Chi siamo: gipo*, migrante, lettore di professione, redattore editoriale.
Il vecchio Liceo Classico G.Palmieri a Lecce, in piazzetta Carducci.
Letture felici celebra il marchese dei lumi Giuseppe Palmieri
Bibliografia Poliana, varie.
Emigrante per diletto o per difetto?
Cfr. Robert Louis Stevenson, Emigrante per diletto.
Appulo-salentino di origine -nato a Porta S.Biagio in Lecce, parrocchia di San Matteo- in un lontanissimo anno dai bugiardi fulgori imperiali, fu sotterraneo e silenzioso “protagonista” di una migrazione-interna realizzatasi a tappe: prima a Roma poi in Emilia,con ritorni tormentati a Lecce e in Puglia, poi ancora brevemente a Torino per approdare definitivamente a Milano. Già redattore editoriale negli anni Settanta in una nota Editrice milanese, vive oggi tra piazza Buonarroti e la Valdigne, in Val d’Aosta.E’ sposato con una moglie educatrice paziente ma non indulgente, e ha un figlio maschio dinamico, piccolo prezioso patrimonio lombardo “in divenire”… Gli piace siglarlo PFP, che è una sigla corretta all’anagrafe e per giunta palindroma. Per lui il “ritorno” è forse approfondire testi e contesti, nell’ambito della ricerca cui si dedica con fervore pari agli altri impegni professionali.
(gipo*)
Da alcuni anni, nel Web, mi firmo gipo, due sillabe ottenute la prima dalla prima (sillaba) del mio nome (Gioacchino) e la seconda dalla prima del mio cognome (Poli). Sembra complicato ma è elementare. E niente a che vedere con Gipo Farassino e soprattutto con Gipo Viani (allusive implicazioni tattiche, per quanto illustri)…
-Cfr. vedi la versione del tifoso: “gipo, milano… blogger rossonero.”§Immagini.
Con i miei palindromi, gipo andava benissimo: rapido, minuscolo e modesto. L’importante è che il palindromo funzioni e che non sia errato. I palindromi, chissà perché, talvolta irritano qualcuno, eppure non dovrebbero, sono segnaletici, rigorosi e persino riflessivi.Autarchici? Un po’ malinconici, candidamente desolati.
arte Petra & a dir Frida... [(Frida Bollani Magoni) Il cane di stoffa. *Ferruccio Spalletti] Musica Nuda /MUSICANUDAOFFICIAL.**Frida Bollani Magoni, frida bollani magoni via dei matti. §Frida Bollani canta in onore di Battiato al Quirinale.§ La Cura, di Battiato. §Frida – Hallelujah§Frida – Feelings§ Immagini./1.Sgarbi a Palazzo Poli, Molfetta.1.2 Immagini.
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Milano, piazza Buonarroti in una bella foto di Andrea Cherchi. Il titolo della foto: “Il Maestro e il curvo”. / Cfr. “Semplicemente Milano”. § Vedi Altre Immagini.
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Achille Bonito Oliva in Foro Buonaparte 52.Il creatore della Transavanguardia ha voluto ricordare (interv. Chiavarone, ottobre 2015) la fervida creatività di quegli anni e in quei luoghi, in quelle strade: con una puntuale differenziazione Milano/Napoli considerate nella loro peculiare bellezza.”Napoli,città di mare, piena di vicoli,antica, bellissima, ma anche délabré.”
(1) Michelle Grangaud, «Capri Oplepo Capri Oulipo», in Capri à contrainte (a cura di Raffaele Aragona, 2000). Qui di séguito è il testo originario:
Cet allegretto / perpendiculairement / revient initiale ou, pizzicato lointain, / estivalement passe outre.
Campus autographe / pouzzolane remuée / indéfiniment. Ordre utopique, l’index / participe oxymoron.
Capriccio ancien, / piccolo répercuté / ininterrompu, on papillonnait lento. / – Entretiens pour oublier.
Conjugue, appareille, / photoélectriquement, / retraduis, imprime, obscurément urticant, / l’imbroglio pour ôter.
Comme appoggiature, / précipité, raccourci / intellectuel, opus posthume, lido, / édition princeps, ouvroir.
Caprifoliacées / abracadabrants profils / rencontre impromptue oniromancie usant / l’improbable pour objet.
Capillarité / amphibologique, pur / robot incongru, ocarina plus largo / en pandémonium oblique.
Cause allélomorphe / psychopharmacologique, / retour inconnu. Oblitération utile, / l’interdit peut ordonner.
Comment approcher, / paraître réajusté / impeccablement ? On procèdera lazzi / et pertinence olympienne.
Cosmétologique / aggiornamento pluriel / réinventé île; ondulations usuelles, / l’instant passe omniprésent.
Calvino, Arioste, / Pirandello, Rakosi. / International: Ovide, Pastior, Li-po / Elzévir, Pallas, Orphée
Capri, La piazzetta rannuvolata.
