento dei pazienti con carcinoma renale

Milano, Venerdì 8 Settembre 2023
Promosso da: EXPO POINT
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