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Paolo

Post n°2643 pubblicato il 11 Dicembre 2020 da jigendaisuke

Paolo Rossi. 23 settembre 1956-10 dicembre 2020

ITALIA-BRASILE 3-2 - Radiocronaca di Enrico Ameri e Sandro Ciotti (5/7/1982) MONDIALI 1982

L'omaggio del programma:

I Lunatici Paolo Rossi

L'omaggio di raiplay, con anche alcune telecronache integrali
delle partite giocate dall'Italia ai mondiali del 1982

Addio Pablito

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Commenti al Post:
surfinia60
surfinia60 il 11/12/20 alle 19:05 via WEB
Un grande senza fronzoli
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 11/12/20 alle 21:33 via WEB
Davvero, era molto umile. E poi il suo era tutto un altro calcio
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 12/12/20 alle 00:06 via WEB
E' bene ricordarlo con le sue stesse parole rilasciate in occasione di una intervista in riferimento allo spostamento al centro dell'attacco disposto dall'allenatore Fabbri: «Forse sono stato il primo centrattacco rapido e svelto, che aveva nelle intuizioni la sua dote principale, unita a una tecnica sopraffina. Uno dei segreti del mio successo è stato quello di giocare intelligentemente, pensando sempre cosa fare un secondo prima che mi arrivasse il pallone, proprio per supplire alla mancanza di qualità fisiche eccelse. Giocare sull'anticipo era una mia grande prerogativa, cercavo sempre di rubare il tempo al mio avversario, sfruttando le mie doti di opportunista: in area di rigore cercavo sempre di sfruttare ogni piccolo errore dei difensori, facendomi trovare nel posto giusto al momento giusto».

Qualcosa in comune chi lo ha anticipato poco fa. Un saluto, M@.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 12/12/20 alle 02:18 via WEB
Non conoscevo questa sua dichiarazione, forse è vero, riusciva a supplire la mancanza di potenza (rispetto ad altri calciatori) con il sapere cogliere le occasioni di gioco e la velocità. Ciao
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 12/12/20 alle 00:10 via WEB
Un signore in campo e fuori, un ragazzo, un uomo che non si è mai montato la testa, anche quando era all'apice del successo, che purtroppo per lui non è durato molto.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 12/12/20 alle 02:24 via WEB
Vero, un signore in campo e fuori, molto umile. In un certo senso, il suo "dopo mondiale" è stato come quello di Totò Schillaci, che dopo le notti magiche del mondiale 1990, non riuscì a ripetere l'exploit nei successivi campionati italiani.
 
misteropagano
misteropagano il 13/12/20 alle 13:01 via WEB
Roba dell'altro secolo! pp... Un Prometeo dunque, stando a quanto leggo proposto da mIT, e in ogni caso momenti di esultazione. I filmati d'epoca fanno vedere i caroselli i ogni dove:):) ciao jIG^
 
misteropagano
misteropagano il 13/12/20 alle 13:02 via WEB
"n"
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 13/12/20 alle 17:37 via WEB
Davvero un'altra epoca e un altro calcio, ma direi anche un altro modo di raccontarlo. La vittoria del 2006 non è nella storia come quella del 1982, secondo me.
 
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Data di creazione: 05/11/2006
 
 

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