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Fabrizio De Andrè

Post n°2277 pubblicato il 30 Gennaio 2019 da jigendaisuke

Genova Pegli, 18 febbraio 1940 - Milano, 11 gennaio
1999

Si, si. La solita canzone di Marinella, la solita guerra
di Piero, la solita Bocca di rosa, la solita via del Campo
oppure "La città vecchia". Ma c'è un'altra Genova
raccontata da De Andrè, meno romantica forse:

Si consiglia di aprire il link in un'altra pagina, così
da poter leggere la traduzione

Comunque devono essere gustose le lepri dei tetti.

Se andiamo a guardare il pelo, alla Foce e a
Carignano sono bene accetti solo uomini ben
dotati... economicamente.

Prossimamente uno o due video fatti da me

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Commenti al Post:
several1
several1 il 30/01/19 alle 16:01 via WEB
i miti di ieri non sono scontati (ultimo video), dovresti fartene una ragione J, il tempo avanza con gli stivali delle sette leghe e scavalca tutto ...
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 30/01/19 alle 19:42 via WEB
Sarà che non amo particolarmente i bimbiminkia, ma c'è da mettersi le mani nei capelli. D'altronde, bisogna anche vedere se e cosa ascoltano i genitori.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 31/01/19 alle 10:40 via WEB
Cara Dany, De Andrè, è stato è e sarà molto di più di un mito... Per lui quegli 'stivali' non servono: era avanti anni luce. Non discuto un gusto musicale personale per l'appunto indiscutibile, MA, la sua opera dovrebbe essere meglio conosciuta dalle giovani generazioni, studiata, per capire che Maestri abbiamo avuto e perso, ed anche analizzare perchè l'Italia va così male.. e, non lo dico, sai, per partito preso o mio gusto personale; lo dico, perchè con lui (certo e non solo) si può avere l'opportunità di crescita ed analisi, cui oggi non si tende a ricercare, purtroppo.
 
   
jigendaisuke
jigendaisuke il 31/01/19 alle 13:16 via WEB
Cosa che accade, appunto, con un poeta.
 
ninograg1
ninograg1 il 30/01/19 alle 22:48 via WEB
è vero ma De André era un artista a tutto tondo e c'è un suo aspetto per ogni singola sfaccettatura.....
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 30/01/19 alle 22:52 via WEB
Per quanto, in troppi volevano e vogliono appiopargli delle etichette.
 
maps.14
maps.14 il 30/01/19 alle 23:40 via WEB
Allora.... De Andrè... me lo ricordo bene. Diciamo che sì... era un artista eclettico e con una variegata produzione musicale, peró il primo De Andrè "chansonnier" era musicalmente spento. Ottimo autore, ma la musica era un po' troppo.... lenta. Quelli della mia generazione l'hanno saputo apprezzare grazie agli arrangiamenti fantastici della PFM e, guarda caso, chi gli ha curato e arrangiato Creuza de Ma (definito un azzardo a quei tempi) è stato Mauro Pagani (ex PFM)) che ha collaborato con lui fino alla fine, anche nei concerti. ^________^
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 31/01/19 alle 13:20 via WEB
Se De Andrè si è dedicato completamente alla musica è stato grazie a Mina che cantò la Canzone di Marinella in un varietà del sabato sera e poi grazie all'incontro con la PFM, che hanno dato una veste musicale nuova alle sue opere. E dici bene, l'album Creuza de Ma è stato un azzardo per l'epoca, oltre al fatto che i soliti genovesi provincialotti avevano da ridire sul genovese usato da Faber in quelle canzoni.
 
