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Vidoza

Novità nel trattamento della leucemia mieloide acuta …

Melanoma metastatico

Melanoma metastatico: i trattamenti innovativi, come …

Cancro al polmone non-a …

Cancro al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso …

Tumore del cervelletto

Tumore del cervelletto: nuova speranza per la cura del …

Dubbi sulla efficacia e sulla

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Carcinoma del rene, fumo e

Carcinoma del rene, fumo e ipertensione fattori di rischio …

Nubeqa nel trattamento del cancro alla prostata resistente alla castrazione non-metastatico ad alto rischio

Darolutamide ( Nubeqa ) è un inibitore orale del recettore per gli androgeni che trova indicazione nel trattamento del cancro alla prostata resistente alla castrazione non-metastatico ( nmCRPC ) ad al …


 

Il trattamento adiuvante con Nivolumab nel carcinoma uroteliale muscolo-invasivo ad alto rischio ha prodotto miglioramento della sopravvivenza libera da malattia

Dallo studio di fase 3 CheckMate -274 è emerso un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) con Nivolumab ( Opdivo ) nel trattamento adiuvante di tutti i pazienti rand …


 

Inrebic riduce il volume della milza e il carico dei sintomi nei pazienti con mielofibrosi, in caso di fallimento di Ruxolitinib, intolleranza a Ruxolitinib o naïve agli inibitori JAK

Fedratinib ( Inrebic ) è stato approvato per il trattamento della splenomegalia correlata alla malattia di base o dei sintomi nei pazienti adulti con mielofibrosi primaria, mielofibrosi post-policitem …


 

Keytruda, una terapia anti-PD-1, per i pazienti con carcinoma del colon-retto metastatico con alta instabilità dei microsatelliti

La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Keytruda ( Pembrolizumab ), un anticorpo anti-PD-1, come monoterapia per il trattamento di prima linea dei pazienti adulti con cancro colorettale metastatico …


 

Enhertu, un coniugato anticorpo – farmaco per i tumori HER2+

Enhertu ( Trastuzumab deruxtecan) è un anticorpo-coniugato ( ADC ) specifico per il recettore HER2. Gli ADC sono medicinali antineoplastici mirati che forniscono un agente citotossico ( carico cit …


 

Terapia CAR-T: efficacia di Ciltacabtagene autoleucel nel mieloma multiplo recidivato o refrattario

I risultati a lungo termine di Ciltacabtagene autoleucel ( Cilta-cel ), terapia sperimentale a base di linfociti T che esprimono un recettore chimerico per l’antigene ( CAR-T ) diretto verso BCMA ( an …


 

Editing del genoma applicato alla talassemia: il primo paziente italiano trattato al Bambino Gesù di Roma

È stato sottoposto a editing del genoma per correggere la talassemia presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma il primo paziente italiano, un giovane adulto affetto da anemia mediterranea. …


 

Bronchiectasia: trattamento con Brensocatib, un inibitore DPP1

I dati della sperimentazione di Brensocatib per il trattamento della bronchiectasia hanno fornito indicazioni incoraggianti. Lo studio in fase 2, WILLOW, pubblicato su The New England Journal of Me …


 

Sindromi mielodisplastiche ad alto rischio: Pevonedistat, un inibitore NEDD8, associato all’ipometilante Azacitidina

L’aggiunta di Pevonedistat, un inibitore selettivo NEDD8, all’Azacitidina ( Vidaza ) è in grado di migliorare la sopravvivenza libera da eventi ( EFS ), di aumentare i tassi di risposta completa ( ORR …


 

Leucemia linfatica cronica: Ibrutinib più Rituximab come trattamento non-chemioterapico di prima linea

Ibrutinib ( Imbruvica ) in combinazione con Rituximab ( MabThera ) rappresenta un’importante nuova opzione mirata e non-chemioterapica per i pazienti con leucemia linfatica cronica. Per le persone ch …


 

Gavreto per il trattamento del tumore della tiroide con mutazione in RET o positivo alla fusione RET, in fase avanzata o metastatica: approvazione negli Stati Uniti

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Gavreto ( Pralsetinib ) per il trattamento dei pazienti adulti e in età pediatrica ( a partire da 12 anni ) c …


 

Avapritinib per il trattamento dei tumori stromali gastrointestinali con mutazione PDGFRA D842V

Avapritinib ( Ayvakit ) trova indicazione nel trattamento dei pazienti adulti affetti da tumori stromali gastrointestinali ( GIST ), non-asportabili chirurgicamente o metastatici, in presenza della mu …


 

