Giochi, prove e altre utilità: se vi capita un interlocutore saccente e presuntuoso provate a chiedergli se conosce l’elaliite ed elkinstantonite…

LA SCOPERTA

Meteorite caduto in Somalia, scoperti due nuovi minerali: elaliite ed elkinstantonite

La scoperta di Natale. Citiamo da  “la Repubblica”:

Meteorite caduto in Somalia, scoperti due nuovi minerali: elaliite ed elkinstantonite – la Repubblica

A individuarli lo scienziato Chris Herd: “Fenomenale”. I nomi scelti in onore della città di El Ali e di Lindy Elkins-Tanton, vicepresidente della Interplanetary Initiative
25 DICEMBRE 2022 ALLE 17:32 [grassetto redazionale (N.d.R.)]
Mi chiedo perché siamo bombardati in continuazione da mille sondaggi agganciati più o meno alla politica nostrana e nessun sondaggio venga fatto “fuori posto”: salvo poi a lamentarci di quanto gli italiani ignorino i fatti scientifici…
Ebbene, mi sembra che nella sua asciuttezza l’articolo emani quasi una sua commovente poetica astrale, direi natalizia -celestiale-  nel senso più profondo e religioso di legame tra tutti gli uomini, legati e destinati a una sorte comune. Il materiale è piovuto dagli astri e viene da noi registrato il giorno di Natale. Lo spazio, gli Astri riguardano il nostro futuro -come il nostro passato remoto e il presente… Probabilmente la consapevolezza di un destino segnato, legato alla Madre Terra… O  al contrario la possibilità di sfuggirvi attraverso nuovi progressi, acquisizioni scientifiche, viaggi spaziali…
Quando lo scienziato appura che alcune parti del campione non sono identificabili al microscopio, non è forse questo un momento di intrinseca poesia, degno dell’ultimo periodo del grande Novecento musicale: da Alban Berg a Luciano BerioLuigi Nono, da StockausenSylvano Bussotti?
Leggete e rleggete l’articolo come fosse un Messaggio nella bottiglia, in un Oceano d’Indifferenza:
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Scoperti due nuovi minerali. Gli scienziati li hanno scovati in un meteorite del peso di 15,2 tonnellate, trovato in Somalia, e li hanno chiamati  elaliite ed elkinstantonite. In base a quanto riferito dalla Cnn, a fare la scoperta è stato Chris Herd, professore di scienze della Terra e dell’atmosfera all’università di Alberta, che ha analizzato campioni del meteorite rinvenuto nel Paese africano nel 2020.

Lo scienziato ha appurato che alcune parti del campione non erano identificabili al microscopio. Herd, aiutato da un altro esperto, ha così identificato i due nuovi minerali. “Fenomenale – ha detto – il più delle volte ci vuole molto più lavoro per dire che c’è un nuovo minerale”.

Uno dei minerali è stato chiamato elaliite, dal nome della stessa roccia spaziale ribattezzata El Ali, perché trovata vicino alla città di El Ali, nella Somalia centrale, e il secondo è stato ribattezzato elkinstantonite, in onore di Lindy Elkins-Tanton, la vicepresidente della Interplanetary Initiative dell’Arizona State University.

La scoperta ha ricevuto l’approvazione lo scorso novembre dall’International Mineralogical Association.

“Asor Rosa”: è morto un palindromo! Ancorché critico eccellente

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Bla bla bla? “O tre bla, Alberto?” (palindomo dedicato ad Alberto Asor Rosa).

Ottetto

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Sottofondo musicale:

Haydn – Sinfonia n. 47 “Palindroma” – diesis&bemolle

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Composta probabilmente nel 1772, per l’orchestra del principe Esterházy, la Sinfonia è scritta per un organico formato dalla sezione degli archi più due oboi, un fagotto e due corni, e si articola nei seguenti quattro movimenti: (Allegro); Un poco adagio e cantabile; Minuetto e Trio; Presto assai

Bibliografia su Asor Rosa (citiamo: copia e incolla da Google)

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Critica letteraria[modifica | modifica wikitesto]

  • Scrittori e popolo, Roma, Samonà e Savelli, 1965.
  • La cultura della Controriforma, Bari, Laterza, 1974.
  • La cultura, in Storia d’Italia, vol. IV: Dall’Unità ad oggi, tomo II, Torino, Einaudi, 1975.
  • La lirica del Seicento, Bari, Laterza, 1975.
  • Sintesi di storia della letteratura italiana, Firenze, La Nuova Italia, 1979.
  • Intellettuali, in Enciclopedia Einaudi, vol. VII, 1979.
  • (curatore) Letteratura Italiana Einaudi, 16 voll., Torino, Einaudi, 1982-2000.
  • Ungaretti e la cultura romana scritto con L. De Nardis, L. Piccioni e L. Silori, Roma, Bulzoni, 1983.
  • Genus italicum. Saggi sulla identità letteraria italiana nel corso del tempo, Collana Biblioteca, Torino, Einaudi, 1997.
  • Un altro Novecento, Firenze, La Nuova Italia, 1999.
  • Letteratura italiana del Novecento. Bilancio di un secolo, Torino, Einaudi, 2000.
  • Stile Calvino. Cinque studi, Collana Biblioteca, Torino, Einaudi, 2001, ISBN 978-88-061-5951-1.
  • Storia europea della letteratura italiana, 3 voll., Collana Piccola Biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2009.
  • Le armi della critica. Scritti e saggi degli anni ruggenti (1960-1970), Collana Piccola Biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2011, ISBN 978-88-062-0867-7.
  • Breve storia della letteratura italiana. I. L’Italia dei Comuni e degli Stati, Collana Piccola Biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2013, ISBN 978-88-062-0882-0.
  • Breve storia della letteratura italiana. II. L’Italia della Nazione, Collana Piccola Biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2013, ISBN 978-88-062-1678-8.
  • Scrittori e popolo (1965). Scrittori e massa (2015), Collana Piccola Biblioteca, Torino, Einaudi 2015, ISBN 978-88-062-2597-1.
  • Machiavelli e l’Italia. Resoconto di una disfatta, Collana Saggi, Torino, Einaudi, 2019, ISBN 978-88-062-4058-5.
  • Scritture critiche e d’invenzione, a cura di Luca Marcozzi, con uno scritto di Massimo Cacciari, saggio introduttivo di Corrado Bologna, Collana I Meridiani, Milano, Mondadori, 2020, p. 2000, ISBN 978-88-047-2382-0.
  • L’eroe virile. Saggio su Joseph Conrad, Collana Saggi, Torino, Einaudi, 2021, ISBN 978-88-061-7164-3.

