ECCHIME

Interessante. C’è anche da dire una cosa e cioè che l’Italia rappresenta uno stato a se rispetto all’Europa. Proprio perché i servizi di base sono sempre stati minimi(per servizi di base intendo consultori e asili nido), le coppie con bambini si sono sempre appoggiati ai genitori o ai nonni. E questo soprattutto al sud poiché le donne che lavorano sono sostanzialmente poche e quindi si dedicano alla famiglia. Quindi… dovrò rileggere meglio i contenuti dei link che hai postato perché non sono del tutto d’accordo, nel senso che la differenza sostanziale che determina il gap sulle diseguaglianze infantili, a mio parere la fa il lavoro che manca alle mamme più che i servizi carenti. :(

Certo. Gli asili nido sono una vera chimera, e non solo nel Mezzogiorno. I consultori, poi, non ne parliamo. Da questo report di Save the children Italia, viene fuori un dato che, purtroppo, è passato quasi sotto silenzio: 1,5 milioni di minori vivono in uno stato di povertà assoluta.

Non solo, metterei un accento anche sulla medicina di base(pediatri ed affini del ssn) che dovrebbero assistere, guidare e curare. Invece, quando non sono assenti, sono del tutto irrilevanti.

Più che assenti o irrileàvanti, proprio non ce ne sono. Moltissimi in pensione e nessuno vuole sostituirli