Una beffa frequente

Aiuti umanitari: il mondo moltiplica gli sforzi, ma i bisogni crescono di  più - Redattore Sociale

 

 

 

Risulta che le agenzie umanitarie (insieme a governi, donatori, comunità ospitanti, settore privato, ecc.) non sono davvero in grado di consentire alle persone di soddisfare tali bisogni. Spesso,impedire ai suoi abitanti di soddisfare tali bisogni, e in particolare l’autorealizzazione.

Diamo cibo, acqua e riparo, ma dobbiamo anche dare senso e appartenenza. Se siamo umanitari, dobbiamo concentrarci sull’umanità. La più grande manifestazione dell’umanità è sentirsi connessi e apprezzati da altri esseri umani.

L’attuale sistema di aiuti umanitari e di sviluppo internazionale troppo spesso non valorizza i destinatari finali degli aiuti abbastanza da sostenere l’intero spettro dei loro bisogni, comprese le relazioni significative e l’azione personale. Invece, ciò che è apprezzato sono i finanziamenti (preferibilmente una tendenza generale all’aumento dei finanziamenti), la visibilità sui media (si spera non perché il personale abbia pagato donne locali che potrebbero o meno avere meno di 18 anni per il sesso) e la reputazione (idealmente uno positivo).

Una beffa frequente tra gli operatori umanitari è che “non c’è umanità nell’umanitarismo”. E non ci sarà – non finché non faremo un lavoro migliore nel mettere in grado gli individui di trovare l’appartenenza, l’amore e l’autorealizzazione che ci rendono tutti umani all’inizio.

 

 

 

 

 

Una beffa frequenteultima modifica: 2021-08-31T14:18:41+02:00da belladicoco
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