MARMOTTA

Lo scorso giovedì la ventiquattrenne figlia della mia vicina di casa si è sposata in comune. Matrimonio "riparatore" a una gravidanza che è ormai al 4° mese. Questa mattina, mentre ero intenta a lavare la Pequod, ho visto la sposina passare dal vialetto che separa le nostre due abitazioni e ne ho approfittato per porgerle i miei auguri per le nozze e le mie felicitazioni per il bambino.
Non che io e questa ragazza avessimo mai parlato molto, lei frequentava posti e persone assai lontani dal mio giro, ma una parola di rallegramento mi sembrava opportuna. Ecco, col senno di poi mi rendo conto che sarebbe stato molto meglio
se, invece di rivolgerle la parola, avessi infilato la testa nel
secchio di acqua e sapone.

In breve, mi ha detto di non essere affatto felice. Tanto per cominciare, dopo aver passato un'intera vita a saltare la cena e a spaccarsi in palestra per poter entrare nella taglia 40, in soli 4 mesi ha messo su 15 chili.  Evvabbè, si sa che in gravidanza gli ormoni impazziscono.
Nonostante avesse sempre sognato un matrimonio in chiesa, con abito bianco, megaricevimento e bomboniere Thun, la madre la ha obbligata a fare una cosa rapida e indolore in Comune, in tailleur e senza nemmeno un invitato.
A due ore dal rito civile ha scoperto, dopo 8 anni di relazione più o meno continuata, che il fidanzato non voleva sposarsi e che lo faceva solo per evitare che il di lei padre gli piegasse le ginocchia al contrario.
E, dulcis in fundo, ha ammesso di non avere nessunissima voglia di avere un bambino.
Ed è stato in quel momento che ho fatto la domanda sbagliata "Scusa, ma allora perché ti sei fatta mettere incinta?"
La risposta mi è piovuta addosso come un'incudine di tungsteno e molibdeno da 16 tonnellate...

Lì per lì non ho capito. Che fine avrei fatto, scusa?
Poi ho pensato al fatto che ho 4 anni più di lei e che vivo ancora coi miei. E che non mi sposerò prima di un altro lustro. E che (volontariamente) non avrò mai figli. E mi è venuto da pensare che in fondo, se le avessi spaccato il setto nasale e poi la avessi appesa legata a testa in giù alla grondaia, qualunque giudice mi avrebbe concesso le attenuanti!

Riflettendoci, effettivamente l'età cosiddetta "da marito" io l'ho superata da un po'. Tra un paio di anni cambierò la cifra decimale e avrò la stessa età che aveva Carrie nel primo episodio di Sex & the City.  La nomenclatura per definirmi non potrà più essere il rassicurante single, ma per forza di cose si assesterà su un molto più brutale zitella! Cacchio, la mia vicina di casa ha ragione! Devo trovare una tattica per sposare il Colui al più presto o diventerò una newyorkese mangiauomini che indossa scarpe da urlo!

Però non mi va di farmi ingravidare.  Cacchio, ho già la gatta a carico, ci manca solo un bambino! Inoltre a un bambino mica posso far usare la lettiera. (A meno che...)
Potrei farlo ubriacare fino al midollo, che tanto al Colui bastano 2 bicchierini di Amaretto di Saronno, e approfittare di un momento di scarsa lucidità. Ma poi quando gli passa la sbornia che gli racconto? E poi se dovesse chiedere il divorzio attualmente dovrei essere io a passare gli alimenti a lui e francamente quelle quattro lire che ho tanto faticosamente accumulato sul libretto postale me le vorrei tenere.
Altrimenti potrei proporgli un patto : lui mi sposa e io gli tengo pulita casa, gli lavo e gli stiro i vestiti, cucino, mi smazzo i figli e .... ehi!!! Sento che in questo ragionamento c'è qualcosa che non va!

Tutto sommato, credo che la fine che io sto facendo non faccia poi tanto schifo rispetto a quella della mia vicina. E prometto che, gravidanza o no, la prossima volta che la scorgo nel vialetto fingo di non vederla e le butto addosso tutto il secchio d'acqua saponata!