MARMOTTA

Oggi ho quasi ucciso la segretaria dell'ortopedico curante di Babbo Marmotto. Ci è mancato davvero tanto così perché non le saltassi al collo e la atterrassi in perfetto stile Uomo Tigre che_si_batte_con_furore. Tutto questo davanti ad almeno una decina di altri pazienti che fino ad allora erano rimasti stupiti dalla flemma che avevo mantenuto.

In pratica, quando Babbo Marmotto ha chiamato per fissare la visita (tra l'altro visita A PAGAMENTO e non ambulatoriale come la maggior parte delle altre) la segretaria si è misteriosamente dimenticata di annotare l'appuntamento sull'agenda del medico. Cose che succedono. Errare è umano.
Quello che NON È umano ma che invece è profondamente DISumano è che tu, per evitare di ammettere di aver sbagliato, accusi un cliente, anzi, un paziente, quindi una persona malata e sofferente, in ordine di:

- non aver mai telefonato (e questo è falsissimo perché a prendere la chiamata fu l'ortopedico che poi ti passò la telefonata sulla tua linea e lui SI RICORDA di mio padre), e di star cercando di farsi visitare con un trucco;

- aver chiesto la visita ma di non aver mai "confermato" l'appuntamento. E certo, perché non basta dire "alle 16:45 lunedì 27 ottobre allo studio del Cardarelli", no! La prenotazione non è valida fino a quando non dici anche "La accendiamo";

- non essere stato chiaro perché "il signore, lo vede anche lei, non parla tanto bene..."

Ed è stato in quel momento che non ci ho visto più.
Babbo Marmotto non è certo un fisico nucleare e mi sento di escludere che possa ricevere un premio letterario. Ma Babbo Marmotto non è uno stupido. E non è nemmeno un idiota ignorante che non è in grado di prendersi un appuntamento dal medico. Babbo Marmotto è una persona malata che soffre della sua condizione di infermità, e non tanto per il dolore fisico che prova, quanto perché pensa di essere di peso a me e a Mamma Marmotta. E perché non è in condizione di accudire Nonna Fayaway durante i suoi ultimi giorni di vita.

E tu, dannatissima stronza (perché SE-I U-NA S-T-R-O-N-Z-A! e nessun altra parola riuscirà a descriverti meglio) non solo eviti accuratamente di scusarti con lui ammettendo il tuo errore che ci ha fatto aspettare per più di un'ora in una sala d'attesa fredda e senza sedie, e non solo cerchi di scaricare la colpa su di lui ridicolizzandolo di fronte al suo medico il quale già sovente lo vede in condizioni non proprio decenti, ma addirittura hai il coraggio di arrabbiarti con noi perché ti stiamo facendo fare una figuraccia davanti al tuo datore di lavoro? Hai il barbaro coraggio di tenerci il muso? Di fare l'offesa?

Ti odio. Ti odio! Ti odio come ho odiato pochissime persone nella mia vita!