Altromondo17

Oserei aggiungere:asimmetricamente,"i segni del tempo si scrivono da soli"in modo asimmetrico...........Un abbraccio ed una carezza di petali vellutati.........W........

Asimmetricamente rispetto a ciò che avremmo desiderato fosse simmetrico, forse?
Grazie Signor W., ti abbraccio anch'io forte ma delicatamente: tanto per ristabilire l'ordine:)

Condivide Olbinski?
Olbinski Condivide?

A dire il vero non so se quest'opera appartenga al Signor Olbinski che, prima della tua menzione, nemmeno conoscevo.
Comunque l'ho condivisa trovandola estremamente affine ai miei gusti sperando che l'autore, chiunque egli sia, condivida la mia scelta.

Le sue opere vorrebbero avvicinarsi ai concetti di Magritte e un po' pare ci sia riuscito visto che ha catturato la tua attenzione ;-)

Vero:)

Ma non è che i segni del tempo li scriva il tempo ?

..... a rigor di logica ... ;-)

E' quello che penso, sì.

...a rigor di logica, penso:)

È quello che pensi, ma hai scritto .... che si scrivono da soli quindi, a rigor di logica, non scriveresti quello che pensi. Ma siccome ciò non è vero, c' è qualcosa che mi sfugge:))

Io ho solo scritto di segni già scritti.
Ma è possibile che qualcosa sia sfuggito anche a me:))

Ineccepibile la tua considerazione, il tempo è un ineluttabile fenomeno che racchiude la capacità di imprimere le sue tracce su ogni cosa, materiale e non.. Ottima scelta per il brano. Un caro saluto

Ti ringrazio...anche per l'apprezzamento del brano.

Ci provo:
i segni del tempo che si scrivono da soli sono tutte quelle rughe che si formano in faccia?

Di quale libro?:)

La Settimana Enigmistica.

La Settimana Enigmistica la leggo molto, ma molto raramente.

Soprattutto quelle.

A saperle leggere...

Non è difficile: sono grafici...

Filosofie prospettiche, ciò che siamo e ciò che vorremmo essere; influenzati dall’esterno spesso confinante? Siamo spigolosi e vorremmo essere tondeggianti, e viceversa, questioni di caratteri. Insomma l’erba del vicino è sempre più verde.
Intanto se ne è andata l'immagine, metafora di questo post. La memoria ricordava fronde e radici e figure geometriche...un Fenomeno :)
Non ricordavo fosse sua la canzone, imperdonabile, così mi è venuto in mente che quella era la voce di Year of the cat (anche le sonorità)...ah gli andati anni '70.

Evidentemente Olbinski, sempre a patto che l'immagine fosse sua, non ha gradito...
Prospettiche e speculari rispetto a ciò che siamo nostro malgrado: in quella parte nascosta che, come le radici di quegli alberi, rispettivamente compensano un altro.
Era lui...Grazie Es