Il Gioco del Mondo

A tirar sassi nell'acqua come fosse cielo che la si specchia

Fluire come l'acqua tra i sassi e le palpebre chiuse

come nei salti dei bambini liberati dalle paure

e senti lontano giu in paese il frastuono bagordo delle fanfare

che si alza fino a sfiorare il cielo come una festosa preghiera

ad ondate alte come quella di Hokusai ergersi come altare

Una preghiera impaziente che farfuglia tra la gente

Salta, salta come nei sassi l'acqua in braccio a te stringi

e la confusa banda di ottoni suona e sembra un po brilla

alla festa del paese allegra strombazza la sua ode

L'impazienza alle danze scatenando si esalta

e controvento come contro un'onda si impatta

Il cane Brown scodinzola allegro e vuol far festa

e tutti a tirar sassi a rimbalzar nell'acqua

che nell'acqua nel cielo infin spezzandosi si specchia e danza

(simurgh)

La parola rayeda da saltare
è allora : danza

L'avevo scritta ieri sera alle sette mentre bevevo lo spritz al Campari, cosi, al volo come si vede. Non è mica venuta granchè, poi qua scrivendola è uscita un po diversa. Però quel che temevo era di perdere il posto e allora si mette come è venuta.
Niente musica, non adesso almeno che non son neanche le cinque di mattina e io torno a letto però se trovo un pezzo poi, se si puo torno a metterlo.