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Il Gioco del Mondo

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Invidia, Sogno e Desiderio

Post n°123 pubblicato il 04 Aprile 2012 da frabonvi

Invidia aveva due gemelle, Sogno e Desiderio.
Da piccole erano molto simili, nessuno riusciva a distinguerle e tutte e tre volevano per sè le cose più belle del mondo.
Vivevano in un paesino lontano dalle città e tutte e tre volevano cambiare vita, vivere in una grande città, avere i vestiti più belli e la felicità.
Così si separarono, ognuna in una citta diversa, Sogno e Desiderio però si tenevano sempre in contatto e si raccontavano dei loro successi e ognuna era felice anche per l' altra.
All' inizio mettevano al corrente anche Invidia che però non riusciva a essere felice dei successi delle sorelle e voleva sempre qualcosa in più.
Così piano piano cominciò a escluderle e a desiderare che nessuno volesse più Sogno e Desiderio.
Ma Sogno e Desiderio erano molto ben volute nelle loro città che diventavano sempre più belle insieme a loro.
Invidia invece prendeva per sè, o cercava di prendere, il meglio della città dove abitava e non voleva che gli altri cittadini avessero qualcosa di meglio di lei. La città morì, gli abitanti se ne andarono un pò nella città di Sogno e un pò nella città di Desiderio, Invidia restò sola in una città morta e dovette abbandonarla.

Da allora gira per il mondo cercando altre città..

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Commenti al Post:
IlGiocoDellePerle8
IlGiocoDellePerle8 il 06/04/12 alle 00:57 via WEB
La chiave del quadro sta nella figura di fondo, è un gioco del rovescio
"Gli alberi sembrano identici che vedo dalla finestra Ma non è vero. Uno grandissimo si spezzò e ora non ricordiamo più che grande parete verde era. Altri hanno un male. La terra non respira abbastanza. Le siepi fanno appena in tempo a metter fuori foglie nuove che agosto le strozza di polvere e ottobre di fumo. La storia del giardino e della città non interessa. Non abbiamo tempo per disegnare le foglie e gli insetti o sedere alla luce candida lunghe ore a lavorare. Gli alberi sembrano tutti identici, la specie pare fedele. E sono invece portati via molto lontano. Nemmeno un grido, nemmeno un sibilo ne arriva. Non è il caso di disperarsene, figlia mia, ma di saperlo mentre insieme guardiamo gli alberi e tu impari chi è tuo padre"
così son certe città come sacchi neri si fingon spazzatura,invece sono abiti da sera
 
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