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« Il Presidente della RepubblicaLuigi »

27 gennaio Giorno della memoria

Post n°2862 pubblicato il 26 Gennaio 2022 da jigendaisuke

27 gennaio 1945, le truppe sovietiche guidate dal
maresciallo Ivan Konev entrano nel campo di sterminio
di Aushwitz-Birkenau.
Il mondo scopre ufficialmente l'orrore dello sterminio
operato in maniera scientifica, di interi gruppi sociali e
religiosi, operato dal nazismo col fattivo apporto dei loro
alleati, fra cui NOI.

Oggi, i fili spinati alzati dai governi nazi-sovranisti, non
sono poi tanto diversi.

Chi furono le vittime dell’Olocausto?


Le altre vittime dell'Olocausto

Secondo wikipedia:

Ebrei                           42%    6 milioni


Polacchi, Russi e
Bielorussi                     22%     3.5-4 milioni


Prigionieri di guerra
sovietici                        20%    3 milioni


Politici                          10%    1.5-2 milioni


Jugoslavi                        3%    320-350.000 serbi
                                                20-25.000 sloveni


Rom                               2%    196-300.000


Disabili                           1%    250-270.000


Altri                                1%  1900 testimoni di Geova,
                                             piccoli gruppi di afro-europei ecc


Shoah, quale Memoria? Est Europa preda di rimozione. Italia non indenne dall’infezione


Rapporto choc: il 15,6 per cento degli italiani nega l'Olocausto
Olocausto, le responsabilità italiane

 

Viaggio senza ritorno  - RaiPlay

Ulisse Il piacere della scoperta -
Viaggio senza ritorno

 




Mio nonno fu "ospite" del campo di prigionia tedesco
sull'isola di Rodi, conosciuto per la durezza e anche
per la spietatezza del comandante.
Per fortuna riuscì a fuggire, unendosi poi alla resistenza
greca.




Oltre alla trilogia di Primo Levi (Se questo è un uomo,
I sommersi e i salvati, La tregua), consiglio la meno
conosciuta trilogia di Giovanni Guareschi, dedicata alla
sua prigionia e a quella degli Internati Militari Italiani:
La favola di Natale, Diario clandestino, Il grande diario






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Commenti al Post:
maps.14
maps.14 il 26/01/22 alle 14:14 via WEB
Sempre ottimi consigli, anche se tu dimentichi sempre il primo grande genocidio del Novecento, passato inosservato da tutto il mondo, dai media e anche da te: https://www.ilpost.it/2021/04/25/cosa-fu-il-genocidio-degli-armeni/ Perché se è importante non dimenticare, almeno ricordiamoli tutti. ~_______~
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 26/01/22 alle 18:21 via WEB
Ah no! Non rischiare di cadermi nel gioco delle classifiche degli sterminii. La specificità di quello compiuto dai tedeschi e dai loro alleati sta proprio nella volontà.scientifica di eliminare tutti coloro che erano (e sono) considerati diversi. Tutta un'altra cosa rispetto a quanto compiuto contro gli Armeni da Curdi, su mandato dei nazionalisti turchi, o dal genocidio in Ruanda, o da quello perpetrato contro i nativi americani, anche in questo caso dagli europei.
 
maps.14
maps.14 il 26/01/22 alle 19:49 via WEB
Il sistema era lo stesso. E trattasi comunque di genocidio di massa. https://www.panorama.it/amp/pro-armenia-gli-ebrei-raccontano-genocidio-dimenticato-2644750883
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 26/01/22 alle 21:09 via WEB
Certo. E fra quelli che ne parlano c'è Moni Ovadia, poco gradito ad una certa destra, che condanna anche quanto Israele fa contro i palestinesi. Ma, ribadisco, la volontà di eliminare ogni "diverso" per salvaguardare la purezza della razza, è patrimonio dei tedeschi, ma anche di noi italiani, dei croati, dei bulgari e dei romeni. Anche il regime collaborazionista di Vichy si diede da fare, ma più per puro scrupolo burocratico. Circa il genocidio armeno, Francia e USA sono quelli che più di altri lo riconoscono (d'altronde, la Francia ha ospitato fin da subito i profughi armeni), ma quanti non lo fanno per salvaguardare i rapporti economici con la Turchia? E come reagirebbe l'Armenia se si creasse uno Stato curdo, considerando che proprio i curdi erano i primi carnefici del popolo armeno?
 
   
jigendaisuke
jigendaisuke il 26/01/22 alle 21:11 via WEB
Intanto pensiamo a cosa abbiamo fatto NOI, in un periodo in cui si apprezzano governi che alzano muri e filo spinato. Proprio in quelle stesse zone in cui più forte fu la follia razzista ed "eugenetica"
 
woodenship
woodenship il 26/01/22 alle 23:55 via WEB
Credo che sia giunta l'ora di dire basta a questa moda già in voga da diversi anni: con la motivazione dei passati genocidi nella storia, si finisce per fare di tutta l'erba un fascio, offendendo la memoria delle vittime di ogni genocidio e la Storia stessa. Non bisogna mai stancarsi di contestualizzare e rivendicare la specificità di ogni evento. Cme ha ben fatto tu. Il regime nazista fu l'affermazione di un razzismo che cercò di definire una razza pura, quella ariana, massacrando milioni di ebrei, slavi, rom, oppositori politici, prigionieri di guerra, disabili...l'organizzazione scientifica e industriale dei massacri non ha eguali, a tutt'oggi nella storia. Se si paragona la Shoah ad altri genocidi, si finisce per perdere di vista questa specificità di un orrore che non ha eguali nella storia. Come ogni altro genocidio, del resto.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 27/01/22 alle 12:26 via WEB
D'accordo. E sta di fatto che i genocidi continuano, anche vicino ai nostri confini.
 