Linfoma a grandi cellule B: alto tasso di risposte e bassa tossicità con Lisocabtagene maraleucel – Studio TRANSCEND NHL 001

Il trattamento con Lisocabtagene maraleucel ( Liso-cel ), un prodotto a base di cellule CAR T autologhe con bersaglio l’antigene CD19, è associato a bassa incidenza di sindrome da rilascio di citochin …


 

Il 15% delle forme gravi di COVID-19 causato da anomalie genetiche e immunologiche

Due studi a livello internazionale, a cui hanno partecipato ricercatori dell’Istituto di genetica e biofisica A. Buzzati-Traverso del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli ( Cnr-Igb ) e pubblic …


 

Neurofibromatosi 1: efficacia e sicurezza di Selumetinib nel trattamento delle forme gravemente sintomatiche, inoperabili

Uno studio, coordinato dal Centro Malattie Rare dell’IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo di Trieste, e condotto in modalità compassionevole su 9 pazienti in arrivo da tutta Italia e dall’estero, ha …


 

Canagliflozin nella malattia renale diabetica nei pazienti con diabete di tipo 2

Sono state aggiornate le indicazioni di Invokana ( Canagliflozin ) sulla base delle evidenze emerse nello studio CREDENCE ( Canagliflozin and Renal Endpoints in Diabetes with Established Nephropathy …


 

Ruolo del gene TFEB, la cui azione viene bloccata dalla proteina mTOR e dalla folliculina, nella sindrome di Birt-Hogg-Dubé

E’ stato descritto il meccanismo responsabile di una rara malattia genetica che offre una chiave per la comprensione di un meccanismo che porta alla formazione di cisti e tumori a carico di particolar …


 

Artrite reumatoide moderata-grave: Upadacitinib più efficace di Abatacept

Upadacitinib ( Rinvoq ) è superiore ad Abatacept ( Orencia ) nel raggiungimento della remissione e del cambiamento di DAS28-CRP nei pazienti con artrite reumatoide refrattaria ai farmaci antireumatici …


 

Cancro al seno: l’obesità e il sovrappeso riducono l’efficacia della chemioterapia

Le donne con cancro al seno in sovrappeso o obese potrebbero trarre minore beneficio, rispetto alle donne normopeso, dal trattamento con Docetaxel, un chemioterapico. Queste le conclusioni di un gru …


 

Cancro del colon e del retto: la combinazione Cetuximab più Avelumab raddoppia la sopravvivenza nei pazienti non-responder

Lo studio CAVE mCRC, una sperimentazione clinica di fase II a singolo braccio di trattamento condotta in 8 Centri, e coordinata dall’Università della Campania Luigi Vanvitelli, ha dimostrato che la co …


 

Efficacia di Baricitinib, un farmaco in uso per l’artrite reumatoide, contro le forme gravi di COVID-19

Lo studio clinico ACTT-2 ( Adaptive Covid-19 Treatment Trial ), coordinato dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases ( NIAID ), ha confermato i buoni risultati derivanti dall’uso di Ba …


 

Cancro al polmone non-a-piccole cellule ALK-positivo: Ensartinib superiore a Crizotinib

Ensartinib, una terapia mirata di nuova generazione, è in grado di migliorare in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) nei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cel …


 

Demenza giovanile: la forma più comune è la variante amnesica della demenza di Alzheimer

La demenza non riguarda solo le persone di età superiore ai 65 anni. Un’indagine condotta da ricercatori dell’Università di Modena ( Unimore ) ha permesso di identificare nella popolazione fra i 30 …


 

Cancro all’ovaio: l’utilizzo del Pap test potrebbe permettere una diagnosi precoce

E’ possibile diagnosticare i tumori dell’ovaio in fase precoce attraverso l’impiego di nuove tecnologie di sequenziamento del Dna, facendo uso del PAP test, che consiste nel prelievo di cellule dal co …


 

Tecentriq nel trattamento del cancro al polmone a piccole cellule in stadio esteso e nel cancro alla mammella triplo-negativo

L’AIFA ( Agenzia Italiana del Farmaco ) ha approvato due nuove indicazioni per Atezolizumab ( Tecentriq ): in combinazione con Carboplatino ed Etoposide, per il trattamento di prima linea dei pazient …


 

OMS: Il farmaco antivirale Remdesivir inefficace nel trattamento del COVID-19

Il farmaco antivirale Remdesivir ( Veklury ) ha avuto scarso o nessun effetto nel trattamento dei pazienti ospedalizzati con COVID-19, secondo uno studio che non è stato ancora sottoposto a peer revie …


 

Confermati i benefici di Remdesivir per COVID-19: risultati finali dello studio ACCT-1