Saggistica politica e memorialistica[modifica | modifica wikitesto]

  • Le due società. Ipotesi sulla crisi italiana, Collana Nuovo Politecnico n.95, Torino, Einaudi, 1977.
  • L’ultimo paradosso, Collana gli Struzzi n.295, Torino, Einaudi, 1985.
  • La Repubblica immaginaria. Idee e fatti dell’Italia contemporanea, Milano, A. Mondadori, 1988.
  • Fuori dall’Occidente ovvero ragionamento sull’apocalissi, Collana Contemporanea n.6, Torino, Einaudi, 1992.
  • La sinistra alla prova. Considerazioni sul ventennio 1976-1996, Collana Contemporanea n.46, Torino, Einaudi, 1996, ISBN 978-88-061-4278-0.
  • La guerra. Sulle forme attuali della convivenza umana, Collana gli Struzzi, Torino, Einaudi, 2002.
  • Il grande silenzio. Intervista sugli intellettuali, a cura di Simonetta Fiori, Roma-Bari, Laterza, 2009. Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante[14]

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

 

Mi piacerebbe un Natale un po’ spoglio ma partecipe -non dico austero- con il Presepe dei padri e dei nonni e bisnonni: quello napoletano o quello salentino, con i pupi di cartapesta

Citiamo,purtroppo velocemente

Arte nel 600 e 700

Il Presepe e Napoli, due “realtà” difficilmente divisibili perché così legate fra loro che vivono nella memoria di ognuno: memoria del passato e del presente, che però si proietta nel futuro. La storia del Presepe (o Presepio, si trova anche questo termine nell’Enciclopedia Treccani) – da quello di Greccio, realizzato da San Francesco d’Assisi a quelli di oggi – ha visto un’evoluzione del tutto particolare che ha trovato nel Seicento e il Settecento la sua massima gloria, il suo più grande sviluppo, la sua più grande diffusione.

E continuiamo a citare velocemente, linkando

Le origini della Cartapesta Salentina

Tra il XVII e il XVIII secolo furono costruite in Salento moltissime chiese e nacque la necessità di decorarle, senza potersi tuttavia permettere addobbi e statue troppo onerose. Le tradizionali statue in bronzo, marmo o legno, infatti, risultavano essere troppo costose e pesanti e quindi non adatte al trasporto o per l’avvaloramento artistico delle numerose chiese di ogni città.

Gli artigiani locali decisero allora di sperimentare nuove tecniche riguardanti la lavorazione della carta, mescolandola con gesso, paglia, stracci ed altri materiali poveri.

Pochi attrezzi rudimentali che, uniti ad un forte sentimento religioso, hanno portato all’introduzione della cartapesta come arte del sacro nel territorio salentino, dando vita ad una nuova espressione religiosa che non avrebbe conosciuto, da allora in poi, alcuna battuta di arresto. Le numerose opere religiose in cartapesta affascinarono i fedeli divenendo delle vere e proprio icone:  esse caratterizzano tutt’ora le più celebri processioni o feste religiose di tutta la zona.

(Continua)

§ IMMAGINI.


Lecce, il laboratorio di cartapesta del maestro Mario Di Donfrancesco

di

 

Ricordando, infine, la Fiera di Santa Lucia della mia infanzia:

Fiera di Santa Lucia a Lecce: il regno della cartapesta

https://www.salentoweb.tv › video › fiera-santa-lucia-lecc…
2:14
Ecco un assaggio dello spettacolo che ogni anno cattura l’attenzione degli appassionati. Arte e Cultura · Fiera di Santa Lucia · Lecce · cartapesta · presepi.
Salentoweb.tv · salentowebtv · 23 dic 2018
In Google…

Ha aperto i battenti la Fiera di Santa Lucia a Lecce, l’evento che dà il via al periodo natalizio. E l’atmosfera è già di festa nel cuore del centro storico del capoluogo salentino. Quest’anno infatti gli artigiani e le loro splendide opere sono in Piazza Sant’Oronzo. Protagonista indiscussa la cartapesta: creazioni suggestive e preziose, rigorosamente fatte a mano e dipinte come fossero quadri naturalistici. Ecco un assaggio dello spettacolo che ogni anno cattura l’attenzione degli appassionati.