Ciao Diego!

diego

Cosa scrivere che in queste ore non sia stato scritto? Francamente è difficile, perché si rischierebbe di cadere nella banalità e lui di certo banale non lo è mai stato. Si rischierebbe di essere retorici e lui non lo era.

Ci viene in mente ciò che anni fa Ken Norton, uno degli avversari storici di Muhammad Alì, dichiarò del suo celebre rivale: “Il mondo della boxe deve ad Alì ben più di quello che Alì deve alla boxe”. Alì e Maradona sono stati personaggi totalmente differenti, ma entrambi due leggende nei loro rispettivi sport.

Crediamo che di ciò che disse Norton si può fare tranquillamente una trasposizione e dire che “Il mondo del calcio deve a Maradona ben più di quello che Maradona deve al calcio”.

Perché Maradona è stato, è, sarà sempre Maradona.

E’ stato ciò che noi, bambini negli anni ’80, sognavamo di essere all’epoca.

Perché  chi di noi, quando lo ha visto fare quel goal fenomenale all’Inghilterra, in cui saltò gli avversari come birilli, non ha pensato che quello non era solo un uomo, era una specie di  supereroe?

Poi però, sono venuti fuori i suoi vizi, la sua incapacità di gestire il successo, la sua fragilità, che ci hanno fatto capire che anche lui, sebbene col pallone fosse in grado di fare ciò che voleva, era soltanto un uomo.

Quando fece quel celebre goal su punizione alla Juventus (nel 1985), da tutti definito la più bella punizione di sempre, riuscì persino a sfidare le leggi della fisica giacché sembrava impossibile, dalla posizione in cui calciò, effettuare il tiro che effettuò.

Sembra anche impossibile che chi ha il coraggio e il genio di sfidare la fisica, perda poi se stesso come gli è capitato negli anni a seguire.

Noi però siamo appassionati di calcio e negli occhi avremo sempre prima di tutto il Maradona calciatore, ovvero una leggenda per quello che i suoi piedi ci hanno fatto vedere.

Su Maradona uomo, lasciamo il giudizio a Dio.

R.I.P. Diego, mito della nostra infanzia.

Ciao Diego!ultima modifica: 2020-11-26T10:20:18+01:00da stefano.bosca