Kremuzio

Per uno che lavora in ufficio è obbligatorio, la mattina, dopo una bella lavata, spruzzarsi sotto le ascelle una buona dose di deodorante. A malincuore. Lo smog, i vestiti, la traspirazione in queste atmosfere cittadine cariche di fumi ed aria inquinata, tutto sommato ti fanno puzzare neanche fossi uno zozzone. In città il sapone non basta. Anche se ne usi tanto. Prima o poi i vestiti si caricano di odori impersonali.

Ma d’estate si cambia! Mi lavo come un gatto, magari non proprio alla lettera, visto che con la lingua non arrivo in tutte le parti del (mio) corpo. Ma una doccia fresca e poco sapone e via verso nuove avventure marine. Niente deodorante, che diavolo, poi mi butto in mare e se ne andrebbe. Con quel che costa!

Ebbene lava e rilava, suda e risuda, dopo un paio di giorni, finalmente riacquisto il mio odore personale. Quando nessuno mi vede, mi auto-sniffo giusto per controllare se sono sempre io o se qualche demone si sia impossessato del mio corpo. Si dice che uno dopo un po’ puzza come una capra, ed il caprone è una delle forme del diavolo. Shub-Niggurath capro nero dai mille cuccioli direbbe il caro vecchio Lovecraft. Ma passiamo oltre. Non mi sembra di odorare come una capra (anche se non ho mai annusato una capra. Nel mio condominio non si possono tenere), se sono al sole ed in mezzo alla natura. L’odore è il mio, personale, e mi piace quando sono sudato, come mi piace a dismisura l’odore di una donna sudata. E per favore non ditemi che sono malato! Se poi dovessi rivestirmi, andare da qualche parte, beh, le implicazioni sociali che ne deriverebbero mi impongono di essere il più asettico possibile, specie in momenti di pandemia, per cui 4-5 spruzzate no-gas devo per forza sacrificarle sull’altare della benevolenza altruista. Mica posso ogni volta giustificarmi dicendo che di sicuro mi sono lavato da meno tempo di chi mi profuma davanti e sta storcendo il naso… Nel 700 invece di lavarsi ci si immergeva nel profumo. Oggi si fanno ambedue le cose, a scapito della propria igiene reale. Ma se abbiamo uno strato di grasso sulla pelle un motivo ci sarà! E se su questo stratino allignano buoni batteri, non è che stanno in vacanza! Fanno il loro dovere. Dove ci sono buoni batteri non ci sono quelli cattivi. È un assioma… Prendiamo come esempio un acquario. Nel filtro vivono batteri buoni che ripuliscono l’acqua dagli scarti di cibo e dagli escrementi dei pesciolini. Se c’è abbastanza ossigeno disciolto nell’acqua, questi batteri rimangono vivi (sono aerobici, ovvero per funzionare hanno bisogno dell’ossigeno) e svolgono il loro lavoro, ma se muoiono e l’ossigeno scarseggia… Ecco che fanno il loro ingresso, copiosi, i batteri anaerobici che si cibano di quelli morti e non hanno bisogno di ossigeno. E nell’aria sale una puzza sulfurea. Così non va e prima o poi i pesci moriranno, e non dalla puzza ma perché intossicati. La stessa cosa accade sotto le nostre ascelle. I batteri aerobici fanno il loro sporco lavoro uccidendo tutte le particelle, i microorganismi che possono attentare alla nostra pelle, e vivono nell’ambiente del nostro grasso corporeo. Se uno si lava troppo senza rispettare il ph, il grasso scompare, i batteri buoni muoiono e quelli cattivi arrivano, arrivando a portare qualche malattia.

E’ tanto semplice. Si, facile a dirsi, ma poi la nostra società vuole che un essere umano profumi di violetta giaggiolo rosmarino e segale cornuta. Siamo animali o vegetali? Boh?

Non è che possa stare due giorni senza deodorarmi, durante l’anno lavorativo, ed in vacanza ne approfitto. Mi sono anche accorto che le mosche e le zanzare non vengono troppo attirate, e le donne mi sorridono un po’ di più. Potenza dei ferormoni? E’ anche vero che in vacanza si è più portati alla riscoperta del proprio io naturale, ma parlo per me che adoro il campeggio, magari in mezzo ad un bosco. Alcuni animaletti, che non si sentono disturbati dagli effluvi industriali, si avvicinano e fanno coraggio. I cani innanzitutto, poi alcuni insettoni  cimiciformi con 6 zampe, bei ragnetti e rospi. Non scappano troppo, e li puoi accarezzare sulle testoline o su quelle che sembrano tali. Si dopo due giorni di mancanza di antiodorante, i batteri sono tutto un ribollire quasi da solleticare le ascelle con le loro feste danzanti, ed il brulicare gioioso dei loro gas vitali. Che bello!

Che poi, troppo antiodorante faccia male, è risaputo. Dite di no? Beh, una mia amica dottoressa dice di si, e l’ha sperimentato sulla sua persona. Le statistiche dicono che sono in aumento tumori del sistema linfatico localizzato all’altezza delle ascelle, e, state bene attenti, sotto quelle sinistre per i destri e quelle destre per i mancini. Questo perché pare che con la mano più forte, si spruzza più deodorante. Lei finalmente dopo un’operazione e 5 anni di chemioterapia è fuori pericolo, ma se l’è vista brutta. Ed oggi ha un odore più buono.

E poi non mi stancherò mai di dirlo: le donne hanno il loro profumo personale, che non è quello che acquistano al supermercato e si spruzzano, ma un profumo naturale, pieno di informazioni chimiche e genetiche. Magari a loro da’ fastidio ricordarglielo, ma a me piace da impazzire… ;)