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Post n°2799 pubblicato il 04 Ottobre 2021 da jigendaisuke

Il 6 maggio 1976, l'11 e il 15 settembre dello stesso anno,
il Friuli-Venezia Giulia venne colpito da devastanti scosse
di terremoto.
Magnitudo 6.5 della scala Richter
IX-X grado scala Mercalli
990 morti

Ma in Friuli le fabbriche c'erano, comprensibile
la scelta della popolazione. Così come lo fu quella
di ricostruire il più possibile dov'era e com'era
(ad Arquata del Tronto, ad esempio, sarà ben
difficile farlo, anche perchè tanti bravi italionzi
hanno provveduto a rubare quanto più possibile,
a giudicare dallo scarso materiale consegnato
alle imprese incaricate di smaltire e conservare
i detriti delle costruzioni d'interesse storico).
Nel Belice ed in Irpinia, invece, la classe dirigente
locale, ha determinato altre scelte.
E chi non si adeguava veniva, in un modo o nell'altro,
zittito.

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Commenti al Post:
alberto.gambineri
alberto.gambineri il 04/10/21 alle 14:37 via WEB
cento e uno mila modi per interpretare un paese più piccolo della California...: il terremoto come la sanità come la scuola come gli appalti come il pagamento delle tasse come...
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 04/10/21 alle 18:47 via WEB
Aggiungici la dittatura dell'ufficio preposto, solitamente occupato da incompetenti e ottusi. A volte penso che più dei politici, il Potere è dei burocrati.
 
maps.14
maps.14 il 04/10/21 alle 15:06 via WEB
Ogni terremoto è l’occasione x troppi sciacalli di fregarsi le mani e fregarmene della collettività. Il modello Irpinia è stato poi d’ispirazione per altri paesi terremotati come L’Aquila e Amatrice, senza dimenticare i terremoti dell’Umbria. In Emilia, invece, la ricostruzione dopo 10 anni, è già al 95% e non ci sono sfollati che vivono ancora nei containers. La differenza forse sta anche nel senso civico e mentalità? :/
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 04/10/21 alle 19:04 via WEB
Domanda antica e forse senza risposta, anche a volte può essere influenzata da certi pregiudizi. Nel caso del terremoto del 2009, ad esempio, la percentuale di edifici privati ricostruiti è a buon punto (considerando che solo il governo Monti ha dato il permesso di ricostruire, in precedenza si era puntato sulle abitazioni del progetto C.A.S.E che sono solo un peso per le amministrazioni locali), in Umbria anche è a buon punto. Nel caso del terremoto del 2016, si è formato un vero imbuto creato dalla notevole massa di detriti da rimuovere e smaltire (amianto compreso) e norme che si contraddicevano. In compenso alle ditte che dovevano conservare il materiale derivante da edicifi culturali o d'interesse storico, è stato consegnato meno di quanto previsto. Ma ne parlerò in un altro post. In Irpinia chi voleva che le cose andassero diversamente, è stato zittito, in un modo o nell'altro. E dimentichi il Belice, in cui la ricostruzione è iniziata solo 10 anni dopo, producendo aborti edilizi e sociali.
 
several1
several1 il 04/10/21 alle 19:12 via WEB
Ma tu eri nato?
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 04/10/21 alle 21:34 via WEB
Avevo un annetto. Ma, anche per motivi famigliari, ricordo molto meglio quello dell'Irpinia
 
lisa.dagli_occhi_blu
lisa.dagli_occhi_blu il 05/10/21 alle 19:28 via WEB
Non entro nel merito… però viene un brivido. Terribile.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 05/10/21 alle 19:51 via WEB
Bè, diciamo che vivi proprio nel posto giusto!
 
Signorina_Golightly
Signorina_Golightly il 07/10/21 alle 07:26 via WEB
Non so quanto sia giusto ricostruire da zero da un punto di vista artistico: sarebbe un falso storico. Dovessi scegliere di pancia, lo vorrei, comunque. Ma la questione non è affatto banale. La vera tristezza del nostro costruire moderno è che non è esteticamente all'altezza dell'antico, soprattutto per l'architettura minore.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 07/10/21 alle 07:43 via WEB
A volte le costruzioni moderne cercano di rispettare l'architettura del posto, ma fino a pochi anni fa quanti orrori edilizi! A parte i paesi nuovi costruiti dopo i terremoti nel Belice ed in Irpinia, ma basta fare un salto nei centri storici delle nostre città. Qui a Genova, ad esempio, fra un palazzo medievale e l'altro, si trovano brutte palazzine in cemento armato, costruite negli anni 50 al posto di palazzi bombardati.
 
   
jigendaisuke
jigendaisuke il 07/10/21 alle 07:47 via WEB
Circa la ricostruzione dov'era e com'era, in Friuli e in Umbria l'hanno fatto riutilizzando il materiale delle chiese crollate. Ad Amatrice o Arquata del Tronto, il materiale degli edifici storici spesso è sparito prima che iniziasse la catalogazione
 
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Data di creazione: 05/11/2006
 
 

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