MARMOTTA

Stamattina ero molto allegra in quanto da lì a breve mi sarei vista con le mie amiche bionde C. & R. e avrei passato una bellissima giornata a cicalecciare. Ecco, questo progetto a Mamma Marmotta non dev'essere garbato molto, poiché proprio mentre stavo inforcando la porta di casa, ha cominciato a fissarmi con un mezzo sorriso. Io, sorridendole a mia volta, le ho chiesto se avesse da dirmi qualcosa.

Ci metto qualche secondo per riavermi dallo stupore. Ma come, mamma! Io sto uscendo di casa per fare finalmente una passeggiata e tu mi sotterri il morale in questo modo? Pur sapendo che sono a dieta, pur sapendo quanto soffro nel non affogare i miei crucci in una vaschetta formato famiglia di gelato al pistacchio meringato?
Hai davanti a te tua figlia, una ragazza carina, ironica, fantasiosa, colta, che qualche mese fa è stata pure eletta Blog del Giorno (con un titolo del catz messo a caso da Libero, ma vabbè...) e tu ti preoccupi soltanto di verificare la grandezza del suo sedere!?
Mamma, non ti capisco. Lascia che io ti dica che hai proprio uno strano modo per spronarmi Così mi mortifichi, mi umili, mi ferisci. Ma secondo te mi ami.

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Oggi pomeriggio mi sono persa in giro per la città. Stavo cercando un negozio e mi sono resa conto di essermi trovata in una parte di Napoli mai vista prima dal quale non sapevo come uscire. Era pure un posto desolato e pericoloso, un vero luogo di perdizione (evvabbè, mò non esageriamo, a Fuorigrotta stavo!) Me la sono anche un po' fatta addosso, se devo dire la verità e quando la sera sono tornata a casa ho detto a Mamma Marmotta che se oggi mi fosse successo qualcosa, lei forse avrebbe avuto per tutta la vita il rimorso di avermi detto come ultima cosa che il mio sedere era enorme! Lei mi ha risposto:

È stato allora che mi si è profilata davanti agli occhi la realtà: Mamma Marmotta è una STRONZA! E della peggior specie che esista!