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Angelo: Vendetta o Amore?

Buonasera miei cari amici, lo so è tardi...lo so è lungo....se avete la pazienza di leggere sarebbe dono gradito.

Mettetevi comodi...

Scena precedente:

La situazione per l’ennesima volta si era ribaltata.

Tommy era riverso per terra, ferito dalla lama ed i suoi genitori, disgraziatamente in preda al panico ed alle preoccupazioni per ragionevolezza permessa.

Chiesero alla giovane donna di rincorrerli, e salvare la piccola bambina, sacrificatasi per il fratello.

Certo, non era facile gestire questa circostanza in quanto bisognava considerare il fatto se salvare Tommy o rincorrere i malvagi, chissà cosa sarebbe stato giusto fare miei cari amici?

Il nostro giovane prontamente considerò il momento propizio, e portare Tommy in un luogo di cura per tentare di salvarlo era solo una gran possibilità da non sottovalutare.

Purtroppo in questo paesino non vi erano molte strutture adeguate e questa era una speranza affiorata, come l’angoscia dipinta sui volti dei nostri viaggiatori.

Angelo, che pur potendo reagire, si era fermato volutamente offrendo inconsapevolmente la condizione, ed il rapimento della piccola Ilaria.

Indubbiamente si sentiva in colpa per tutto ciò che era accaduto, e chiese a se stesso più volte, cosa sarebbe accaduto se realmente lo avesse ucciso, compiendo un gesto contro la natura umana.

Intanto la giovane donna guidava all’impazzata verso la salvezza, e la madre stringeva fra le braccia amorevolmente Tommy, mentre il sangue continuava ad uscire a fiotti.

Incurante del freddo Angelo si sfilò la camicia per poter tamponare la ferita premendo con una leggera pressione.

Il padre succube degli avvenimenti accaduti, appoggiava il suo capo fra le proprie mani percependo un gran senso d’impotenza; forse a tutto ciò avrebbe potuto porre rimedio già nella baita sottomettendosi al volere causato dell’avidità altrui.

Il nostro fanciullo,grande accompagnatore di questo percorso di vita, pose delicatamente la mano sulla spalla del genitore e sussurrò con un alito di fiato un piccolo pensiero.

-“ Non abbandonare la speranza, essa è il preludio dell’eterna felicità, vedrai che nulla accadrà”

Il padre sorrise e guardò il cielo, come se volesse implorare la forza dell’immenso, per non lasciarsi scoraggiare e cedere alla disperazione.

Finalmente dopo qualche ora Tommy fu soccorso e portato in una sala per nutrirlo della sua perdita sanguigna mentre il medico chiedeva cosa fosse accaduto.

Spiegato l’avvenimento in modo confuso da tutti i presenti, suggerì di avvisare le autorità per poi tentare di trovare in un secondo momento Ilaria: sebbene l’unica sede fosse dislocata in una vallata poco distante.

Ed infine, per quanto riguardava Tommy, l’unica cosa era affidarsi alla forza ed alla sua volontà di vita che più gli apparteneva.

Oramai la sera volgeva al suo termine e ben poco si poteva fare, quindi fu data ospitalità a tutti i membri, nell’attesa del sorgere.

Angelo uscì fuori per restare solo, in lui accresceva inesorabilmente il senso di colpa. Normale il porsi quesiti che in quel momento si annidavano nella sua anima.

Nel suo volto traspariva rabbia, e rivolgendosi all’ignoto potente malvagio disse:

-” cosa vuoi da me? Cosa volevi che facessi?”

Non ottenendo alcun segno ribadì a voce alta:

-“ Allora così sia!”

Con lo sguardo rivolto verso l'oscurità, alzò le braccia verso il

cielo in gesto di rassegnazione, e la collera sfortunatamente s’impadronì di lui.

Con enfasi fece rientro per chiedere l’auto alla giovane donna, con lo scopo di poter dar inizio alla ricerca di Ilaria. Contrariamente al parere della stessa, che lo pregava di attendere il levarsi del sole, Angelo insisteva con una certa determinazione.

Probabilmente, la forza del giovane era così imponente nel proferire tali parole, che la fece cedere al suo volere, in quanto nell’udire la sua voce carpì la mancanza di arroganza.

Salutarono i genitori, pregandoli di tacere alle autorità sulla loro fuga notturna, nel contempo il padre guardò gli occhi di Angelo ed espresse soltanto il desiderio di riaverla viva e di non sfidare la sorte vile.

Il giovane annuì serenamente, e rivolgendosi in seguito al fanciullo gli chiese di restare con loro e di vegliare Tommy.

I due temerari si avviarono sulle tracce dei centauri, nonostante fosse buio Angelo cercava di seguire l’intuito. Era spinto da una forza interiore inspiegabile, lo perseguiva silenziosamente, proprio com’era a conoscenza che l’osservare l’oscuro significava scorgere ciò che spesso gli altri non vedono. Era la sua guida migliore attraverso la quale gli occhi della propria percezione concedono ampie vedute dell’oltre.

Tuttavia andare al di là in ogni caso, avrebbe favorito il ritrovamento e di questo ne era certo!

Considerando poi che, la cieca obbedienza è un pensiero lodevole se fluttua nelle piccole certezze piuttosto che nella gran bugia e cedervi può rendere una ricerca continua del sé mutevole ed ingannevole.

Vorrei puntare i riflettori sulla scena successiva, dando un senso immenso ad alcune sfumature iniziali della puntata precedente.

