I giardini di marzo, da Lucio Battisti al discusso Piantedosi e al tragico Mistero Buffo dello Steccato di Cutro

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Un disegno di Franz Kafka

 

I giardini di marzo, di Mogol Battisti.

I giardini di marzo Battisti Il car Miretto passava e quell’ Si-7 uomo gridava “ge Do7+ lati!” Al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti il più bello era nero con i fiori non ancora appassiti. All’uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri, io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli. Poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli e la sera al telefono tu mi chiedevi: “Perché non parli?” Che anno Sol è, che giorno Re è, questo è il Latempo di vivere con Mite. Le mie mani come vedi non Latremano più e ho nell’ Re anima Si7 in fondo all’anima cieli Sol immensi e immenso a Re more e poi an Lacora ancora amore amor per Mite. Fiumi azzurri e colline e Lapraterie dove Re corrono dol Si7 cissime le Mimie malinconie l’universo trova spazio Ladentro me ma il co Miraggio di vivere Si-7 quello ancora non Do7+ c’è. I giardini di Marzo si vestono di nuovi colori e le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori. Camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti “tu muori” se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori. Ma non una parola chiarì i miei pensieri continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri.

-“I giardini di marzo“, Casa vacanze nella campagna salentina. A Guagnano(8 marzo 2023).

I Giardini Di Marzo

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Il tragico Steccato di Cutro (in Google).

Citiamo da Avvenire.it

Fotogallery. Naufragio di Cutro, il “mai più” della Via Crucis


Redazione Internet lunedì 6 marzo 2023
Oltre mille persone hanno partecipato ieri alla Via Crucis organizzata dall’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina a una settimana dal tragico naufragio di migranti
E inoltre (citiamo):
Le parole di Papa Francesco, che dopo la strage dei migranti avvenuta a Steccato di Cutro (Crotone) ha lanciato un appello «affinché i trafficanti di esseri umani siano fermati» hanno indotto il governo a promettere interventi: «Faremo di tutto per combattere gli scafisti», ha detto la premier Giorgia Meloni. Allo studio l’inasprimento delle pene per i trafficanti d’esseri umani, la semplificazione dei meccanismi d’accoglienza, modifiche per l’istituto della protezione internazionale e nuove misure sui rimpatri. Tra le ipotesi anche quella di una nuova rideterminazione dei flussi regolari di migranti. Un richiamo al dovere del governo e di Bruxelles, affinché tragedie come la strage di Cutro non avvengano più è stato è stato rivolto ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto all’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023 dell’Università della Basilicata. E a pochi giorni dal consiglio dei ministri convocato dalla premier Giorgia Meloni nel pomeriggio di giovedì 9 marzo a Cutro, luogo della tragedia costata la vita ad almeno 70 persone, il capo dello Stato ha sottolineato: «I migranti lasciano la loro terra per cercare un futuro altrove». Mentre le opposizioni attaccano ancora il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che aveva parlato di «irresponsabilità di quei genitori che mettono in pericolo la vita dei loro figli». Le richieste di dimissioni del titolare del Viminale, attorno al quale la maggioranza di destra non si è schiarata compatta, si fanno insistenti e domani il ministro sarà ascoltato dal parlamento, camera dei deputati e senato. Sulla strage nel mare prospiciente la spiaggia Steccato di Cutro la Procura di Roma ha aperto un fascicolo alla luce dell’esposto presentato da alcuni parlamentari.. L’atto della Procura ha lo scopo di valutare quanto prospettato nell’esposto, mentre la Procura di Crotone indaga per competenza territoriale sui vari profili della vicenda, anche quello relativo a eventuali omissioni di soccorso. Secondo quanto si spiega in ambienti di piazzale Clodio, una piccola barca sovraccarica, soprattutto in un mare che ha costretto due navi militari a tornare indietro, non può che essere in pericolo. L’evento doveva dunque essere classificato immediatamente come caso Sar,(ricerca e salvataggio, ndr) e quindi richiedere l’intervento delle navi della Guardia Costiera. Sul fronte internazionale, la Commissione Ue ha fatto sapere di avere ricevuto la lettera con la quale Meloni sollecita la massima cooperazione e collaborazione per affrontare un fenomeno sempre più al di là delle possibilità di controllo dei singoli stati. Una portavoce dell’esecutivo europeo ha annunciato che una risposta arriverà «a breve».

