Kremuzio

Mi sembra di aver capito tutto, vedendo i vari telegiornali e leggendo qui e là,  ma in special modo ascoltando le persone intervistate. I fatti  dovrebbero essere questi: un peschereccio della flotta di Mazara del Vallo, come al solito per pescare si reca verso il golfo della Sirte, ovvero quella parte di mare che si trova all’interno della Liba, geograficamente, ma che è acque internazionali politicamente. Come dire che tra le nostre punte dello stivale sia tutto territorio italiano invece della, mi sembra, dozzina di miglia nautiche. E’ una storia antica questa, al punto tale che gli organismi internazionali abbiano concesso un certo beneplacito al riccioluto ditta torello, consentendogli, di certo in nome dei soldi e del petrolio, a fare quel che gli pare.

Che se lo facessero con motoscafi o gommoni, andrebbe tutto bene, ma tanto per esagerare, siamo stati noi italiani a rifornirlo di moderne motovedette. Perché? Semplice, per impedire agli scafi pieni di uomini sfortunati, a giungere sulle nostre coste. O almeno quelli che sopravvivono al deserto, agli stenti, alla prigionia, agli stupri, alla detenzione, alle torture. Così che nessuna turpe genìa abbronzata invada noi poveri ultimi baluardi della antica civiltà europea. O ariana, secondo alcuni…

Dicevamo, queste moderne motovedette contengono anche un plusvalore, 6 uomini della Guardia di Finanza, italiani, che sono lì dentro allo scafo per controllare ed insegnare. Sei persone che dovrebbero fare cosa? L’hanno fatta l’altro giorno? O forse dormivano?

Fatto sta che questa nave si è messa a mitragliare il peschereccio, colpendolo con decine di proiettili, mentre avrebbero dovuto non puntare dove potevano colpire uomini. In alto o in acqua, come avvertimento. Ma a questo punto lasciamo perdere la dinamica. Si sa, tutti i militari sparano. È il loro lavoro. Ma ascoltando i vari politici, sudditi del capetto della maggioranza al governo, veniamo a sapere che non è così grave quello che è successo, visto che la Libia è la nostra migliore amica e che probabilmente Gheddafi è un dono di Dio. Loro possono spararci, come possono fare tutto quello che fanno, perché devono difendere l’arrivo dei clandestini. Avete visto il ministro degli interni con gioia dire che non ci sono più sbarchi di clandestini a Lampedusa, per cui i nostri amici libici stanno compiendo un gran lavoro. Ti credo! Ora sappiamo perché: sparano loro addosso. Quanti affondamenti ci saranno stati? Quanti poveracci hanno ammazzato con le nostre motovedette? A questo punto posso immaginare che come si mettano a mitragliare una nave dell’unico paese amico che hanno, possano fare la stessa cosa a chi amico non è.