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Le grandi inchieste di Ecchime

Post n°2796 pubblicato il 27 Settembre 2021 da jigendaisuke

23 settembre 1981

Viene costituita la Commissione parlamentare d'inchiesta
sulla Loggia P2, presieduta dall'onorevole Tina Anselmi.

Il 17 marzo dello stesso anno era stata rinvenuta, durante
una perquisizione, una lista contenente i nomi di 962 iscritti
alla loggia coperta (cioè i cui iscritti erano sconosciuti a tutte
le altre logge e ai vertici della massoneria italiana) Propaganda 2.

Fra questi, c'erano pezzi grossi delle forze dell'ordine, della difesa e
dei servizi segreti (considerando che si veniva da un decennio
di stragi e attentati, spesso coperte dai servizi segreti, senza
contare il mancato ritrovamento di Moro, prima che venisse
assassinato dalle BR). Ma anche giornalisti (Franco Di Bella,
Maurizio Costanzo, Roberto Gervaso), imprenditori fra cui
un certo Silvio Berlusconi, editori fra cui Rizzoli.

La loggia massonica P2 (Loggia Propaganda Due)Chi era Licio Gelli e che cos’era la P2

 

Blu notte - L'ombra oscura della P2 - Video - RaiPlay

Blu notte - L'ombra oscura della P2 - Video - RaiPlay

E' dell'estate scorsa la notizia del nuovo processo sulla strage di Bologna, che oltre ai vivi, è a carico dell'ex direttore dell'ufficio affari riservati del ministero dell'interno, Federico Umberto D'Amato, e soprattutto di Licio Gelli, come mandanti della strage.

 




 

Ma di P2. o meglio di affiliati a quella loggia, si parla anche collateralmente al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia,
anche se la sentenza di appello ha assolto alcuni imputati, fra cui
il colonnello Mori, che alla fine degli anni 70 era stato allontanato
dai posti di comando dell'Arma proprio perchè iscritto alla P2.
Poi negli anni 90 è diventato comandante dei ROS.

Puntata del 24/05/2021 - RaiPlay


Puntata del 04/01/2021
124 min
Report dedica una puntata speciale alla trattativa Stato-mafia,
alle stragi del 1992 e quelle del 1993 per cui sono indagati
dalla Procura di Firenze anche Silvio Berlusconi e Marcello
Dell'Utri. Con testimonianze inedite e documenti esclusivi
viene ricostruito per la prima volta in televisione il ruolo
ricoperto da alcuni settori delle istituzioni nelle stragi del
1992 e in quelle degli anni precedenti. Un filo nero
collegherebbe infatti l'attentato alla stazione di Bologna
del 2 agosto 1980 alle bombe di Capaci e via D'Amelio
in cui furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Mafia, massoneria, terroristi di destra e servizi segreti
deviati avrebbero contribuito per anni ad organizzare e
ad alimentare un strategia stragista che puntava alla
destabilizzazione della democrazia nel nostro paese.
Lo raccontano a Report magistrati, collaboratori di
giustizia e protagonisti dei piani eversivi. Report fa
luce sul ruolo inconfessabile ricoperto dagli uomini
dello Stato nella pianificazione e nell'esecuzione
delle stragi. Una verità a cui probabilmente era
arrivato Paolo Borsellino. Quando viene ucciso in
via D'Amelio, sparisce l'agenda rossa che portava
sempre con sé, dove conservava tutti gli appunti
sulle indagini da lui svolte in prima persona sulla
strage di Capaci. Che fine ha fatto l'agenda rossa
di Paolo Borsellino? Grazie a testimonianze esclusive,
Report è in grado di aggiungere un tassello importante
alla ricostruzione della vicenda.

 

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Commenti al Post:
maps.14
maps.14 il 27/09/21 alle 21:55 via WEB
Strategia del terrore o meno, non ho mai capito perché i NOCS sono riusciti a liberare il generale Dozier e non sono invece riusciti a liberare Moro. Più che la Loggia Massonica temo la solita CIA. ^___________^
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 28/09/21 alle 00:18 via WEB
Non so se i NOCS esistevano già ai tempi del sequestro Moro. Di sicuro i vertici delle forze dell'ordine e dei servizi non avevano molta voglia di trovarlo vivo. Era stato impedito di indagare pure alla DIGOS! Però i servizi e una parte della classe politica si mosse per la liberazione dell'assessore campano Ciro Cirillo, se ti ricordi. Ma questa è un'altra storia (per citare Lucarelli)
 