 

 

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Se questo è un virologo! Variazioni sul tema. Curiosità sulle varianti.

I.Una pandemia pazzesca.

1.-La depressione per il Covid nelle parole di Paolo Crepet. 2.-Aldo Carotenuto  (1933-2005). 3.-Umberto Galimberti, filosofo, accademico e psicoanalista. *Teoria e pratica del “copia e incolla” filosofico. (Se questo è un plagio! Cfr. Avvenire.it) 3.2/ Galimberti e la pandemia.  4.-Massimo Recalcati, psicoanalista.   5.-Massimo Fagioli, psicanalista (analisi collettiva)*, psichiatra, psicoterapeuta.   6.-Giovanni Battista Cassano.

 

*Una “notte tv” indimenticabie con MassimoFagioli.

SEGNALAZIONI di Fulvio Iannaco

TV&TV 11.10.2005
http://tvetv.blog.excite.it/archive/month/200510

Quando appare la siglata luna di Sottovoce, Massimo Fagioli polverizza l’inutile dottoressa Laurelli e il… fotografo Nanni Moretti!

 

 

Simpaticissimo, affascinante, dirompente -consulente “clamoroso” di set cinematografici di spessore- sguscia con smagliante e personalissimo sorriso e grande gestualità della mobilissima mano destra, occhi pungenti espressivi tra la solita rete marzulliana predisposta però a maglie larghe…

Nell’edizione appena vista -non escludo possano esservene di successive o precedenti, con ritocchi al montaggio, aggiustamenti o marzulliani furbi rifacimenti- sono state esibite, come spesso accade, insignificanti, scarse e brutte foto dell’album personale dello psichiatra. Ma… che ne sappiamo? potrebbe averne portate molte,e qualcuna anche significativa e bella… Una l’abbiamo intravista e abbiamo imprecato contro la fretta e superficialità marzulliane: era una foto del set de La condanna di Marco Bellocchio, film profondo, di notevole valore, che meriterebbe molti approfondimenti…
Massimo Fagioli ha abolito da trent’anni le analisi individuali (“L’analisi individuale è una truffa!”). Fa soltanto analisi collettive… “Non si guarisce con l’analisi individuale”.
(gipo, Milano)

 

NOTE.- 1.-Bisogna aggiungere, a onor del vero, che il confronto tra cotanto personaggio e la quasi inerme dott. Laurelli era impari… Marzullo ha anche tentato di “avvertire” la sua collaboratrice del rischioso cliente che le toccava in sorte l’altra notte: Che notte, quella notte! E che botte,e che ossa rotte! Ne fece Fagioli di crude e di cotte! Insomma, fu persino simpatico nel segnalarle il pericolo.Ma Fagioli aprì subito il fuoco sull’attività interpretativa della Malcapitata. Quell’interpretazione non serviva a nulla,era irrilevante dal punto di vista scientifico e inservibile a livello terapeutico. La Laurelli capì che non era il caso di aprire un contenzioso a livello di dottrina. Fece un rapido,disperato volteggio dottrinario per difendere un minimo l’onorabilità del suo sapere specialistico, dopo di che spostò con una certa abilità il discorso sul piano “mass-mediatico”. L’osservazione aveva un certo fondamento. Affermò grosso modo -la Laurelli- che prima del suo Avvento le masse erano abituate a considerare i Sogni soltanto materia, oggetto della classica Smorfia, manuale per il Gioco del Lotto. Il suo lavoro invece aveva,per così dire, introdotto una certa vulgata analisi simbolica… Fagioli non accettò minimamente questo “riduzionismo laurelliano” servito alle masse nel binario oscuro, morto e obbligato del Marzullo. I Sogni richiedono Ben Altro.I ferri del mestiere sono in mano a Massimo Fagioli, dentro gli acconci spazi scientifici, reali e metaforici, esposti ai venti,ai tormenti e ai serpenti [Il corsivo è mio (N.d.R.)]. Ovviamente non se ne parlava nemmeno di fornire alla Laurelli uno straccetto di sogno, un sognino diciamo, un bisognino un quasi-sogno da dormi-veglia. Non rimaneva che raccogliere i cocci. Del resto a Nanni Moretti era andata persino peggio… (gipo)