Vediamo un po’…ah sì ecco!

Tutta ad un tratto si udì un rumore sordo ed il veicolo prese a sbandare tanto che, Angelo cercava disperatamente di dare aiuto alla giovane donna nel mantenere la guida del volante. Dopo diversi tentativi  l’auto si arrestò ed i giovani si fermarono ad un centimetro da un robusto albero.

Scampato il pericolo dall’impatto, lestamente Angelo scese dall’auto per controllare il danno subito.

Nulla era fortunatamente accaduto, solo una semplice foratura che aveva arrestato la corsa.

Ma perché quest’arresto? Cosa significava?

Chi vede nell’oltre a volte è maledetto! è condannato senza rendersi conto dal male,e viene trascinato nel suo abisso più oscuro!

Nulla è più impavido se non l’atto della vendetta stessa.

Forse Angelo in cuor suo sapeva che la giustizia non era divina ma terrena! Un male che ti pervade non ha tempo sorge inesorabile nell’attesa di una perfida rivalsa.

Il suo ambito desiderio era riportare Ilaria a casa e far giustizia da sé!

Sapeva che per un’eterna redenzione significava che qualsiasi sorta di sacrificio era dettato da in ogni suo gesto, pur sempre legato alla promessa fatta al padre! 

Ad onor del merito, Angelo avrebbe sempre mantenuto la stessa, e l’ira nei suoi occhi traspariva, nessuno mai poteva toccare la sua appartenenza e ciò lo avrebbe condotto in sentieri oscuri e compiere atti riprovevoli. Indubbiamente l’ingiustizia lo aveva reso privo d’animo contagiando la sua purezza.

Il suo era considerato un fallimento? Sì miei cari amici!

Chi non ha il coraggio di servire il sé compie una grande prevaricazione, si sente smarrito, impotente e fallito e chiede  sempre in silenzio una luce che possa disegnare un cammino nel segno dei tempi.

Non temendo, il profumo del bene che talvolta spalanca la porta del diavolo e inganna l’attaccare favorendone il suo fuggire. Tutti coloro preda dell’ostentato, sono coperti dai brandi e si riducono nel cedere ad una morte. La povertà si annida nella meschinità ed incitare Angelo a commettere l’orribile peccato per una splendida ragione, lo rendeva antagonista di se stesso, quali furono le ragioni a spingerlo a tal atto era indubbiamente un errore al non riflettere.

Quasi certamente per il nostro Angelo il non badar donava la possibilità a superare gli ostacoli ed il dispiacersi rendeva grazia all’omertà interiore tramutandola in una conquista e rafforzando la sua determinazione a non smettere mai di lottare, per quanto potesse esser stato ferito in passato lui sapeva che nel suo giusto spirito n’avrebbe trovato la forza.

Le vicende accadute mettevano a dura prova la lealtà del bene.

Hops dimenticavo….per i miei cari amici ora è giunta l’ora di  pensare al cuore di Angelo.

Un attimo che sposto i riflettori eh?! Ecco qui la scena, guardate attentamente: Sss silenzio!

Nel rialzarsi la luna rifletteva una luce magica sul viso della giovane donna ed i contorni del suo viso evidenziati da un incantesimo straordinario.

Quegli occhi scuri al contrario apparvero pieni di luce riflessa illuminati al seguir del dì da scintille seducenti.

Angelo affascinato dalla sua bellezza, pose con delicatezza la mano fra i capelli, tremante al suo sfiorar non conobbe mai tal emozione. Pervaso da un gran torpore si abbandonò al suo desiderio.

Chi non paventa l’amore, fa enormi cammini vuoti nella vita, solo chi si allontana da essa, lascia una sortilegio che sconfina nei suoi meandri e nella perdizione, se il sentimento prevale si è dominati  da grandi ambizioni e ne risalta la loro bellezza.

Forse il loro presentarsi era quasi dimenticato, se pur avvolti da quest’affascinante ed inattesa circostanza al quanto incantevole, probabilmente le parole potevano essere considerate inutili.

-“io sono Angelo”

-“Io Stefania”

Angelo si avvicinò al viso, scrutava con delicatezza il suo sguardo, se pur impaurito da ciò che udiva nel suo cuore, un crescere di battiti, le tempie battere, le mani tremare…

Un susseguirsi d’emozioni, pervasero i loro corpi, la luna cattura ammalia, incanta e strega. Ti fa raggiungere istanti che arrivano oltre ogni ardire, e toccano il cuore.

I pensieri spaziano nell’immenso in luoghi liberi, e solo nell’unicità dell’onda della passione il corpo si concede, l’anima vaga nell’universo ed accarezza le costellazioni.

Le loro labbra per un istante si sfiorarono, per poi farsi coinvolgere dal desiderio e di appagare l’istante che fu rubato dal fato contrario.

Un bacio è promessa né cattura la dolcezza, abbraccia  la notte,  si abbandona nel domani e si disperde nel mare dell’ incanto. Quel mare che sussurra i pensieri senza render condizionato l’essere volge il suo sorriso all’universo e sorridere al primo raggio d’amore domina l’amore.

Ciò che accadrà in seguito non lo so….Abbiamo visto Angelo pronto alla vendetta, e credo che si farà giustizia da solo, ma anche un Angelo ben innamorato.

Questa volta non vi pongo domande,sarete voi a trovare le vostre risposte.

Quando sarà la prossima puntata? Chiedetelo al mio cuore.

Grazie infinite.

Serenella...continua a sognare