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« Resistenza 2Ultras »

Resistenza 3

Post n°1509 pubblicato il 24 Aprile 2015 da jigendaisuke

Il più grande critico cinematografico del mondo,
vi consiglia alcuni film.

Cominciando con Roma, città aperta, di Rossellini,
a cui ho dedicato il mio ultimo video:

Poi Paisà, sempre di Rossellini. Una vera e
propria cronaca asciutta dell'Italia della
guerra di Liberazione:


Nel 1951, a Genova Pontedecimo, sull'onda
del neorealismo (ormai alla fine), si pensò di
costituire una cooperativa cinematografica.
Il primo e unico film, era inspirato agli scioperi
genovesi del 1944, alla deportazione di migliaia
di operai genovesi il 16 giugno 44, alla lotta
partigiana nella val Polcevera.

DIVX ITA Achtung! Banditi! Lizzani -
Durata: 1:39:38.
  • 11 mesi fa
  • 10.548 visualizzazioni
La lotta partigiana a Genova e in Liguria, dalle organizzazioni
clandestine in città e nelle fabbriche alla guerriglia sulle montagne ...

Poi, un altro film di Rossellini, basato su un
romanzo di Indro Montanelli:
Il Generale Della Rovere.

Il Generale della Rovere (1959), con
Vittorio De Sica
. - Durata: 1:47.
  • 1 anno fa
  • 10.647 visualizzazioni
"Il Generale della Rovere", un film di Roberto Rossellini, con
Vittorio De Sica, Hannes Messemer, Giovanna Ralli, Sandra Milo.

 

Le quattro giornate di Napoli, di Nanni Loy


Eduardo Passarelli, che interpreta il tassista,
era il brigadiere in Roma città aperta, oltre
ad essere un fratellastro dei De Filippo

e "Il partigiano Johnny" con Stefano Accorsi
tratto dal romanzo di Beppe Fenoglio.

Commenti al Post:
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 24/04/15 alle 21:26 via WEB
bravo Janluc:-) Roma Città aperta, l'ho visto troppe volte; e non lo rivedrò. tutti i film che hai messo, li ho visti, e non solo una volta, ma talmente tante.. Il partigiano Jonny una sola volta, ... ma mi è rimasto molto impresso. Bello. Pensavo, prima una cosa, Janluc, a proposito di resistenza. Come non ricordare i ragazzi della rosabianca? ci penso sempre al loro sacrificio, a scuola, anche questo ci hanno insegnato, fu un sacrificio importante davvero.. anche il loro, nel loro modo. Il loro modo di resistere. E penso che ognuno al mondo, che cerca di "resistere" a qualcosa di orrendo e di criminale, deve essere rispettato. Anche in questa giornata, per ricordare, quanto la guerra è la cosa più orrenda che c'è. Scusami se ho scritto male. Grazie caro Janluc. Ciao! Roby
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/04/15 alle 21:38 via WEB
Roma città aperta, lo sta trasmettendo ora rai3, infatti corro a vederlo. La rosa bianca.. avevo visto una puntata de la grande storia, dedicata a quei ragazzi, alla resistenza cattolica in Germania (e non era facile, resistere da quelle parti). Magari se trovo il link, lo posterò. Meritano di essere ricordati. Ciao e grazie per i complimenti
 
ninograg1
ninograg1 il 25/04/15 alle 01:02 via WEB
qui siamo già all'epica e alla retorica .. pur se neorealista. passa da me e dimmi che ne pensi
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 25/04/15 alle 12:46 via WEB
Ma nell'epica non trovo niente di negativo, al contrario della retorica. Non li trovo retorici, certo, magari un po' didascalici, questo si. Passato e commentato
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 29/06/15 alle 21:35 via WEB
Roma città aperta, non è nè retorico nè tantomeno didascalico. Ma una delle più grandi opere del cinema. Costuito con pochissimi soldi, e in un epoca che seppur voleva dimenticare la guerra, la doveva raccontare. Un piccolo grande omaggio, inoltre a quante donne, col loro sacrificio, hanno saputo affrontare con coraggio, quel che accadde. Passavo spesso, per motivi lavorativi, sulla via, dove fu trucidata la protagonista (in parte ispiratrice) del film. Che non cadde in questo modo, ma è caduta, davvero, incinta. Teresa Gullace, mi pare. Ci tenevo a dirlo, mi era sfuggito il commento, nel senso, che, credevo di averlo fatto, e invece mancava. grazie.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 29/06/15 alle 23:24 via WEB
Assolutamente no, Roma città aperta (come Paisà e Germania anno zero) non è un film retorico, anzi è un vero e proprio documentario "a caldo", sul periodo dell'occupazione tedesca di Roma. La retorica è arrivata dopo, insieme alla denigrazione da una parte e alla mitizzazione dall'altra. Avevo trovato un bel video, fatto da due studentesse, sul confronto fra il personaggio di Pina e della tossica collaborazionista, mi sono dimenticato di postarlo, lo farò a parte. Si, la scena della caduta, è in parte ispirata da una scenata di gelosia fra la Magnani e il suo compagno dell'epoca, Massimo Serato. Grazie per questo commento Roby. Ciao
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 30/06/15 alle 00:19 via WEB
Grazie a te, Janluc. Dio come scrivo male! non mi riferivo alla "caduta" cinematografica (che è bene spiegata pure in un gradevolissimo film "celluloide" con lina sastri che racconta appunto come si svolse la regia del film) - ma al fatto della caduta, CHE non avvenne in una retata, come nel film. La donna, era andata a trovare il suo compagno arrestato. Grazia ancora, a te.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 30/06/15 alle 07:57 via WEB
Ecco, che la Gullace fosse stata uccisa dopo che era andata a trovare il compagno, non lo sapevo. Celluloide l'ho visto una sola volta, forse l'unica volta che è stato trasmesso in tv... provvederò a scaricarlo. Ciao
 
