I Pionieri del calcio-Francesco “Franz” Calì, il primo capitano della Nazionale

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(Francesco Calì)

 

“….Per calma, sicurezza, e per la perfezione del giuoco il più degno a coprire il posto di capitano del nostro undici nazionale…”.

Provate ad indovinare a chi La Gazzetta dello Sport dedicò queste parole. A Giacinto Facchetti? A Gaetano Scirea? A Dino Zoff? A Franco Baresi? A Paolo Maldini? Tutti calciatori (capitani della Nazionale) a cui questa descrizione sarebbe calzata a pennello, senza alcun dubbio.

La  Gazzetta dello Sport però non dedicò queste parole ad uno di loro. Le dedicò a Francesco “Franz” Calì, il primo storico capitano della Nazionale, dopo la prima partita ufficiale degli Azzurri, disputatasi il 15 maggio 1910 all’Arena di Milano.

Fu scelto capitano per due motivi. Uno “gerarchico” in quanto  era il giocatore più anziano, l’altro “culturale” poiché  avendo vissuto in Svizzera sapeva le lingue, conoscenza importante all’epoca in quello che fu il primo incontro internazionale dell’Italia (immaginiamo se oggi a Bonucci, l’attuale capitano della Nazionale, venisse chiesto di sapere pure l’inglese e il francese per ricoprire tale ruolo…).

Chi era Francesco Calì?

Nato nel 1882 a Riposto, in Sicilia, dovette trasferirsi in Svizzera giacché è lì che emigrò la sua famiglia, in cerca di fortuna.  Un assalto di pirati infatti, mise in ginocchio l’azienda familiare, dedita al commercio di vini.

Fu lì che iniziò a giocare a calcio e fu lì che si guadagnò il soprannome di Franz.

In seguito la famiglia tornò in Italia e riprese l’attività di commercio vinicolo e lui mise a frutto la sua esperienza calcistica accumulata in Svizzera.

Insieme al fratello Salvatore si trasferì a Genova e lì giocò prima nel Genoa e dal 1902 nell’Andrea Doria.

In Nazionale, oltre a giocare, fu più volte membro della Commissione tecnica (insieme ad Umberto Meazza, un altro “Pioniere” di cui ci siamo occupati in un post precedente, pubblicato il 24 giugno di quest’anno).

Anche lui, come altri protagonisti del calcio dei suoi tempi, venne richiamato alle armi e diede il suo contributo durante la Prima Guerra Mondiale, rimanendo ferito.

Terminato il conflitto, divenne editore di cartoline, non abbandonando la sua passione per il football. Nel 1944 infatti venne nominato Presidente dell’Andrea Doria, che due anni dopo farà la fusione con la Sampierdarenese dando vita alla Sampdoria.

Morirà a Genoa nel 1949.

Un’ulteriore curiosità. Calì fu anche arbitro. Nel 1902 arbitrò Juventus-Milan, valevole per la Coppa Città di Torino. Calì all’epoca, come potete intuire leggendo la sua carriera, era in attività come calciatore, ma all’epoca gli arbitri venivano scelti su indicazione della società di appartenenza. Vi immaginate se oggi Juventus-Milan venisse arbitrata da un calciatore della Sampdoria in quanto considerato neutrale?

Erano veramente altri tempi…

I Pionieri del calcio-Francesco “Franz” Calì, il primo capitano della Nazionaleultima modifica: 2020-12-03T10:21:13+01:00da stefano.bosca