La strage sconosciuta del 23 luglio 1943, nel feudo di Nardò. Bombardamento Usa sulla ferrata: bilancio tragico, memoria negata…

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Uomini, donne, bambini  e giovani salentini stroncati tragicamente a 2 giorni dalla caduta del Fascismo.

Dai rapporti interni alle Ferrovie del Sud-Est abbiamo troppo tardivamente appreso del bombardamento USA sulla Ferrata salentina.

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Com’è possibile che in un’intera vita MAI NESSUNO ne abbia parlato o scritto, scorrendo nei ricordi o nelle gerarchie regionali, a nessun livello, come se il fatto non fosse mai accaduto? Non a scuola se ne parlò mai, né dai Gesuiti né alle scuole pubbliche, né sotto l’imperio oratorio del monarchico Oronzo Massari, né sotto quello lungo e interminabile della balena bianca democristiana. Accidenti! Eppure ci furono migliaia e migliaia di comizi, in tutte le piazze, cittadine e paesane, sull’Adriatico e sulle rive joniche, sulle serre e nelle fertili campagne della Cupa: mai! Mai uno straccio di citazione, un qualcosa che potesse fare affiorare il ricordo di quella tragica giornata. Da dove provenivano gli aerei? Perché sganciarono le bombe? Il Salento non si era ritenuto sempre “fuori e al riparo” da ogni offesa nemica? Dio mio! Anche Taranto è Salento e fu subito colpita dagli Inglesi con un attacco aereo micidiale che mise fuori combattimento buona parte della nostra flotta… Ma insomma si è sempre ritenuto che Lecce e i leccesi con le tragedie della Guerra, per lo meno in casa loro fossero chissà perché risparmiati. E invece quel 23 luglio del ’43 accadde qualcosa d’insolito, di inaspettato, di tragico. E di immediatamente rimosso.

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Il Focus -si direbbe oggi- sulle  casuali vittime della Ferrata, nel feudo di Nardò? Due bambini di 9 e 11 anni, che a mo’ di appello chiamiamo in successione: FERILLI Giulia e FILONI Giovanni Annunziato. Già tra l’adolescenza e la prima giovinezza, furono stroncate le vite  di FILONI Tommaso Gregorio e VALLOVE Laura, entrambi diciassettenni. Ma non furono soltanto bambini e adolescenti a perire sotto l’inatteso bombardamento: caddero due donne, FILOGRANA Gregorio Addolorata dal tipico cognome salentino di anni 59 e GATTO Carmela nel fiore dei suoi 31 anni… Gli uomini non potevano mancare lungo quella Ferrata salentina nell’allora sconosciuto feudo di Nardò:si chiamavano FRACELLA Emilio, di anni 23, del quale non fu mai trovata la testa. STIFFI Gregorio, di anni 53 e CAVALLO Antonio, di anni 40. Altro non sappiamo, nè mai  alcuno  prete o laico, impegnato o disimpegnato, ricercatore o ricercato ci volle dire alcunché. Tre delle vittime -uomini e donne- erano legate tra loro dal nome Gregorio. Una devozione popolare  al Santo patrono di Nardò : san Gregorio Armeno.

 

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Aggiornamento 3 febbraio 2023.

Nardò ricorda le vittime civili del bombardamento del 1943

(Citiamo il bilancio delle vittime secondo questa fonte)

Il 23 luglio alle 13,30 toccò a Nardò con bombe a tappeto lungo la linea ferrata e nella zona compresa tra le attuali vie Generale Cantore, Pilanuova, Tolstoj e Sindaco Manieri: 10 morti e 26 feriti il bilancio. Morirono Gregoria Addolorata Filograna 59 anni, Gregorio Stiffi  53 anni, Maddalena Orlando 51 anni, Antonio Cavallo 40 anni, Carmela Gatto 31 anni, Emilio Fracella 23 anni, Gregorio Filoni di 17 anni, Laura Vallone di 17 anni, Giovanni Annunziato Filoni di 11 anni, Giulia Ferilli di 9 anni.

-Cfr. BOMBARDAMENTI” USA A SALICE, LEVERANO, GALATINA E GROTTAGLIE

Finalmente!

