Altromondo17

Tossica

Mi hai voluta come il rimedio dopo 

un'indigestione.

La pillola colorata che, 

inaspettatamente, 

ti ha fatto smettere di respirare.

Traiettorie emotive

Sembra cadere ogni cosa,

adesso.

Una traiettoria che conduce a terra e che

nella terra, ogni cosa,

trova la sua nuova dimora.

Si abbassano gli occhi a guardare,

e la testa si piega

ed ogni movimento del corpo è intento a

raggiungerla.

E' tempo di inginocchiarsi avvicinandosi

ancora un po' a ciò che dall'orizzonte si è

allontanato.

A volte scendendo lievemente,

altre precipitando.

Nel silenzio o nel frastuono che produce,

una preghiera tace la verità non percepita come tale.

E fanno bene le cose a cadere.

E fanno male.

A volte

Non amo essere ciò che non sono 

seppure a volte, 

per non esserlo,

non posso esimermi dal

diventarlo.

Domanda

"Tu cosa porti domani?"

"Domani".

Fuori

- Fuori dove?

- Da me.

- Non ci puoi andare, perché fuori piove.

- Nemmeno qui c'è il sole.

- Però ci sono io.

- Esattamente dove sei, rispetto a me?

- Non posso dire dentro, né fuori. Intorno è più giusto.

- E invece io?

- Ovunque.

- Ma non sempre...

- Sempre, poi, dov'è?

- Dove siamo noi.

- E allora perché vuoi andare fuori?

- Fuori da me, ma con te.

- Comunque lo lasceresti solo.

- Lascerei sola anche lei.

- Due solitudini distanti nello spazio e nel tempo

cosa contemplerebbero?

- L'ovunque, e l'eterno.

- Allora mi lascio qui anch'io, e vengo solo.

- Solo senza me, e senza te.

- Soli e senza noi.

- Fuori.

Gli occhi di un mondo

Sono solo due occhi, eppure,

quando li guardi,

hai la sensazione di vedere altro,

rispetto all'altro che osservi.

Un mondo a due accessi che, incontrandosi,

si fondono.

Gallerie parallele nelle quali i binari

disgiunti convergono in un luogo solo senza

possibilità di ritorno.

Puoi dire di esserci stato,

di averlo veduto,

compreso,

vissuto.

Ma non di essere tornato.

Blu

Nascondimi ai tuoi occhi e
immaginami.

Voglio perdere della mia identità le forme e
rivivere nell'immagine nuova che saprai attribuirmi.

Cambiami.

Nell'ideale che non so incarnare e nel
quale, se solo tu lo fai, potrei riconoscermi.

Diversa da me,
rendimi.

Senza restituirmi nulla che non possa farmi vivere.
Una costruzione di piccole dosi sovrapposte.

Edificami dal nulla
come se non fossi mai nata.

Nemmeno una pietra scolpita saprebbe
rendere originale l'opera.

Solo la tua parola.

Ora.