Fortuna o sfortuna?

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Strano il destino.

Sono sempre stata in sovrappeso fin da bambina, non ero obesa ma una bella cicciottella.

Crescendo di tanto in tanto cercavo di fare un po’ di dieta, ma non riuscivo a stabilizzarmi.

Non mangiavo per fame, il cibo era un piacere.

Purtroppo però i chili aumentavano.

Temevo di diventare grassa come mia nonna materna.

Invece…

per fortuna o sfortuna mi sono ammalata di diabete, costretta ad alimentarmi con cibi poveri di grassi e zuccheri, possibilmente poco conditi.

Addio insalatiere di pastasciutta, ora solo 25/30 grammi di pasta integrale e tanta verdura.

Addio patate!  Addio pizza!  Addio dolci!

In compenso oltre all’appetito ho perso diversi chili e continuo a dimagrire.

 

 

Forza e coraggio

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Sto continuando a leggere quel libro di psicanalisi per l’ansia che dispensa alcuni consigli non semplici da applicare nella vita quotidiana.

Sopratutto mi hanno infastidito gli esempi che riporta, riguardo alle persone gravemente invalide, che con forza e coraggio hanno sfidato la loro invalidità, compiendo azioni ammirevoli, dalle pratiche sportive anche a livelli atletici, super lauree, ecc. ecc.

Il messaggio che ripete e cita è:  “pensa a quelli che stanno peggio di te, che hanno problemi seri”

Beh! Ho tutto il rispetto e l’ammirazione per le persone che trovano la forza di reagire per continuare a vivere la loro vita nel migliore dei modi, ma non condivido il fatto di paragonare persone che hanno problemi a gestire ansia o malattie, confrontandole con chi sta peggio. Questo crea ulteriori emozioni di tristezza e personalmente mi fa sentire una “merda”. Non mi sento affatto meglio, anzi mi deprimo ancora di più.

Infatti parlando anche con altre persone, mi sento ripetere la stessa frase, “c’è di peggio, pensa a quelli che stanno più male di te”!

Non lo sopporto.

Una persona che sta male, ognuno per i suoi problemi, non è da sottovalutare o confrontare con chi sta peggio.

Ha bisogno di essere ascoltata e confortata e non sottovalutata.

Certamente bisogna dare forza e incoraggiare, dare speranza, ma qui non si tratta di fare paragoni e misurare le malattie o invalidità.

Secondo me, la cosa migliore quando qualcuno si lamenta dei suoi problemi o dei suoi mali, è semplicemente di ascoltare, incoraggiare e dare speranza.

Nuovo libro, lettura per calmare l’ansia

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Ieri ho iniziato a leggere un nuovo libro acquistato. Scritto da uno psicologo di fama internazionale.

Ho letto solo alcune pagine presa dalla curiosità, ma è scritto veramente bene e mi fa riflettere.

Questa mattina mi sono svegliata senza la solita ansia addosso che mi viene al pensiero della giornata da affrontare. Ecco il punto, vivo le giornate come se dovessi affrontarle, in costante stato di ansia.

Mi sono svegliata bene, e mentre andavo al lavoro mi sentivo più tranquilla.

Purtroppo come ho scritto nel precedente post, dovendo condividere l’ufficio e il lavoro con una collega stronza e antipatica, non rende le cose facili, ma ho già ripreso il controllo e mi sono tranquillizzata.

La tratto con indifferenza scacciandola come fosse un insetto fastidioso.

collega

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E’ già dura dover lavorare in un’azienda che ti rende difficile la vita, fare un lavoro che non piace, ma dover condividere tutti i giorni il lavoro e la stanza con una collega antipatica e stronza è troppo!

Quelle persone piene di sè, che sanno tutto e come fanno bene loro non lo fa nessuno. Che trattano la gente come dei deficienti.

Se mi capita di lamentarmi di qualcosa di lavoro, apriti cieli!!!

Ha mal di testa, ha la luna storta, ha l’ansia, ecc., però quando è lei ad aver bisogno di sfogarsi io DEVO ascoltarla.

Non ne posso piùùùùù!!!

ok cercherò di isolarmi e parlare con lei solo l’indispensabile, tanto certe persone sono soltanto delle dementi da compatire.

La vita è una ruota che gira e prima o poi restituisce tutto!

Le scelte giuste

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Forse l’errore che continuo a ripetere da una vita è quello di cercare di fare la scelta giusta, la cosa giusta, quello che è meglio.

Fin dall’infanzia ci insegnano l’educazione, come è giusto comportarsi, quello che è meglio fare, quello che non si può fare o dire, che le azioni sbagliate poi hanno delle conseguenze.

Quante volte ho dovuto scegliere non quello che avrei voluto, ma quello che era meglio per gli altri, a seconda delle situazioni, mettendo da parte me.

Forse quello che mi ha scatenato alcuni disagi a livello di salute, dipende proprio da questo: l’insoddisfazione, le mancanze verso me stessa.

E’ come se avessi un mostro dentro terribilmente arrabbiato.

Non sempre si può scegliere quello che desideriamo, dipende dalle circostanze della vita soprattutto se sono coinvolte anche altre persone.

 

Come stai?

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Quando mi fanno questa domanda, spesso non so cosa rispondere.

