Linfoma non-Hodgkin indolente associato a infezione di HCV: l’eradicazione del virus produce risultati rilevanti
Nuova terapia antivirale per i pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente e infezione da HCV
La ricerca coordinata dall’Ematologia del San Matteo di Pavia: « Il 45% dei pazienti, in seguito all’eradicazione del virus, ha ottenuto anche una risposta a livello del linfoma, nel 20% dei casi in maniera completa »
Nuovi regimi di terapia antivirale senza Interferone ( farmaci ad azione antivirale diretta ) come terapia di prima linea nei pazienti affetti da linfomi non-Hodgkin indolente e infezione attiva da virus dell’epatite C ( HCV ).
Lo studio, chiamato FIL_BArT, è stato coordinato da Luca Arcaini, direttore dell’Unità di Ematologia del Policlinico San Matteo e docente ordinario dell’Università di Pavia.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Journal of Clinical Oncology, la più importante rivista di oncologia a livello internazionale.
Tra il 2016 e il 2019 sono stati coinvolti complessivamente 40 pazienti in 13 Centri della Fondazione Italiana Linfomi, la maggior parte dei quali era affetta da linfoma della zona marginale.
I pazienti sono stati trattati esclusivamente con i nuovi farmaci ad azione antivirale diretta contro il virus dell’epatite C. L’infezione virale è stata definitivamente eradicata nella totalità dei pazienti, senza eventi avversi significativi.
L’aspetto più rilevante dello studio è stata la dimostrazione che il 45% dei pazienti, in seguito all’eradicazione del virus, ha ottenuto anche una risposta a livello del linfoma, nel 20% dei casi in maniera completa, e che queste risposte si mantengono a lungo nel tempo, nel 90% dei casi per oltre 3 anni.
Lo studio ha dimostrato l’importanza di eliminare tempestivamente, con i nuovi farmaci antivirali, il virus dell’epatite C nei pazienti con linfoma indolente, dal momento che il linfoma può andare incontro a regressione una volta eliminata l’infezione virale.
Questi dati sono il frutto di una linea di ricerca attiva da molti anni nell’ambito dei linfomi correlati ad infezioni, che è stata condotta in stretta collaborazione con Marco Paulli dell’Anatomia Patologica e con Raffaele Bruno delle Malattie Infettive, e costituiscono la prima conferma in uno studio prospettico dell’efficacia dei nuovi farmaci ad azione antivirale diretta nei pazienti affetti da linfoma indolente associato a virus dell’epatite C, oltre che nell’eradicazione dell’infezione virale, soprattutto, nell’indurre una risposta duratura a livello del linfoma in una percentuale rilevante di pazienti.
Fonte: Policlinico San Matteo di Pavia, 2022
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