alberto.gambineri
alberto.gambineri il 28/09/21 alle 23:09 via WEB
non arriveremo mai a conoscere la verità ufficialmente, perchè in qs paese si ha un talento speciale per intorbidire le acque ed impadire la vista di ciò che vi sta sotto; poco male: il sentore che ciascuno di noi ha riguardo a tutti questi fatti è sufficiente a tirare le conclusioni; ebbene, la verità è proprio in quelle conclusioni, con buona pace di giudici e sentenze
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 29/09/21 alle 11:07 via WEB
E buona pace anche per le vittime e i loro parenti, questi ultimi quasi mal sopportati dall'opinione pubblica.
 
woodenship
woodenship il 29/09/21 alle 02:42 via WEB
Che dirti? ...forse che provo un senso di tenerezza e disagio, quando sento o leggo dei complottisti di oggi, di tutti coloro che dicono dei diritti costituzionali violati, o delle dittature più o meno velate. È un po'come se cascassero dal pero. A rileggere invece di questi fatti, si comprende di cosa è stato lo sviluppo di questo disgraziato paese. E si capisce l'oggi. Un oggi in cui ci si accapiglia tafazzianamente sul vaccino si o no, su greenpass o meno, mentre continua la strage di lavoratori, aumentano i femminicidi, si stravolgono e si peggiorano le condizioni di lavoro, si privatizza sempre più la sanità. Però si va in piazza contro la dittatura del greenpass. Incuranti che, la dittatura dei mercati, della classe imprenditoriale e politica, segue vie molto più sofisticate e articolate di quelle legate ad un pezzo di carta o a una fialetta di vaccino.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 29/09/21 alle 11:09 via WEB
Mi trovi perfettamente d'accordo . Come ho scritto nel post di 2 lunedì fa, la piazza non s'indigna per femminicidi o per la morti sul lavoro.
 
misteropagano
misteropagano il 04/10/21 alle 00:06 via WEB
Sveglia! ( non sono la torre dei testimoni eh) Scusate a me pare proprio che non vogliate vedere. Basta un esempio di queste giornate elettorali, nessuno si indigna che in un luogo chiuso dove affluiranno migliaia di persone non si chieda il green pass per andare a votare anche chi lo sta imponendo nel mondo del lavoro e in ogni ambito del tempo libero e culturale. A me basta questo per avere una discreta indignazione di quello che sta accadendo. Se oggi non si riconosce la strategia stragista come tale, significa che è allo scoperto e ogni altra strategia non conosciuta non lo sarà fintanto che non la negheranno. Questo è il mio modo di intendere. Fate vobis.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 04/10/21 alle 03:56 via WEB
Credo che non hanno messo l'obbligo di presentare il green pass, perchè così si sarebbe impedito il diritto di votare, a coloro che sono sprovvisti del certificato. Per il resto, credo che la strategia stragista non venva riconosciuta come tale, perchè gli elettori votano per molti di coloro che hanno a che fare, direttamente o meno, con chi l'ha messa in atto.
 
   
misteropagano
misteropagano il 04/10/21 alle 15:30 via WEB
;paradossalmente è la stessa cosa come di segno inverso, anche il diritto al lavoro è inalienabile, lasciamo da parte la cultura che tanto è sempre la prima ad esser messa fuori gioco perché è proprio grazie a quella che si acquisisce la maggiore consapevolezza ...anche quando non hanno riconosciuto il metodo di mafia al Cecato si è aperta una grande falla di credibilità nella lotta alla criminalità organizzata, mafiosa ed eversiva. Il Cecato svaligiò 147 cassette di sicurezza, colpendo magistrati, avvocati, funzionari della Giustizia. "Connessi con i più grandi misteri d'Italia: dalla strage di Bologna alla P2, dal delitto Pasolini all'omicidio Pecorelli, dalla Banda della Magliana a Cosa nostra" (L.A e P.B).
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 04/10/21 alle 18:05 via WEB
Quando parli di Cecato, alludi all'ex terrorista neofascista, ma soprattutto ladro e assassino, legato al "mondo di mezzo"?
 
     
misteropagano
misteropagano il 05/10/21 alle 11:06 via WEB
si
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 05/10/21 alle 12:18 via WEB
Quello del neofascismo romano è un ambiente tutto particolare, in cui si fondono criminalità e terrorismo.
 
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