MARMOTTA

Quattro anni fa, sul divanetto che fa angolo tra la sezione "Libri di cucina etnica" e quella di "Libri non laici per bambini", è cominciata la storia tra me e il Colui.
Tre anni fa, invece, sul marmo scheggiato della Cappella Pappacoda, la mia relatrice mi proclamò (col quasi massimo dei voti) dottoressa in Studi Comparatistici, ed ebbe così inizio la mia brillante carriera di laureata disoccupata e sfruttata.
Mai avrei pensato di poter festeggiare entrambe le cose con la stessa gioia.

Oggi il Colui mi ha regalato una cornice  "così finalmente ci appendi la pergamena, magari al posto di quell'orribile calendario coi TIR che ti hanno dato alla Fratelli Zecconi snc (è una lunga storia... )"
Onestamente non sono mai stata impaziente di appendere la mia pergamena di laurea. Manca la lode, e per me questa non è altro che l'ennesima affermazione della mia mediocrità.  Non riesco ad essere fiera dei risultati raggiunti, perché nelle cose che faccio io metto sempre tutta me stessa. E penso che se non riesco a raggiungere il massimo significa che non sono poi questo granché. Ma il Colui dopo tanto tempo ha imparato a prendermi...

Al centro della cornice, dietro alla pergamena, vi è appesa una lettera d'amore. Che recita:


Dolcissimo Amore mio,

oggi non voglio solo festeggiare noi e la nostra storia: voglio soprattutto festeggiare te.

Festeggiare il tuo amore, la tua passione la tua dedizione.
Festeggiare te che sei intelligente e capace.
Mi sono innamorato di una persona straordinaria che mi fa venire voglia di essere migliore per essere in grado di restituire almeno un po' di tutto quello che ricevo.

Vorrei che tu ti volessi bene quanto io te ne voglio.
Devi essere felice di quello che sei. Devi amarti!

Come io amo te.


E io per oggi non gli ho fatto altro che del sushi!


CANZONE DEL GIORNO: Michael Jackson - The way you make me feel