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10 febbraio Giorno del ricordo

Post n°3073 pubblicato il 13 Febbraio 2023 da jigendaisuke

Ricorrenza di fatti troppo a lungo taciuti,
per vari motivi (noi abbiamo dichiarato guerra
alla Jugoslavia, noi abbiamo occupato la Slovenia
e il litorale fino al Montenegro, noi abbiamo
fatto morire centinaia di migliaia di sloveni e croati
nei campi di prigionia fino al 1943, noi abbiamo
collezionato più di 1200 criminali di guerra mai
processati, noi ci siamo indignati quando i Paesi
vincitori hanno usato il pugno di ferro contro chi
aveva dichiarato guerra e provocato massacri di
civili, leader antifascisti si sono visti costretti a
non andare contro mezza Italia) facendo il gioco
dell'estrema destra, a cui si contrappone l'estrema
sinistra. Tutto questo sulle spalle dei 250000 esuli
giuliano-dalmati.

Meglio non dare retta a chi parla di Shoah degli
istriani o dei milioni di italiani massacrati dai
partigiani jugoslavi, in generale ai nazionalisti.

Nel 1944 il PCI triestino grazie a delazioni di
dubbia provenienza fu ripulito dai dirigenti
filoitaliani e togliattiani, sostiuiti da quelli
più schiettamente filosovietici e filosloveni.

Nel maggio 1945, i membri del CLN filoitaliani
furono fatti sparire dai titini. Non quanto italiani,
ma in quanto non volevano diventare jugoslavi.
Fu anche lotta del povero (i contadini slavi dell'entroterra) contro il padrone italiano.
Dietro agli opposti estremismi ci fu anche
l'opposto nazionalismo. Quello stesso che poi
portò alla nascita di Slovenia e Croazia 30 anni fa.
E c'era anche chi, fra gli italiani, sognava un ritorno
sotto l'Austria, visto che il governo italiano dal 1922
al 1943, aveva mal governato la regione fondandosi
su repressione, corruzione e affossamento dell'economia triestina.


Qualcuno fra gli antifascisti, non comunisti, già
nel 1942 diceva che ormai la Venezia Giulia era
perduta. Per capire i motivi, bisogna sapere cosa
successe nella Venezia Giulia e in Istria a partire
dal 1920.

Per sapere cosa è successo fra l'8 settembre 1943
e il 1947 in quella zona, consiglio di leggere i
seguenti volumi:
"E allora le foibe?" di Eric Gobetti (Edizioni Laterza)
"Amarissimo Adriatico" e "Trieste 45" entrambi di
Raoul Pupo (Edizioni Laterza).

E il Vademecum per il Giorno del Ricordo
per il quale l'Istituto per la storia della
Resistenza e della storia contemporanea
del Friuli-Venezia Giulia si è visto tagliare
i fondi dalla Regione in quanto considerato
negazionista (ma contro i partigiani, secondo
i più estremisti). E il bello è che il professor
Pupo non è proprio di sinistra.

Non guardare boiate davvero fascistoidi come
"Rosso Istria", ma programmi seri come:

Passato e Presente - Le foibe e l'esodo

Ma soprattutto:

Passato e Presente - Il dramma Giuliano-
Dalmata dalle Foibe all'esodo


Passato e Presente - Foibe, una violenza
senza confini


Passato e Presente - Foibe l'eterno
abbandono

E questi video dell'IRSREC FVG:
Le vie della memoria

 

Sergio Endrigo dedicò una canzone alla
sua città.
Qui la traduzione della descrizione in croato

"Sergio Endrigo è un cantante italiano -Songwriter nato a Pula nel 1933. A causa del disagio politico della fine della guerra, si verificò l'esodo di massa di italiani di Istria e Dalmazia, quando migliaia di emigranti andarono in Italia nel sospetto che non potevano mai essere restituiti. Tra loro c'era il giovane Sergio, che con sua madre lasciò la sua città natale, a cui non tornò durante tutta la sua giovinezza. Questa è una canzone per un lato nativo, alcuni giovani perduti. Una canzone senza vendetta e invidia, semplicemente uno specchio di un'esperienza umana drammatica e triste."


Mi sembra che non abbiamo ancora imparato la
lezione sulle conseguenze del nazionalismo.

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Commenti al Post:
magdalene57
magdalene57 il 13/02/23 alle 21:06 via WEB
Non conoscevo questa canzone e solo un anima sensibile ed un interprete profondo come Endrigo poteva creare una canzone cos' dolce e struggente. Per quanto riguarda i nazionalismi, la ex jugoslavia di Tito ci ha regalato perle di guerre fratricide. diciamo che son territori caldi.... come i vulcani, di tanto in tanto tornano in attività. Brutta storia quella delle foibe, e ancor più brutto il silenzio in cui son state tenute le voci narranti di quelle malefatte.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 13/02/23 alle 21:52 via WEB
Non penso che sia una delle sue canzoni più famose, io l'ho scoperta da poco. E solo stasera ho trovato questo video tratto da Canzonissima (forse i dirigenti rai dell'epoca non avevano capito a cosa si riferisse Endrigo, un vero poeta). La morte di Tito e la salita al potere di Milosevic hanno fatto da detonatore per la nascita, o rinascita, de nazionalismi nella ex Jugoslavia. Un istriano di cultura italiana o slava, nato nel 1910, ad esempio, è nato sotto l'impero austro-ungarico, ha trascorso la giovinezza sotto il regno d'Italia, per di più sotto il regime fascista, poi dal 1943 al 1945 ha fatto parte del terzo Reich, poi jugoslavo infine sloveno o croato. Bel casino. Ma è un po' il problema di tutta la Mitteleuropa, la fine dell'impero asburgico prima, il terzo Reich, poi la seconda guerra mondiale, l'impero sovietico e la sua disgregazione hanno fatto nascere regimi e nazionalismi, che hanno provocato esodi e morte. E proprio in quell'area il nazionalismo si sta riacutizzando. Le foibe? All'epoca si era ormai consolidato il mito degli italiani brava gente, anche chi era antifascista dovette mettere certe cose nel dimenticatoio.
 
maresogno67
maresogno67 il 14/02/23 alle 19:36 via WEB
La Conoscenza è alla base di ogni civiltà, o almeno cosi dovrebbe essere! ciao ,gi
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 15/02/23 alle 02:45 via WEB
La Conoscenza dei fatti veri, per essere precisi. Ciao
 
woodenship
woodenship il 15/02/23 alle 02:34 via WEB
No, non l'abbiamo imparata, tanto che ci ritroviamo al potere proprio gli eredi di coloro che diedero inizio alla mattanza. Ed oggi addirittura riescono pure a farsi passare per vittime. Un clamoroso ribaltamento della verità storica, favorito dall'ignoranza e dalla strumentalizzazione che si è fatta in questi ultimi decenni.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 15/02/23 alle 02:58 via WEB
E non è solo un problema nostro, visto che in molti Paesi europei governano partiti e movimenti che, in un modo o nell'altro, si rifanno all'ideologia che ha portato l'Europa alla seconda guerra mondiale e allo sterminio di 11 milioni di "diversi". Il silenzio e l'ignoranza riguardo a certi fatti hanno favorito la strumentazione da parte della destra.
 
maps.14
maps.14 il 25/02/23 alle 22:47 via WEB
L’importante è non dimenticare. Tutto il resto è superfluo. ^___^
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 26/02/23 alle 00:19 via WEB
Peccato che il superfluo schiaccia il ricordo.
 
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