Nel mezzo di un terrificante deserto a nord del Tibet, nel 1934 l’archeologo svedese Folke Bergman scoprì uno straordinario cimitero. Dimenticato poi per 66 anni, venne ritrovato col GPS dagli archeologi cinesi, che vi scavarono dal 2003 al 2005.
Archeologia. La necropoli di barche del Tarim, in Cina…
Citiamo da Google:
Complesso delle tombe Xiaohe – Wikipedia
wikipedia.org
I corpi più antichi risalgono a ben 3980 anni fa, ma grazie al clima secco della regione si sono preservati bene fino a oggi.
Sebbene il cimitero si trovi nella regione autonoma dello Xinjiang (Cina), le persone avevano caratteristiche europee quali capelli castani e nasi lunghi.
Il cimitero, noto come Small River Cemetery No. 5, giace vicino al letto di un fiume essiccato, nel bacino del Tarim – una regione circondata da catene montuose così inospitale da essere evitata anche dai successivi viaggiatori sulla Via della seta.
L’antica popolazione di questi luoghi non ha un nome: le loro identità e origini sono ancora sconosciute. In questi anni stanno però emergendo nuovi indizi al riguardo; persino sulla loro lingua.
Il Fatto Storico
Le mummie del bacino del Tarim – Il Fatto Storico
ilfattostorico.com
Ora un studio genetico condotto da ricercatori cinesi è arrivato ad una conclusione. Un tempo ritenuti migranti di lingua indoeuropea provenienti dall’Occidente, gli uomini mummificati dell’età de Bronzo trovati nel bacino del Tarim si rivelano essere una popolazione indigena locale con profonde radici asiatiche. (citazione da )