ECCHIME

Giovanni

Sabato 23 maggio 1992, ore 17.56

3 Fiat Croma corrono a 150-160 km/h sulla corsia
di sorpasso dell'autostrada fra l'aeroporto di Punta
Raisi e Palermo.

Sulla seconda Croma viaggiano il giudice Giovanni Falcone,
la moglie Francesca Morvillo (anche lei magistrato) e
l'autista Giuseppe Costanza, seduto dietro perchè
Falcone voleva guidare l'auto.

Sulla prima Croma viaggiano altri 3 poliziotti della scorta:
Antonio Montinaro e Rocco Dicillo di 30 anni, Vito Schifani
di 27.

Sulla terza ci sono Paolo Capuzza, Gaspare Cervello e
Angelo Corbo.

All'altezza di Capaci, in una conduttura sotto le carreggiate
autostradali, ci sono 13 bidoncini contenenti 500 kg di tritolo,
e un detonatore fatto con esplosivo T4. Da una collinetta a
600 metri, Giovanni Brusca schiaccia il telecomando che
aziona il detonatore.

Il giudice, la moglie e i 3 agenti sulla prima Croma
(sbalzata in aria a qualche centinaio di metri di distanza)
moriranno.

Pochi giorni dopo, in una intervista rilasciata alla
francese Canal Plus, Paolo Borsellino accennerà ai
rapporti fra Dell'Utri, Mangano e Berlusconi (premiato
dall'elettorato italiano dal 1994)

Da Capaci a via D'Amelio: i 57
giorni che cambiarono la storia
d'Italia

Ricca la scelta di materiale su raiplay.
Manca solo l'inchiesta di Report, ma solo perchè andrà
in onda stasera, e questo post è stato scritto venerdì
scorso.

Quindi guardate rai3 stasera

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Nella terra degli infedeli

Frammenti di un discorso morale - Falcone e Borsellino, la Tv, le parole

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interviste e le apparizioni televisive di Giovanni Falcone in Rai

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Cosa Nostra

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