Altromondo17

Altrimenti detto

Amarsi a tempo perso rubando
all'oblìo di un momento un profitto altrimenti
non attenuto.

Monetizzare l'amore in base al risultato contabilizzato
in un bilancio in cui i profitti e le perdite si equivalgano.
Come non fosse mai esistito,
annullandosi, di fatto, in quel pareggio.

Amare in uno spazio definito occultando
le spese sostenute sotto voci create a proposito.
Spese di rappresentanza laddove nulla è rappresentato,
nemmeno la presenza dell'interessato.

Amarsi nell'utilitarismo tipico di chi conosce la
regola della domanda e dell'offerta.
Uno scambio di doni dovuti e poi riciclati in fretta.

Miseramente impoverirsi di dignità proteggendo con
cura ciò che l'amore non contempla ma che,
diversamente dall'amore, incrementa.

Più ricchi di cose da collezionare disposte con estremo
riguardo e protette dalla luce del sole.
E buio dentro.
e freddo interiore.

Amare a tempo perso per riempire un vuoto inutile
ed incolmabile.
Braccia conserte e gambe levate.
Ipocrisia di un sistema economico del sentimento.

Altrimenti detto.

Essere, non esserlo.

Non può essere che per uno soltanto, 

e soltanto per uno non esserlo.

Il bello di tutte le cose.

Il bello di tutte le cose 

assomiglia a una cicatrice a forma di stella:

visibile agli occhi di chi la osserva a 

raccontare una storia di dolore,

che non fa più male.

Il suo tempo

Giocami l'anima ai dadi e falla vincere,

prima di perdere.

Voglio sorridere al fatuo senso del caso anche

se uscisse sette volte sette e fosse proprio

quello, il numero fortunato.

Ti sfido al gioco e ti perdo comprendendo che

la vittoria è una contemplazione e in quanto tale impossibile

da raggiungere se non perdendo del possesso

il desiderio, e la ragione.

Per questo mi arrendo prima di cominciare una

nuova partita persa o vinta.

Voglio essere esente da ogni ruolo.

Assente come la circostanza che mi ha generata per

essere scelta come un numero pari o dispari,

rosso o nero,

nemmeno zero.

E così gira la roulette della vita senza pallina.

Gira e rincorre se stessa ogni volta che una mano

l'afferra e la muove ruotandola.

Una girandola senza vento.

E i numeri,

stesi sul tappeto verde come fiori,

a contare di vuoto il suo tempo.

Legge economica

Non ho bisogno del superfluo.

E' il superfluo ad aver bisogno di me.

Ami

Bacio i tuoi spigoli duri come se fossero

ami.

L'esca è troppo buona per essere sprecata,

ed io da tempo conosco il trucco per non restare impigliata.

Sono una preda consapevole,

perché già predata.

Astuta e vigile ma estremamente golosa.

Le labbra si avvicinano lentamente e ti parlano.

Si schiudono al tuo mondo mentre attendo il momento del

massimo stordimento per incalzare e rendere

vano il tuo proposito.

Ma poi non fuggo.

Resto.

E sazia dei tuoi spigoli mi godo

il resto.

E tu non resisti all'esca del mio pretesto.

E ti imprigiono nella rete.

E ti bacio ancora.

E ti resisto.

Prospettiva

Un'onda sola

e una sola figura.

C'è il sole,

vedi?

E un mare di lacrime sul quale galleggiare.

Ci gira intorno,

quell'onda,

e sembra in procinto di chiudersi

e fare male.

Non c'è resistenza migliore

dell'abbandono,

che lento attende contrastando null'altro

che la possibilità di fuggire.

Sarebbe impossibile resistere.

Meglio lasciarsi sommergere.

C'è un mondo diverso sotto un muro

d'acqua che si agita.

C'è calma.