MARMOTTA

CONVINZIONI ALIMENTARI

Una serie di convinzioni - più o meno arbitrarie - sul cibo. Questa sì che è paranoia!

• Il tartufo, quel prezioso fungo che i gourmet comprano all'asta sfoderando dalla saccoccia mazzettate di banconote da 100 euro, non è altro che cacca di cavallo fossilizzata;
  
• La cosa che dà veramente sapore ai cibi è il glutine! Altrimenti non si spiega perché gli alimenti che ne sono privi abbiano lo stesso sapore del polistirolo espanso;
  
• Il cioccolato non fa ingrassare e non crea dipendenza! Sono le sostanze che ci aggiungono ad essere dannose;
  
• Le donne dell'antichità erano tutte magre perché durante la sindrome premestruale non potevano ingozzarsi di Pringles (sapete, la scoperta dell'America...);
  
• I croccantini che mangia il mio gatto sanno dannatamente di origano, però nella lista degli ingredienti non ve ne è traccia...
  
• Le lenticchie cotte emanano un odore nauseabondo che ho sentito uguale solo negli stretti cubicoli di Napoli Sotterranea, accanto al fosso dei teschi;
  
• Gli unici pesci il cui odore non ricordi i sottopassaggi della metropolitana e la cui consistenza non sia drammaticamente gelatinosa sono il tonno, il salmone e le aringhe sott'olio dell'IKEA: per tutti gli altri il WWF può stare tranquillo, non li tocco manco morta!
  
• Dio ha creato i salatini da cocktail solo per punire un po' di più le donne con cellulite e ritenzione idrica;
  
• Una dieta equilibrata comprende almeno un panzarotto ripieno ogni tre giorni;
  
• È un sacrilegio che la Mulino Bianco abbia ritirato dal commercio alcune delle merendine più buone del XXimo secolo, tra cui i Soldini e le tortine con pasta di mandorle piene di granella in cima (non ricordo il nome);
• Il cibo cinese e giapponese perde gran parte del suo sapore quando si mangia con forchetta e coltello: imparate a maneggiare le bacchette!
  
• Qualunque cosa diventa commestibile se pucciata in pastella e poi fritta! Anche il tartufo!!