misteropagano
misteropagano il 31/01/19 alle 00:42 via WEB
...ma guarda jig il tuo post mi prende in un momento in cui rifletto di cosa possono volere le nuove generazioni e soprattutto perchè siano arrivate così indietro rispetto le istanze culturali dei decenni passati...De Andrè è difficile, lento e non basta il mito; la sua poetica è così complessa e universale che dovremmo sentirci tutti piccoli e basta, e imparare. Credo che la sua visione fosse oltre (ed è stato fortunato ad averla potuta esprimere). Oggi non si guarda più in là della punta delle scarpe. Tuttavia l'arte di trasmettere e insegnare o rammentare e consigliare la bontà del dubbio,e non essere apparenza ma sembrare ed essere , questo si può fare ancora...notte bella :*
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 31/01/19 alle 13:24 via WEB
Anche io mi faccio la tua stessa domanda. Certo, certi testi di De Andrè non sono semplicissimi, vanno capiti (e chi ascolta brani con perle linguistiche come "Io ti temporalo", che cavolo ne capisce di testi complessi?". Già, l'arte va trasmessa e fatta comprendere. Ciao ciao
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 31/01/19 alle 10:51 via WEB
carissimo Janluc, GRAZIE infinite per questa tua segnalazione, graditissima per me. De Andrè, è il mio Maestro, il mio 'bagnino' dell'anima, colui che mi ha ripigliato per i capelli, colui che ho ritrovato, colui che mi ha fatto rinascere, e ha gettato il seme per la liberazione mia personale da tutti i mostri che io per incapacità avevo contribuito a crearmi e che mi erano stati indotti dalle vicissitudini della mia vita. Nel mio cuore e nella mia mente, i pensieri sono molto più ordinati di come li scrivo qui con queste mie dita tremanti paragonabili ai primi passi di un bambino... Lui c'è stato in un momento in cui la mia vita mi chiedeva di rimettermi a posto, lui Maestro della parte più vera e analitica della mia anima nascosta... Lui è stato l'artefice, e questo accade quando qualcuno è GRANDE. E non per me,piccolo essere umano accumulatore di errori... ma perchè quando qualcuno ha l'umiltà della grandezza e la preparazione culturale e immensa unita alla ricerca introspettiva, abbatte i tempi, le distanze, unisce tutto e tutti. Conosco tutta la sua opera, ed anche e non ultime le sue feroci contraddizioni, come padre, e come altri punti di suo convincimento, su cui non ero in parte d'accordo. MA, anche qui, è servito come capacità di discernimento storico e mio personale della mia vita, come solo i più grandi sanno fare. De Andrè, è un abbraccio infinito, la mia salvezza, il mio Maestro, - colui che sempre mi accoglie, anche quando non la penso come lui, anche quando, mi spingo in posizioni più estreme delle sue, colui che ascolta la mia vita travagliata, quando mi pare di impazzire e di dire che è stato tutto solo disordine dentro me. Ti chiedo scusa, per aver scritto troppo e troppo personale, ma io, sono così. Sul video dei ragazzi, posso solo dire : POVERA ITALIA. Povera veramente. Un'Italia che è altrove, che non sa cosa è dove è che non si studia, non studia non si analizza, - e non parlo di accademie, tu lo sai... due brani vorrei che ascoltassero quei ragazzi, AMICO FRAGILE E LA DOMENICA DELLE SALME. Senza spiegazioni, sarebbero più ricchi se ascoltassero - se avessero la capacità di ascoltare, ma ciò denoterebbe una sorta di sensibilità ALTRA, (non dico alta non sono nessuno io). Sono felice, che il mio Matteo è cresciuto con la sua Musica. Un abbraccio e un grazie infinito per la tua ospitalità ed amicizia. Roby
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 31/01/19 alle 10:54 via WEB
https://www.youtube.com/watch?v=-IYXROBDLdE
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 31/01/19 alle 10:57 via WEB
https://www.youtube.com/watch?v=AWqKECytyeU
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 31/01/19 alle 10:58 via WEB
voce della maturità ancora più sensuale e pastosa, e vera. Inarrivabile, irripetibile.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 31/01/19 alle 13:31 via WEB
Credo che tu abbia fatto il più bell'apprezzamento che Faber potesse ricevere. Un balsamo per l'anima, dunque. Certo, brani come "la domenica delle Salme" non sono proprio facilissimi, ma fanno anche capire com'è la nostra società, Roberta. Circa i ragazzi del video, o comunque della nuova generazione, devi mettere nel conto anche la capacità di comprendere un testo o un discorso e la capacità di concentrazione. Dubito che un brano di 8 minuti come "Amico fragile" riesca a fare colpo su di loro. Purtroppo. Ciao
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 31/01/19 alle 20:04 via WEB
Lui diceva che ognuno arriva alle cose.. ognuno hai suoi tempi. Più o meno. Grazie a te, per avermi dato modo di omaggiarlo. Ciao :-)
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 31/01/19 alle 20:14 via WEB
Appunto. Pensa che ho iniziato ad apprezzarlo con Don Raffaè e poi con Creuza de Ma, prima lo consideravo pesante, ero un ragazzetto, però almeno lo conoscevo! Sono contento che il mio post ti sia piaciuto. Ciao
 
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