Lecce, Porta san Biagio. Come in un sogno, il palazzo avito materno, il balcone colonnato, il terrazzino sul monumento ai Caduti e su via Leuca, la bella porta d’ingresso alla città attraverso via de’ Perroni (oh. mia luminosa teatral san Matteo!). Il regista anglo-salentino (direi “europeo”) Edoardo Winspeare seppe intuire e felicemente rappresentare con un suo personaggio femminile de I galantuomini il prima e dopo di quella porta, il dentro-fuori, il cambiamento di vita in una sequenza per me struggente e indimenticabile. (gipo)
La cugina Giulia (1925-2015). A destra, Vittorio Bodini.
Doc. Varie: [zia Titina Massari], Giulia Massari, Vittorio Bodini ecc. § [I nostri nonni materni in comune: si chiamava Giulia come la nonna Giulia Cosma Capece-Zurlo, moglie del nonno Niccolò Foscarini. Io stesso all’anagrafe sono stato registrato come Gioacchino Mario Niccolò Oronzo. Oronzo, in omaggio e devozione al santo patrono leccese. Accadde pure che a un certo momento, per talune difformità burocratiche, l’Ufficio Anagrafe dovette rilasciarmi un certificato che recitava, tal quale: “Si dichiara che Gioacchino Maria Nicola Oronzo è la stessa persona di Gioacchino Mario Niccolò Oronzo.” (sic!)
Zia Titina Foscarini in Massari (1895-1982) sorella di mia madre Maria Luisa.
Colpi da orbo: Frate Menotti e la caricatura barese
Ir a Bari?
Olà, Dedalo!*
Ir a Bari…
(i palindromi di gipo)
La battaglia di Domokos (1897) in un dipinto del padovano Fausto Zonaro,allora pittore di corte presso il sultano Abdul-Hamid II. La battaglia avvenne nel maggio ’97.Il nonno ferito fu ricoverato e ottimamente assistito in un ospedale inglese.Mio padre Riccardo, ultimogenito di undici figli – quattro dei quali scomparsi in tenera età*il primo Giacinto, Umberto, la prima Isabella e la prima Antonietta- nacque il 10 agosto dello stesso anno.
*Edizioni Dedalo. Cfr. Gioacchino Poli,* 1911, pag. 184. Curiosamente, mio nonno Gioacchino,Ricciotti Garibaldi e Menotti Bianchi morirono nello stesso anno -il 1924- a poca distanza l’uno dall’altro : a metà luglio Ricciotti Garibaldi, in una torrida giornata dei primi di agosto a Bari il nonno e a settembre Menotti Bianchi.Il nonno fu stroncato da “un colpo apoplettico” (oggi si direbbe ictus) in carrozza, dopo un acceso diverbio con Postiglione, dirigente dell’Acquedotto Pugliese.
Anticlericale,massone, repubblicano-mazziniano, garibaldino-socialisteggiante, amicissimo di Bovio, Cavallotti e Matteo Renato-Imbriani ,interventista faceva parte di quell’Italia umbertina che fu sostanzialmente spazzata via dal Fascismo.
*Cfr. Michele Viterbo (Peucezio), La Puglia e il suo Acquedotto, Laterza, Bari 1954.
Il nonno Gioacchino,molfettese, aveva sposato Margherita Accetto, andriese: con le quattro sorelle Accetto si estinse la nobile,antica e cospicua famiglia di origine normanna. Le altre sorelle “erano andate felicemente a nozze” con D’Urso, Jannuzzi e Porro di Andria. Il nonno conservò per qualche tempo la sua parte del palazzo Poli a Molfetta. Poi si decise a venderlo.
Mio nonno Gioacchino: Molfetta per Mazzini, Monumento/Inaaugurazione 7 marzo 1897.
[…Carri armati dell’VIII Armata Britannica entrano ad Andria il 22-23 settembre 1943.*In via Gioacchino Poli, provenienti da Corato-Bari.Tedeschi in ritirata verso Foggia-Napoli. (Foto Riccardo Poli) Vincitori e vinti]
*A Barletta, entrano certamente il 24 settembre.
Poliano, inteso come aggettivo. Giuseppe Saverio Poli.*
GIUSEPPE SAVERIO POLI: UNA ESISTENZA VOTATA ALLA SCIENZA ED AL SUO RE. Giuseppe Saverio Poli nacque il 26 ottobre 1746 a Molfetta, ricca città commerciale della Peucetia sul mare Adriatico, da “comoda e onorevole” famiglia originaria di Chioggia nel veneziano. I genitori Vitangelo Poli ed Eleonora Corleo, colpiti dalla vivida e precoce intelligenza del loro figliolo e dalla sua propensione per gli studi classici lo iscrissero alle scuole dei Gesuiti attive presso il locale Seminario Diocesano. Il Vescovo di Molfetta, monsignor Celestino Orlando, informato dei progressi del giovane, lo volle quindi nel Seminario rinomato all’epoca per il valore dei suoi insegnanti e per la severità dell’insegnamento che vi era impartito. Qui il Poli proseguì negli studi letterari e si “affermò”, in breve, anche nelle scienze filosofiche, matematiche e teologiche […]
(segue testo) Cfr.