 

1.- Massimo Fagioli, psichiatra, in Google. 2.- mawivideo. 3.- Il coraggio delle immagini. 4.- Massimo Fagioli e Il diavolo in corpo, in Google. 5.- Marco Bellocchio. Cfr. Religione, politica e psichiatria. 6.- Massimo Fagioli a Sottovoce, in Google. 6.1.- Massimo Fagioli in Tv,in Google. 7.- Cfr.Il sogno della farfalla. 8.- G.Marzullo, prima maniera. 8.2.- G.Marzullo,varie “ed” eventuali…
by remohomer @ 16:44 [category:: Analisi collettiva, analisi di gruppo]

 

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Filosofi, scrittori e altri ladri di parole.

II.Virologi, immunologi, infettivologi italiani: Star Tv e quant’altro

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29 APRILE 2021

EMBED

                                                                      immaginetta/ Barbara Gallavotti

(gipo,Milano)

tic cit. gag, gang & Gong! tic cit. (i palindromi di gipo) “Es…Oh Chose!”

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Stub_psicologiaA CITTA’  LA GAG: E’ MEGAGALATTICA !

Breve Exursus.-Perché il “colto” D’Alema,già fidando sull’italica smemoratezza -e sull’ignoranza storica di fondo-  cominciò a chiamare,provvisoriamente, il Nuovo Partito della Sinistra  “La Cosa”… e poi addirittura,non contenti dei primi esiti poco confortanti  Il 12 novembre 1989, tre giorni dopo la caduta del Muro di Berlino [NON TRE GIORNI PRIMA!  NON SI SA MAI!…], Achille Occhetto  [aveva incontrato] alcuni vecchi partigiani ed un paio di cronisti nella sezione della Bolognina, un quartiere popolare di Bologna, dove [annunciava] la necessità di intraprendere strade nuove e di trasformare  il partito in una cosa più grande e anche più bella[si noti l’anche,importantissimo poi nel lessico veltroniano:Veltroni… e anche Guzzanti!] )”…altri dunque proseguirono con Lui in un secondo tempo -senza alcuna ombra di terapeutico umorismo- con La COSA DUE ? Quando “All’EST” cominciarono ad affiorare le pesanti problematiche dei GREVI partiti Comunisti, a Parigi J.Paul Sartre  denominava quei Partiti Unici “La Chose”,appunto La Cosa Deforme. E anni dopo i nostri piccoli intellettuali nemmeno si accorgevano dell’insipienza nefasta di quelle nuove denominazioni,prive di ogni slancio innovativo,di ogni moderna articolazione strutturale: apparati e poi sempre apparati per “durare” il più a lungo possibile,senza alcuna effettiva circolazione democratica di idee e di uomini di informazioni e di documenti.Per qualche tempo invano si attese che La Chose Italienne  fosse  per così dire ambulatorialmente  ridotta a Umana Cosa dai filtraggi più o meno sofisticati dell’ école barisienne! Nossignore,quelle erano poco più di àppule declamazioni.Perciò si passò Di Cosa in Cosa… e oggi ci troviamo alla…  Cosa Megagalattica, pranzo-orgiastico di Succolente Emozioni -Reale o Immaginario- servito o proposto sulle sparse macerie del Paese. E’ invece,ancora una volta, la Chose sartriana che  –IN VARIE FORME DEFORME– si ripropone a intervalli: di qua e di là tra le sfere del Capitale,di Stato o di Mercato,bancario o azionario,laico o talvolta persino  religioso,implacabilmente… E sul quadrante geografico Est-Ovest / Nord-Sud… globalmente. E,conseguentemente, con Jean Paul Sartre dà la Nausea,fornisce consapevolezza Nauseante. Si dirà che La Chose sartriana poco ha a che vedere con le degenerazioni delle Mani Sporche.In senso storico e geo-politico  è sì lontana,ma non in senso linguistico e metaforico. Rende l’Universo del Potere davvero Unidimensionale,e unitariamente Alternativo alle Classi Subalterne.