OsservatoreSaggio
OsservatoreSaggio il 27/01/22 alle 08:42 via WEB
Uomini e governi non hanno mai imparato nulla dalla storia, né mai agito in base a principi da essa dedotti. In realtà il corso della storia umana è una marcia della follia, una serie di fallimenti e crisi, molti dei quali si sarebbero potuti evitare se solo l’umanità fosse stata disposta a imparare dagli errori passati.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 27/01/22 alle 12:29 via WEB
Non so chi l'avesse detto, ma forse è vero che la storia è una lezione che l'uomo non impara mai. Ma quanti milioni di morti ci vogliono per impararla?
 
nodopurpureo
nodopurpureo il 28/01/22 alle 07:41 via WEB
La prima volta sono andata ad Auschwitz. Ed è stato un giorno in cui ho visto e rivisto. Giri nel campo e non riesci a capire incredula e contratta, come se i tuoi passi, offendano tutto il dolore, la disperazione e l'orrore di quelle vite stroncate. Non feci in tempo ad andare a Birkenau. La volta successiva invece lo feci. E là si palesa ulteriormente e definitivamente tutta la potenza devastante dell'orrore. La parte terminale di un percorso di morte, di odio, degrado, l'uomo che smette di essere uomo, in maniera scientifica, pianificata. Distrugge, annulla, usa l'altro uomo. Come può essere successo? Come può continuare a succedere? Perché succede ancora.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 28/01/22 alle 18:48 via WEB
Ecco. Io non riuscirei ad andare a visitare Auschwitz-Birkenau, anzi, nessun campo. Troppo dolore. Lo provo sempre di più ogni volta che vedo certe immagini, figurati dal vivo. E vederli ora, non fa nemmeno capire cosa erano, nel periodo di attività. I latrati dei pastori tedeschi, le urla dei nazisti, le botte dei Kapò, vere e proprie larve umane che si aggiravano nel campo, cadaveri ambulanti (adesso non mi viene in mente il nome usato da Primo Levi per indicarli). Appunto, succede ancora. Forse i profughi bloccati dal filo spinato polacco o croato, nella neve ghiacciata, sono diversi dagli esseri umani che si vedono nelle immagini della seconda guerra mondiale? E senza andare tanto lontano geograficamente, chi non ricorda le immagini dei campi di prigionia durante le guerre balcaniche degli anni 90?
 
cassetta2
cassetta2 il 28/01/22 alle 10:21 via WEB
Bene, il 27 è passato, possiamo tornare alle giornate della memoria corta.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 28/01/22 alle 18:52 via WEB
Ora possiamo riprendere a dire che bisogna sparare contro i barconi
 
misteropagano
misteropagano il 28/01/22 alle 13:33 via WEB
...non li vedi più quei corpi restano nelle teche gli oggetti a migliaia, quelli mi danno da pensare, e molto. Tra i link seguirò, quello del virus da rimozione. ciaoJigM^
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 28/01/22 alle 18:56 via WEB
Nella replica di Ulisse - Viaggio senza ritorno, dell'altra sera, Alberto Angela ha mostrato alcune esposizioni degli oggetti che appartenevano ai deportati, poi mandati nelle camere a gas. Migliaia di scarpette da bambino o bambina, occhiali, spazzole, oggetti personali, valigie e borse. Tutti oggetti di esseri umani mandati quasi subito nei forni e le cui ceneri venivano impiegate al posto del sale sulle strade ghiacciate o come fertilizzante. Orrore puro. Ciao
 
   
misteropagano
misteropagano il 31/01/22 alle 20:21 via WEB
appunto..
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 31/01/22 alle 20:33 via WEB
Ormai faccio fatica anche a guardare Schindler's list, per via della bambina col cappottino rosso. Figurati vedere migliaia di scarpette per bambini (e non so se esposizioni simili si trovano anche negli altri lager)
 
     
misteropagano
misteropagano il 31/01/22 alle 20:47 via WEB
; ricordo di aver visto un 'servizio fotografico', gli oggetti nelle teche una 'collezione' impressionante che riesce a dare in qualche modo il senso del 'numero' dei corpi scomparsi. Vedi anche i 2711 blocchi rettangolari di calcestruzzo del Memoriale dell'Olocausto di Berlino.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 01/02/22 alle 00:17 via WEB
Ed è solo una piccola parte degli oggetti lasciati dai deportati. Nel programma di Angela ho visto anche il Memoriale di Berlino, ma ammetto che mi ha fatto meno effetto, almeno visto in tv.
 
     
misteropagano
misteropagano il 05/02/22 alle 13:57 via WEB
Anche in questo ci vuole un buon occhio Jig, e nel mio caso ho avuto la fortuna di rifletterci grazie a quello di uno straordinario artista fotografo, e le sue foto in bianco e nero, così incisive da veder piangere i monoliti stessi; altro che tv Jig...^
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 05/02/22 alle 19:14 via WEB
A proposito di bianco e nero, a volte ho l'impressione di sentire di più l'orrore dei lager, guardando foto o filmati in bianco e nero che a colori. Eppure in entrambi i formati, quello che si vede dovrebbe impressionare comunque, pensando a quanto sia stato immensamente orribile quanto è successo nei campi, l'ideologia che li ha prodotti e l'indifferenza, se non il colpevole silenzio, delle popolazioni che vivevano sotto quei regimi. Ciao
 
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