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Le grandi inchieste di Ecchime

Post n°2759 pubblicato il 05 Luglio 2021 da jigendaisuke

Per chi vuole andare sul Gargano, ci sono 3 alternative:

Statale o Autostrada adriatica, uscendo a Lesina o
San Severo.

Treno delle Ferrovie del Gargano da Foggia e San Severo


Oppure percorrere la SS 272, da San Severo, per San
Giovanni Rodondo e Monte Sant'Angelo, la medievale
Via Sacra Longobardorum.

Oppure da Foggia sulla SS 89, o in treno fino a
Manfredonia, e percorrere la costiera che segue la costa
sud del promontorio, fino a Vieste.

Manfredonia è, quindi, una delle porte del Gargano.

Vediamo un breve documentario RAI del 1958

E oggi, com'è Manfredonia, dopo la chiusura del
petrolchimico?
Ce lo spiega il vescovo di Manfredonia, Francesco
Moscone

E mentre gli attentati dinamitardi scandiscono
il tempo a Foggia, l'elettore foggiano medio
se la prende con gli immigrati, che sfrutta nei
campi, e s'indigna con chi infanga la provincia,
invece di parlare solo delle bellezze paesaggistiche
(nascoste da palazzine abusive e rumenta, che
arriva dal casertano).
Siccome sono legatissimo a quella zona, certi
comportamenti mi rodono un tantino.

 
Rispondi al commento:
alberto.gambineri
alberto.gambineri il 05/07/21 alle 15:04 via WEB
confesso di essere molto poco ferrato sulle questioni oggetto del tuo post; le mie visite in quell’area risalgono ormai a molti anni fa, ma non è difficile immaginare che tutto quanto sia, nel frattempo, peggiorato (come dovunque, del resto…); gli stessi pugliesi considerano il foggiano come la zona più malfamata della regione (ha tolto lo scettro alla stessa Bari…) e le cronache quotidiane sembrano avvalorare questo giudizio; io, che adoravo la murgia per quel territorio ondulato spazzato dal vento bollente d’estate e quelle distese di grano a perdita d’occhio punteggiate di rare case bianche, m’intristisco alla vista di decine di pale eoliche deturpare il paesaggio (…e finisco col trovarmi d’accordo perfino con Sgarbi); che vuoi che ti dica? Questo paese va rifondato, di sana pianta! Non esiste nulla che vada bene e che funzioni, a parte il tam-tam propagandistico della politica (stamani ho fatto 2 ore di coda fuori degli uffici del comune per rinnovare la carta d’identità…); siamo arrivati al punto di doverci finanche vergognare per mangiare pomodori sporchi di sudore di mani nere confinate in bidonville lasciate nell’incuria delle istituzioni e nell’oblio dei benpensanti
 
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