malware_jinx
malware_jinx il 25/04/15 alle 17:50 via WEB
Non vengo da una famiglia di partigiani, né di gente che ne parlasse molto. Ma mi sono fatto un’idea leggendo autori di diversa estrazione politica. Nessuna resistenza ci sarebbe stata (tanto meno vittoriosa) senza il supporto (talvolta invadente) degli anglo-americani. Nello sbando generale di quei mesi, gruppi di facinorosi si mescolavano ai patrioti autodefinendosi liberatori, pur depredando e terrorizzando la popolazione al pari dei tedeschi in ritirata. Temo si tratti di una materia ancora troppo recente perché se ne possa parlare con la dovuta competenza ed il dovuto distacco. Ad ogni modo, tu contribuisci con un resoconto interessante. Ciao, jx
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 26/04/15 alle 00:33 via WEB
Invadente è un eufemismo, per quanto riguarda la politica inglese, in Italia, all'epoca (per non parlare di ciò che gli ufficiali francesi, hanno lasciato fare alle truppe marocchine). La Resistenza non ce l'avrebbe fatta senza gli Alleati e il rinato esercito italiano (come dimenticare la battaglia di Montelungo), ma gli Alleati avrebbero avuto molti più problemi nel risalire la penisola. Paradosssalmente, dobbiamo ringraziare la politica fascista del confino, grazie alla quale centinaia di intellettuali, giornalisti, politici antifascisti, sono rimasti in Italia e hanno poi creato il CLN, dimostrando al mondo che non avremmo fatto la fine della Grecia, nonostante l'opposizione di parte del pci, alla linea togliattiana. Se avessimo avuto un processo di Norimberga anche noi, forse avremo un minimo di memoria condivisa e non una memoria candeggiata prima e poi bucherellata. Ciao
 
   
malware_jinx
malware_jinx il 26/04/15 alle 14:42 via WEB
Un paese sconfitto diventa inevitabilmente terra bruciata. Di più, se poi appare al mondo come paese traditore. Ancor di più…, se nell’opinione pubblica viene associato al suo buffonesco ex-leader. Questo ovviamente non assolve i generali francesi, né gli allupati marocchini e neppure gl’imperturbabili albionici così propensi a mandare avanti l’avanguardia partigiana. Certo un guizzo di senso dell’onore, della dignità e dell’amor patrio ha scongiurato che cadessimo nelle grinfie di Mosca (come ha rischiato di fare l’Austria, graziata a patto di mille vincolanti clausole, e come è toccato alla Germania divisa in due),ma quando si affida la propria libertà a terzi c’è sempre un prezzo da pagare. Cmq, vorrei tanto che gl’italiani ritrovassero l’orgoglio di quei giorni, anziché starsene in questo lassismo putrido, abbarbicati ad un benessere che potrebbero perdere da un momento all’altro.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 26/04/15 alle 20:53 via WEB
Quello che dovevano fare i francesi, coi loro soldati, poi lo hanno fatto neozelandesi e americani. Bravo... per quanto molti inglesi consideravano con ammirazione i partigiani e rispettavano molti membri del cln, buona parte di loro ci vedeva come dei vinti e Churchill macchinava perché le cose non andassero, in Italia, come poi sono andate. Certo, è comprensibile la paura che facessimo la fine della Grecia, in quegli stessi anni. Alla fine, potevano solo contare sull'amicizia degli USA. Alla fine, credo che nessuna nazione può essere integralmente sola soletta, le alleanze ci vogliono, il guaio è che noi le abbiamo sempre fatte pronti a rimangiarci la parola. Sta di fatto che davvero, ci vorrebbe quell'orgoglio, quella voglia di riscatto, che animò i volontari per la libertà, del tempo. Invece.... l'importante è andare all'outlet e mi raccomando, guai a farlo chiudere nei festivi! Ciao
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 25/04/15 alle 23:39 via WEB
Anche questo post è ricco di documentazione che andrebbe conosciuta da tutti e compresa con senso di equilibrio.
Al di la di ogni visione dalle quali si può osservare la "Resistenza" di certo non si può non rilevare l'efferatezza della guerra causata dell'esercizio del POTERE DEGENERATO da parte di soggetti insaziabili di autoritarismo. Sganciare bombe devastanti per "liberare" è qualcosa che non mi ha mai convinto e MAI mi convincerà. Un saluto, M@.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 26/04/15 alle 00:44 via WEB
Grazie per l'apprezzamento. Per uno affetto da pigrite cronica, come me, certi post sono una faticaccia! Senso di equilibrio... se ci sono polemiche pure sul fatto che si canti bella ciao, che è un canto bellissimo, anziché fischia il vento, altrettanto bello ma obbiettivamente troppo caratterizzato, oppure che la brigrata israelita viene coperta di fischi e insulti, mi sa che il senso di equilibrio è lontanuccio (per non parlare di quegli ex partigiani che magari avevano subito le torture dei nazisti e dei repubblichini, e che negli anni 70 erano attaccati e bollati come fascisti, da certa gioventù). Ribadisco, tutta acqua per il mulino dei revisionisti e di chi vuole minimizzare l'importanza della Resistenza. Finchè resteranno i motivi per cui scoppiano, temo che le guerre non spariranno dalla Terra. Ciao
 
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Data di creazione: 05/11/2006
 
 

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