Kremuzio

Nel paese di Fichintesta viveva un sindaco. Uno ricco, con un sacco di soldi che però impiegava male. Si comprava tutto, dalle figurine ai cavalli, dalle palle alle parrucche, dalle scarpe con i tacchi alti alle biciclette. E diceva un sacco di stupidaggini. Mano a mano che il tempo passava lui diventava sempre più sindaco, prima perché si comprava i voti dai compaesani che ogni tanto gli vendevano quello che producevano, dai fichi, per i quali andava famoso il paese, fino a vari manufatti di artigianato in arte povera, come i letti, che voleva tutti grandi ed intarsiati, casette nel bosco ed addirittura le loro figlie. Purtroppo il sindaco di questo paese era uno complessato, non era alto, anzi i compaesani cattivi ed invidiosi lo chiamavano “il nano”, e parafrasando una canzone di un certo canzonettista del paese, dicevano che era anche cattivo per i motivi spiegati nella ballata dedicata ad un giudice nano. Molti altri paesani però gli volevano bene, perché il sindaco era generoso con chi, da cicisbeo, gli diceva che era alto e bello e buono e bravo, e rideva alle sue barzellette e quando faceva scherzetti stupidi o faceva le corna. Specie con le donne di cui si diceva grande amatore. Purtroppo aveva una certa età ed a parte qualche vecchina che lo votava alle comunali, era costretto a spendere tanti soldi per aiuti medicinali e donnine consenzienti, che spesso, munifico, promuoveva a ranghi inaspettati, nel comune. Inventava persino incarichi nuovi, tipo assessore alle parrucche, consigliere esteta, gerarca dei giornalai, capo dei raduni osannanti, e così via.

La vita nel paese scorreva felice finché non venne a sapere che dall’altro capo del lago, nel paese di Fichinculo, esisteva un altro sindaco forse più matto di lui. Forse.

In questo ridente paese il sindaco, che era stato messo un po’ in disparte dagli altri sindaci della regione perché ne aveva combinate di cose cattive, capì che poteva diventare amico del sindaco dall’altra parte del lago, per svariati motivi: erano tutti e due ricchi sfondati, avevano un passato misterioso, erano attaccatissimi alle poltrone ed al loro piccolo potere, avevano problemi di capelli che cercavano di sconfiggere nelle maniere più astruse, non erano alti, e amavano circondarsi di yesmen e belle ragazze. Decisero quindi di volersi bene. Non potendo sposarsi, lo fecero per interposta persona, gareggiando su chi avesse più donne. Il primo regalando ciondoli con farfalline, riusciva ad acchiapparne una ventina per volta, dando loro da mangiare e facendole cantare canzoncine oscene. Però ogni tanto una di queste si lamentava della poca generosità. Il secondo invece una volta venne a trovare il primo con vaporetti carichi di cavalli e poliziotte che dovevano difendere il suo corpicino. Non pago, se ne andò nel cinema del paese e pagò profumatamente, chi dice 100, chi dice 150 ficheuri uno stuolo di circa 500 belle fanciulle che forse per i bei riccioli nerodipinti, forse per sentirlo raccontare barzellette, si vestirono vistosamente mostrando tante belle cosine, cibandosi anche un bel sermone sul ruolo della donna come casta difensora della società civile. Cercò anche di convincerle a passare alla sua religione, che però non si capì bene quale fosse, in quanto lui voleva passare da santo mentre qualcuno diceva che facesse fuori (nel senso brutto) quelli che non la pensavano come lui, nel suo paese. Però non era proprio tranquillo, dato che per paura di fare brutta fine addirittura si portava la tenda e se la faceva montare nel campeggio più bello del paese ospitante, dando fastidio alle famigliole con roulotte che vennero fatte sgombrare. Il primo sindaco però, sembra che l’abbia presa a male del fatto che volesse fargli fuori tutte le migliori ragazze del comune, e sta pensando di ricambiare la visita… per la bisogna, dal grande farfallatore comunale sta facendo sfornare mille ciondoli a forma di lepidottero colorato, e giura che farà una bellissima figura quando attraverserà il lago in pompa magna, costeggiando sia perché in mezzo al lago non si tocca e lui non sa nuotare, sia perché gli altri paesi possano vedere lo spiegare di vele (che da lontano sembrano un enorme reggiseno) e venire indicato dalle dita grassocce dei bambini che giocano sulla spiaggia.

Però questo andazzo mandò su tutte le furie tutti gli altri sindaci degli altri paesi intorno al lago ed anche dall’altra parte delle colline, ma questa è un’altra favola.