finestra sul mondo
sarai domani quel che fai oggi« chi è libero? | alpinista e bagnino » |
Ho letto questo articolo http://www.apogeonline.com/webzine/2011/09/19/la-guerra-dellidentita-e-il-diritto-al-soprannome Google+ impone di iscriversi con il vero nome e cognome. Addio nickname. Sono stagionata, non sono giovanissima. Vengo dal tempo in cui a scuola ti chiamavano con cognome e nome. Quando ti chiedevano "come ti chiami?! rispondevi prima con il cognome e poi il nome. Quando iniziai a sentir nominare tizio e caio con il nome prima del cognome, pensai si trattasse di un "darsi le arie di nobile". No, invece era qualcosa di molto bello.
Il nome identificava e il cognome catalogava. Sempre, ad ogni firma, prima il nome e poi il cognome. Già mutavano le mie vedute circa l'idendità degli individui. Sembra una stupidata ma non lo è. La maestra, a me, mi chiamava sempre per cognome, alla figlie di XY sempre con il solo nome. Grandi discriminazione per una bambina di otto, nove anni. Poi venne internet e dovetti fare i conti con i nickname. Il cinese doveva essere senza meno più facile. Ma siccome è difficile solo ciò che non si sa :imparai. Il nickname, trovarlo fu una impresa, ma poi mi resi conto che mi identificava molto di più del mio nome e cognome anagrafico. Quello lo avevo ricevuto in eredità, imposto a pochi giorni dalla nascita, mentre il nickname era una mia scelta. E per questo lo sentivo più mio.
Formato non da lettere scelte a caso ma con una radice ben solida e chiara che parlava di me. Oggi sento che hanno intenzione di eliminarlo. Credono di "mettere ordine" in questa realtà, ma ritengo non sia proprio così. I preti pedofili hanno un nome e cognome ma continuano a delinquere tranquillamente. Abbiamo un sacco di politici, amministratori, direttori con tanto di nome e cognome pubblici che continuano allegramente a truffare, ingannare, derubare. No, non è la visibilità, la riconoscibilità di un nome e cognome a rendere sicuro questo mezzo. Pensiamo ai paesi dove vige la dittatura, noi ci siamo sul filo, visto che la censura ormai è apertamente conclamata. Io non scrivo mai nulla di quel che non potrei dire anche in pubblico, ma di certo se uscissero i miei "articoli" con sotto il nome e cognome metterei in difficoltà altre persone. Non potrei più raccontare liberamente ciò che racconto. Sarei costretta ad autocensurarmi, limitarmi al massimo, non per mio personale timore ma per rispetto nei confronti degli altri. Dietro un nickname si può essere se stessi, si può aprire una comunicazione più ampia e meno rigida. Dietro un nickname possiamo toglierci più tranquillamente una maschera, una delle tante maschere.
Quando ho iniziato a scrivere, molti anni fa, se non avessi avuto l'anonimato mai e poi mai mi sarei esposta a rivelare i miei pensieri più segreti. Innocenti, certo. Ma ne sono consapevole solo oggi. Se non avessi avuto questo mezzo sarei rimasta prigioniera delle mie paure, o forse ci avrei messo molto ma molto più tempo prima di poter esprimere me stessa. Il nickname dovrebbe rendere onesti e sinceri. Ma i delinquenti, disonesti, bugiardi si nascondono sia dietro un nick che un nome e cognome anagrafici. Non dimentichiamo che ci sono stati grandi scrittori che si sono celati per tanto tempo dietro pseudonimi divenuti famosi. E persino cantanti, attori, artisti hanno scelto pseudonimi celeberrimi che hanno oscurato il nome anagrafico. Ma questa società non riesce ad uscire dalla mostruosità che ha creato. Non riesce a risolvere i problemi se non con altri problemi. Prova, impone, cerca tutti i modi per appiattire, spersonalizzare, immiserire. Persino i grandi attori dell'antica Grecia recitavano con delle maschere sul volto. Temo immensamente ciò che ci sta davanti. Soccomberemo al mostro che abbiamo contribuito a creare ? oppure riusciremo a vincerlo? Non lo so. Ma la battaglia è appena cominciata, o forse non è neppure iniziata e udiamo solo il frastuono delle armature, delle spade, lo scalpiccio degli zoccolo dei cavalli tenuti a freno. L'odore della guerra è ormai giunto alle nostre narici. Una guerra che possiamo ancora scegliere di combattere con le armi oppure con la forza che è dentro di noi.
I dinosauri sono scomparsi e non sappiamo come, fra poco rischiamo anche noi di scomparire come loro e magari saranno gli scorpioni del deserto ad evolversi. Tutto dipende da noi. Il mio nickname è ormalibera. E non è a caso. Solo le orme libere si vedono sul terreno. Coloro che sono schiavi e camminano in fila, in gregge, in branco non lasciano orme visibili, perché il terreno diventa piatto dopo il loro passaggio. Ciascuno di noi deve lasciare la propria orma lungo il proprio cammino, deve essere consapevole che sta lasciando un segno con il proprio passaggio.
PS mia madre mi diceva che la gente veniva riconosciuta quasi esclusivamente con i soprannomi e molto difficilmente con i nomi tantomeno con i cognomi. Il soprannome veniva originato da qualcosa che caratterizzava la persona. Mio nonno materno era soprannominato "metti e metti pietre" ovviamente nel dialetto del paese. Faceva anche il costruttore di muri a secco, oltre che il contadino. Così io ero la nipote di "mit e mit peth". Non sapendo più parlare il mio dialetto di origine non so se ho scritto bene la traduzione.
esperimento cimatica da vedere e sentire, forse questo noi siamo davvero
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Il CREDERE tranquillizza,ma in modo superficiale,percio si ha bisogno di tante persone per rafforzarlo. E'la più potente DROGA, altera la realta,con le proprie fantasie,soltanto perchè si e paurosi dell"IMMENSITA DELLA VITA
Solo dopo che l'ultimo albero sarà stato abbattuto.
Solo dopo che l'ultimo fiume sarà stato avvelenato.
Solo dopo che l'ultimo pesce sarà stato catturato.
Soltanto allora scoprirai che il denaro non si mangia
La legge della montagna: aiuta il tuo prossimo ma solo dopo aver messo in sicurezza te stesso.