MARMOTTA

L'ESAME DI MATURITÀ

Ormai gli esami di maturità sono vicini, e anche i telegiornali e varie trasmissioni televisive d'intrattenimento dedicano ampio spazio all'argomento intervistando quegli studenti che tra poche settimane dovranno ottenere la licenza superiore.
La domanda più frequente? Quali trucchi adopererai per superare l'esame?
Di seguito riporto una serie di risposte date dai maturandi:

- Chiedo a mio zio cacciatore di marmotte di prestarmi la sua cartucciera, che poi provvederò a riempiere di foglietti strettamente arrotolati sui quali sono riportati in carattere Times New Roman 0,5 una serie di temi "probabili".

- Mi tatuo con l'hennè su tutto il corpo le formule che mi servono per l'esame di matematica.

- Frego a mia nonna l'apparecchio acustico, lo faccio modificare dal mio amico Beppe (noto hacker di Barletta) e lo converto in ricetrasmittente per poter comunicare con l'esterno e ricevere le soluzioni ai quesiti.

- Mi porto dietro due cellulari, uno lo consegno e l'altro lo occulto sapientemente nelle mutande per poterlo usare quando mi reco in bagno. E se vibra tanto meglio

- Corrompo tutta la commissione esaminatrice regalando ai prof un prosciutto a testa. [questa di solito è la tecnica usata dai figli dei salumieri NdFay]

- Mi faccio iniettare dalla CIA un siero sperimentale che mi consentirà di diventare telepate e, come effetto collaterale, di defecare come i pesci rossi che si vedono negli acquari dei ristoranti cinesi.

- Mi imbottisco il reggiseno di appunti [questa è valida anche per la prova orale, secondo me].

- Cerco di muovere i docenti a compassione raccontando loro la storia strappalacrime della mia famiglia, deportata a Milano per sfuggire agli attacchi di blatte giganti che si sono formate a Napoli per via dei cumuli di spazzatura non rimossi.

Alla luce di tutto ciò, è pressoché ovvio che nella mia nebbiosa mente di marmotta si profili l'annoso dilemma esistenziale: