Per favore lasciate stare Vittorio

pozzo

(La Nazionale campione del mondo nel 1938. Al centro, Vittorio Pozzo)

La Nazionale ieri ha vinto 5-0 contro il Liechtenstein. Così facendo, ha raggiunto la nona vittoria di fila, fatto che non succedeva dai tempi di Vittorio Pozzo. Però c’è un però.

Pozzo in quelle nove sfide vinse anche (in Coppa del Mondo) contro la Francia in casa sua, il Brasile e l’Ungheria, non contro Liechtenstein, Grecia e Finlandia.

Perciò, titoli trionfalistici come quello del Corriere dello Sport stamattina, fanno sinceramente un po’ ridere.

cuccurullo

Non si possono paragonare infatti le vittorie di questa Nazionale, che pur sta facendo benissimo, intendiamoci, a quelle di una Nazionale che, cambiando gli uomini, ma non l’allenatore, portò a casa due Mondiali ed un Olimpiade.

Piaccia o no, il periodo di Pozzo CT è stato quello in cui l’Italia le ha suonate a tutti, è stato il periodo in cui veramente la nostra Nazionale era la migliore al mondo.

Ha avuto solo un torto, quella squadra: ha vinto e convinto nel periodo sbagliato. Ha vinto nel periodo in cui in Italia vi era una dittatura e in cui i calciatori (crediamo più per costrizione che per scelta propria) facevano il saluto romano (che, non dimentichiamo, in quel periodo erano 40 milioni di italiani a fare, non solo loro). Per questo forse, oggi è ingiustamente finita nel dimenticatoio ed è snobbata, trattata con la puzza sotto il naso.

Noi però siamo sportivi e analizziamo semplicemente i fatti sportivi. I fatti dicono che vincere 3-1 in casa della Francia, 2-1 contro il Brasile, 4-2 contro l’Ungheria (che un tempo calcisticamente era uno dei paesi più in auge), non è come vincere 2-0 con la Grecia oppure 0-5 in casa del Liechtenstein.

Dunque lasciamo perdere i paragoni.

Per favore lasciate stare Vittorioultima modifica: 2019-10-16T15:01:09+02:00da stefano.bosca