Introduzione Nella stagione più fulgida della scienza a Napoli, tra la seconda metà del settecento e i primi decenni del secolo successivo, furono alcuni naturalisti provenienti dalla provincia a dare l’abbrivio ad uno studio serio e moderno della zoologia a Napoli, a partire dall’osservazione dell’anatomia e del ciclo di vita. L’oggetto di questi primi studi erano generalmente, e anche per ragioni logistiche, animali di piccola taglia, e soprattutto mitili
[…]
Palazzo Spinelli di Tarsia.
Cfr. Maria Toscano Il Museo Poliano e l’interesse per la zoologia a Napoli tra Sette e Ottocento 169 – 185
Secondo uno dei suoi biografi più accurati, nonché suo nipote Oliver Poli, sembrerebbe che la collezione fosse stata già oggetto di depredazioni durante la breve vita della Repubblica Napoletana (pag.180)
Ma, quanto esposto da Olivier Poli viene smentito da Giuseppe Saverio stesso che in una sua opera successiva ai fatti del 1799 fa ancora menzione della sua collezione naturalistica come sistemata nel suo appartamento a Palazzo Tarsi [?], dove viveva.*
“La galleria della mia abitazione, non giacente sul lato occidentale di essa [loggia], non fu scrollata che leggermente, siccome fanno prova i pezzi di Storia Naturale del mio Museo ivi esistente i quali, benché appoggiati sovra unabase vacillante, non soffrirono il menomo dissesto […] Ed infatti fra migliaja di prodotti di Storia Naturale serbati quivi entro a scaffali alti appoggiati semplicemente alle mura e ed in altri nel mezzo di una gran galleria, non ne è stato rimosso neppure uno dal suo sito, quantunque poggiassero sopra di una tenuissima base; laddove altri oggetti di gran volume esistenti nel braccio opposto su basi ampie e solidissime sono stati impetuosamente sbalzati da terra“ 11 .
*(citiamo in altra fonte) …cfr.
“L’aria Pace serena e stabile col suo stile tranquillo e suadente sembra
sia stata composta dal Poli per fare da tenue substrato canoro quando a casa
sua, in via San Potito,[c.vo mio (N.d.R.)] invitava alcune dame ad osservare i pianeti col
telescopio posizionato sul proprio terrazzo; la musica – voce, violino ed arpa –
fu composta dall’amico Marcello Perrino (Napoli, 1750 ca. – dopo il 1816),
prete secolare, poeta, musicista dilettante, storico, direttore amministrativo
del Real Colegio di Musica San Sebastiano, divenuto assai famoso, nel 1806,
per aver composto e fatto rappresentare al teatro San Carlo, la Cantata a
Giuseppe e Gioacchino Bonaparte.”
Pel gabinetto di Storia Naturale dell’Autore
Quel che di raro, e prezioso asconde
L’Oceano in seno, e ne’ suoi vasti giri,
Che baldanzosi ognor bagnan le sponde
Dell’Orbe intero ovunque il Sol si aggiri:
Quel che la Terra nelle sue profonde
Viscere aduna, e quel, che fra deliri
Furibondi i Vulcan vomon qual’onde,
In breve loco qui raccolto or miri.
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Allor che di natura il sì preclaro
Ammirabil lavor l’Eterno ordio,
L’ineffabil sapere all’uom fe’ chiaro;
Affin che l’empio, al Nume, e al ver restio,
La sua viltà di tai potenti al paro
Ravvisi, e scorga in quei l’opra di un Dio.
Cfr. Atti del Bicentenario Museo Zoologico 1813-2013.
[sic!] Cfr. 68 Rocco Chiapperini …”ceneri” anziché “le cere” ossia i modelli di cera ritrovati da Temkin a Parigi. I resti mortali di Poli sono andati dispersi in seguito ai lavori di restauro effettuati a Napoli, dopo il terremoto del 1980, nella chiesa di S. Giuseppe dei Nudi ove era sepolto.
Giuseppe Saverio Poli, immagini. / Dettaglio 1,1.
Bassorilievi Alfabeto Grillico, di Gaetano Grillo. / Un nuovo Alfabeto Globale.
Barbara Gallavotti, Milano Museo della Scienza.
Università di Pavia. Nica (Annamaria Giovanna) Vitale: Laurea in Biologia.Prof. Scienze Educandato Setti Carraro dalla Chiesa, Milano.
Scalone, aule, il bel cortile.§Immagini vr.
gioacchino poli, milano and nica vitale..
avv. pier francesco poli, edizioni giuffrè.
Pier Francesco Poli – CERIDAP
Home ▪ notizie di architettura ▪ Al via il cantiere di CityWave, l’edificio-portale di CityLife firmato BIG – Bjarke Ingels Group
*Gioacchino Poli, Milano.- (gioacchinopoli37@gmail.com / orezero@libero.it / gioacchinopoli@outlook.it)