Nardò le vittime civili del 23 luglio 1943… Non fu un pomeriggio qualunque

Congedo, 2014
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https://www.ibs.it/nardo-vittime-civili-del-23-libro-mario-mennonna-enrico-c-ciarfera/e/9788867660841

 

 

MA TRE MESI PRIMA, A TRANI, NEL GIORNO DI PASQUETTA IL 27 APRILE DEL 1943...

-Ricordi tranesi tra l’8 settembre del ’43 e l’estate del ’44. Villa Palumbo in affitto. Una bella casa a Trani, prossima  alla zona del porto. La spiaggia di Colonna. L’ammiraglio Bucci.La villa comunale in riva al mare con una magica collinetta a forma di chiocciola. La bella, antica farmacia Marzella, piccola isola di bellezza e buon gusto anche in tempi difficili. Scaffalature di noce scuro nei miei ricordi ne tappezzavano i muri ornati di vasi e brocchette, bilancini e anfore non inutilmente decorativi ma arredo ammonitore e vigile di un soccorso sociale o di un destino. Infine il comico di strada Piripicchio che mandava in visibilio mia zia Maria…

Un comico di strada del 1943: Piripicchio a Trani. Michele Genovese (Barletta 1907-Bitonto 1980).Un macchiettista di strada: “Al vostro buon cuore!E piovevano monete dai balconi e qualche volta volava sollevata dal vento dei vicoli persino qualche banconota

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Michele_Genovese_(Piripicchio) VIDEO in YouTube Piripicchio e Gino Pastore.Piripicchio di Francesco Paolo Dellaquila.

Eccidio di Barletta.

 

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ECCIDIO DI BARLETTA, 12 settembre 1943: trucidati 10 vigili urbani e 2 netturbini.Un tredicesimo, il vigile urbano Francesco Paolo Falconetti,gravemente ferito, sarà tratto in salvo da due popolane del luogo,coraggiosamente accorse.

Libro Occupazione Alleata

Libro Occupazione Alleata

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IL 15 SETTEMBRE ’43 GLI INGLESI ENTRANO A BARI.*

*Avanzano lentamente verso Andria: i tedeschi si ritirano verso Nord, in direzione Foggia.

**BARLETTA DURANTE L’OCCUPAZIONE ALLEATA.

CAPITOLO II L’ Arrivo delle truppe anglo-americane Il Governo Militare Alleato Le truppe tedesche che occupavano Barletta, si ritirarono nella notte tra il 23 e 24 settembre ‘43. Già la mattina del 24, intorno alle 9, aerei inglesi sorvolarono le rovine del ponte Ofanto fatto saltare dai Tedeschi e mitragliarono le loro retroguardie sulla via per Foggia. Dal mio terrazzo osservavo gli aerei che giostravano in direzione del ponte Ofanto. Poco dopo, nella città comparve una motocicletta, montata da un bersagliere col mitra a bandoliera che vidi percorrere via Roma: forse era diretto verso l’ospedale militare dell’edificio Scuola elementare Musti o i circostanti baraccamenti militari siti nell’area dell’odierna  chiesa dello Spirito Santo, contemporaneamente in piazza Caduti comparve una Jeep ed un’autoblinda con soldati inglesi ed italiani a bordo, accolti festosamente dalla popolazione.

[Il corsivo è mio (N.d.R.)]

 

BOMBARDAMENTO TEDESCO DEL PORTO DI BARI: 2 DICEMBRE 1943.

-Archivio LUCE.

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Nardò generosa e ospitale.Ebrei a Santa Maria al bagno.

Nardò, così duramente colpita nel luglio 1943, poco dopo

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*Micheal Hoffman lavora per Facebook e proprio grazie ai social ha scovato i luoghi dove il nonno Mark fu salvato dall’orrore dei campi nazisti: per onorarlo posa in foto come lui a Santa Maria al Bagno dove dal ’43 furono in centinaia a trovare riparo.

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DELTA / Un treno nel cuore del Sud.-  (Video) Tricarico e dintorni. Immagini. (1) Disponibilità temporanea?

 

Delta: un treno nel cuore del Sud

La strage sconosciuta del 23 luglio 1943, nel feudo di Nardò. Bombardamento Usa sulla ferrata: bilancio tragico, memoria negata…ultima modifica: 2021-08-12T18:34:04+02:00da gipo_milano