MARMOTTA

La mia insegnante delle elementari era una donna estremamente pragmatica.
Qualunque occasione per lei era buona per poterci insegnare qualcosa, inclusa, come è ovvio, la festività del Carnevale.
Ogni anno a metà gennaio lei esordiva felice "Bambini, quest'anno a Carnevale festeggeremo con una bella recita: contenti?" E noi a rispondere siiiiiiiiiiiì. Peccato che la recita alla fine si dimostrasse essere nientemeno che una ricerca con tanto di riassunti, temi e interrogazioni accluse.

Nel lontano 1988, la maestra decise che, visto che il nostro era un paesino che dipendeva essenzialmente dalle risorse del mare, avremmo studiato l'ambiente marino, l'inquinamento e che ci saremmo vestiti da abitanti del mare. Io già mi aspettavo un lussureggiante abito da sirena, ma visto che la maestra, oltre ad essere pragmatica, era anche molto democratica, per non deludere nessuna di noi bambine, ci fece vestire TUTTE da acqua di mare. Che è sostanzialmente un costume del cazzo, ma che se non altro ci risparmiò l'umiliazione che venne inflitta ai nostri compagni maschi che furono abbigliati da:

- riccio di mare
- calamaro morto
- cozza portatrice di vibrione
- medusa (notate l'ombrello, vi prego, è troppo bello!)
- piovra (con tanto di Kalashnikov finto: chi capisce questa è geniale!)
- seppia assassina
- più la bidella che, vestita da sirena, sembrava più un transessuale uscito direttamente dalla miglior clinica di Casablanca.

Under the sea
Under the sea
Darling it's better
Down where it's wetter
Take it from me
Up on the shore they work all day
Out in the sun they slave away
While we devotin'
Full time to floatin'
Under the sea