Da tutto ciò scaturisce  “A Città la Gag: e  Megagalattica“.In chiusura, congiunzione.

*Pubblicato nel marzo 2010.

Arte Petra
A Nuda aduna,
Arte Petra
                   (i palindromi di gipo,Milano)
 Cfr. in Google Petra Magoni & Ferruccio Spinetti YouTube.
Il filosofo J.P.Sartre è il teorizzatore de La Chose, “la Cosa”, divenuta poi “passaggio obbligato” e persino stucchevole della nostra Sinistra.
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 Es…** Oh Chose!   (i palindromi di gipo) L’Io e l’Es in Freud, 1923.
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Tic cit / Quando la citazione è di rigore

pubblicato 27 feb 2010, 03:00 da gipobuonarroti@gmail.com   [ aggiornato in data 28 feb 2010, 08:37 ]

Description

This is a book on stochastic dynamic macroeconomics from a Keynesian perspective. It shows that including Keynesian features in intertemporal models considerably contributes to resolve major puzzles arising in the context of the Dynamic General Equilibrium (DGE) model. It also demonstrates that including microeconomic intertemporal behavior of economic agents in macroeconomics is not inconsistent with Keynesian economics.
DALL’ASSONANZA COMBINATORIA  ALLA CONVERGENZA AUTORIALE.
Titolate un sito per assonanza,come mi è accaduto con ” gag,gang & Gong! “,con la Maiuscola di Gong quasi a evidenziare l’effetto sonoro del richiamo.Ebbene, dove mi ( o ci,visto che ne è coinvolto anche il lettore) conduce questa scelta? Niente di meno al DGE di cui sino a pochi minuti fa ignoravo l’esistenza,ai comportamenti economici che ci coinvolgono tutti, alla Macroeconomia e ai Keynesiani, alla STOCASTICA DINAMICA… che di questi tempi in Italia suona confortante, Bel Paese l’Italia  dove di “dinamico”  sembra esservi soprattutto il Mondo Malavitoso  -diretto e indiretto- la Gang insomma (che esporta iniziativa criminosa anche fuor d’Italia e persino d’Europa)…  e la occulta crudamente vivace e volgare economia e società che ne conseguono. Dynamic General Equilibrium (DGE)… Ma detto ciò – l’approdo finale e casuale alla Theory and Empirical Evidence,di cui fornisco una rapida scheda informativa – non vi ho ancora detto il divertente modo,e ci soccorre la gustosa etimologia di divertente… Internet,il Web e Google intrecciano meravigliosamente flussi informativi,folle di anonimi ed esotici visi,tratti affascinanti di segni disegni provvidenziali.Ecco allora che il nome di un Autore,Willi Semmler,è alfabeticamente preceduto da un altro Autore,il molto rispettabile Gang Gong,che crea in me un sussulto da gag irresistibile:fa al caso mio come nessuno al mondo.Cosa importa che si occupi di stocastica dinamica e di macroeconomia? Per me che conosco a mala pena un po’ di stocastica musicale,non fa tanta differenza che agisca in un campo in apparenza tanto meno attraente rispetto a quello del rumeno-franco-greco  Iannis Xenakis,anzi d’ora in poi seguirò passo passo le vicende di Gang Gong.Potessi lo ospiterei a Milano, e -gli piacesse sciare- in Val d’Aosta.Eccovi meno di due righe della sua biografia accademica in inglese:
 Gang Gong is Associate Professor of Economics and Management at Tsinghua University in Beijing, China, and co-author of The Forces of Economic Growth (2005).