Ammesso che il loro interesse sia sincero, anche se spesso è diventato un modo disinteressato di iniziare una frase o conversazione.

A volte rispondo: così così oppure benino. Vado per la via di mezzo.

Veramente ogni giorno non mi sento bene al 100%.

In parte per i problemi di salute che mi creano qualche disturbo, nonostante i farmaci che prendo.

Sinceramente in buona parte dipende anche da come mi sento interiormente e psicologicamente, cioè uno straccio.

Per fortuna non c’è nulla di così grave nella mia vita, eppure non c’è neppure nulla che mi faccia sorridere, che mi faccia sentire di buon umore.

Ogni tanto cerco di ripetermi il “mantra della gratitudine” ed effettivamente ho molto per cui ringraziare.

Mi sento come un treno fermo in una galleria, non c’è un guasto così importante da bloccare il treno, eppure è come se ci fosse uno STOP che gli impedisce di procedere.

 

visita medica

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Oggi sono andata in Studio dal mio medico di base per un resoconto dell’ultima visita ed esami, oltre a chiedere un parere medico.

Ho fatto bene a chiedere un consulto in quanto mi hanno prescritto un farmaco per l’asma con cortisone per un periodo di due mesi, quando invece è meglio nel mio caso assumerlo per un breve/medio periodo di prova.

Inoltre mi era stata prescritta ulteriore visita ed esami superflui!

Oltre al problema della tosse e respiratorio, ho portato da vedere anche gli esami del sangue per il diabete e tiroide, purtroppo questi non vanno molto bene. Devo attendere la visita con il medico specialista che mi cura e li ha richiesti.

Speriamo comunque niente di grave.

Dopo aver parlato con il mio medico e pianificato quanto è meglio fare, mi sento meglio almeno mi ha calmato l’ansia.

Ricordi

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Di tanto in tanto tornano alla mente alcuni ricordi, perché qualcosa li richiama.
Alcuni mi fanno sorridere, altri mi rattristano eppure li sento appartenere al passato, come una vita che non mi appartiene più.
La vita ci cambia.
Io non sono più la stessa persona, non sono solo invecchiata ma sono completamente diversa da quella che ero.
Più matura, più riflessiva, più calma. I ritmi sono differenti così come la vita di questo presente.

martedì 29 gennaio 2018

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Questa mattina strada facendo per andare al lavoro, ho rilasciato un libro (bookcrossing). Mi spiace buttare nella spazzatura i libri che ho letto, anche se non sono di annate recenti, sono in ottimo stato. Quindi li lascio in giro, a chi desidera in regalo un libro da leggere.

Arrivata al lavoro, vado a timbrare l’ingresso e mi viene data la bella notizia che non funzionano tutti gli ascensori… un attimo di panico dato che il mio ufficio si trova all’ottavo piano. Fortunatamente l’unico a funzionare era il montacarichi, ovviamente preso d’assalto. Dopo un’attesa di circa un quarto d’ora sono riuscita a prenderlo e salire.

Inizio la giornata di lavoro…

In mattinata mi chiamano dall’istituto ospedaliero dove avevo chiesto un contatto per fissare un esame e la visita successiva di controllo con priorità nell’arco di 2 mesi (che non è poco).

Mi avvisano che la prima disponibilità per l’esame è a luglio e la visita a ottobre, e non è finita qui….. dato che la ricetta prevede una priorità di 60gg che non possono garantirmi, mi hanno detto di rivolgermi ad altro istituto perché con la priorità sulla ricetta loro non possono accettarmi. Quindi dovrei fare gli esami e farmi seguire da un altro medico, ricominciando tutto daccapo.

E’ pazzesco!!!

Oppure l’alternativa  sarebbe della prenotazione di entrambe le prestazioni privatamente.

Altra opzione rifare la ricetta senza priorità e prenotare per luglio /ottobre. Fortunatamente il mio problema di salute non è grave anche se persiste da tempo e non sto bene, quindi vorrei risolvere quanto prima.

Mi sono anche interessata per un centro medico specializzato privato, dove sarei propensa a prenotare e farmi continuare a seguire da loro, dato che i prezzi e le tempistiche sono più accettabili e accessibili.

Giovedì ho l’appuntamento in studio con il mio medico di base e sentirò il suo parere.

Diario

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Eccomi di nuovo qui dopo un po’ di nostalgia.

Sono tornata a scrivere sul mio blog, ma con una veste diversa. Il mio diario, il mio quotidiano di vita, pensieri, confidenze, di tutto un po’.

Purtroppo non me la sono passata molto bene, tra problemi di salute e problemi di lavoro e tuttora è così.

Troppi problemi!

Di conseguenza sono in continuo stato d’ansia.

La solitudine purtroppo non aiuta. Non posso sfogarmi con mia mamma perché è già abbastanza preoccupata e ipertesa.

Non posso parlare con le mie sorelle perché sono totalmente prese dalla loro famiglia e impegni e non c’è tempo e voglia, per ascoltare anche la sorella.

Sfortunatamente non sono riuscita a fare amicizia con colleghi, persone troppo diverse da me, e con le quali non ho piacere di condividere niente di personale, perciò si parla solo di lavoro.

Al giorno d’oggi è veramente raro e difficile riuscire ad avere amicizie vere e sincere, di persone che ti dedicano del tempo, o consigli e che ci sono veramente.