I risultati finali dello studio ACCT-1 ( Adaptive COVID-19 Treatment Trial ) hanno confermato che Remdesivir ( Veklury ) riduce i tempi di recupero nei pazienti ospedalizzati con COVID-19, sebbene i r …


 

Cancro al polmone non-a-piccole cellule con mutazione in EGFR: promettenti risultati della combinazione Amivantamab e Lazertinib

Sono stati presentati i risultati ad interim dello studio CHRYSALIS, che ha valutato Amivantamab, un anticorpo umano bispecifico per le mutazioni EGFR, in combinazione con Lazertinib, un inibitore tir …


 

Zanubrutinib nel linfoma della zona marginale e nel linfoma non-Hodgkin recidivato / refrattario

Il trattamento con l’inibitore BTK ( tirosin-chinasi di Bruton ) Zanubrutinib ( Brukinsa ) ha prodotto alti tassi di risposta in uno studio preliminare su 20 pazienti con linfoma della zona marginale. …


 

Studio SOLO-1: Olaparib riduce il rischio di progressione della malattia o la mortalità nelle pazienti con cancro all’ovaio e mutazione BRCA, in fase avanzata

I dati dello studio di fase III SOLO-1 hanno mostrato un vantaggio di sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) a lungo termine per Olaparib ( Lynparza ) versus placebo nel trattamento di mantenime …


 

Cemiplimab nel trattamento dei pazienti con carcinoma basocellulare localmente avanzato già trattati con inibitori di Hedgehog

L’anticorpo monclonale anti-PD-1 Cemiplimab ( Libtayo ) ha mostrato una promettente attività clinica nei pazienti con carcinoma basocellulare ( anche noto come basalioma ) localmente avanzato, in prog …


 

Cancro al seno HR+/HER2- con mutazione nel gene PIK3CA: Alpelisib associato a Fulvestrant ha migliorato la sopravvivenza globale

I risultati dell’analisi finale dello studio SOLAR-1 sulla sopravvivenza globale ( OS ), che ha valutato Alpelisib ( Piqray ) in combinazione con Fulvestrant ( Faslodex ), rispetto al solo Fulvestrant …


 

Cancro al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso, avanzato o metastatico: Sintilimab associato alla chemioterpia allunga la sopravvivenza senza progressione

L’analisi ad interim di ORIENT-11, uno studio di fase 3 randomizzato in doppio cieco, ha mostrato un aumento quasi doppio della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con l’aggiunta di Sintilima …


 

Studio ARAMIS: Darolutamide negli uomini con cancro alla prostata resistente alla castrazione non-metastatico ad alto rischio di sviluppare metastasi

I risultati completi di sopravvivenza globale ( OS ) dell’analisi finale prestabilita dello studio di fase III ARAMIS, relativo alla somministrazione di Darolutamide ( Nubeqa ) negli uomini con cancro …


 

Studio GEOMETRY mono-1 – Cancro al polmone: risposte complete e durature con Capmatinib, un inibitore di MET

Dallo studio di fase 2 GEOMETRY mono-1 è emerso che i pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) metastatico e portatori della mutazione dell’esone 14 di MET ( METex14 ) presenta …


 

Sindromi mielodisplastiche ad alto rischio: Pevonedistat, un inibitore selettivo dell’enzima attivante NEDD8, versus l’ipometilante Azacitidina

L’aggiunta di Pevonedistat, un inibitore selettivo dell’enzima attivante NEDD8, all’Azacitidina ( Vidaza ) migliora la sopravvivenza libera da eventi ( EFS ), aumenta i tassi di risposta completa e di …


 

Mieloma multiplo: Blenrep per il trattamento dei pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato o refrattario

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA, ha approvato con modalità accelerata Blenrep ( Belantamab mafodotin ) per i pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato o refrattario che hanno ricev …


 

La combinazione Opdivo e Yervoy nel trattamento del mesotelioma pleurico maligno inoperabile

L’European Medicines Agency ( EMA ) ha convalidato la domanda di variazione di tipo II per Opdivo ( Nivolumab ) in associazione a Yervoy ( Ipilimumab ) per il trattamento dei pazienti con mesotelioma …


 

I tumori alla mammella, alla prostata e al pancreas sono significativamente più frequenti negli uomini con mutazioni di BRCA2

Le mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 rappresentano un rilevante esempio di medicina di genere, pur essendo ereditate in ugual misura dai due sessi. Il loro ruolo nella suscettibilità alle forme eredita …


 

Rozlytrek per il trattamento dei pazienti con tumori solidi con fusione NTRK e nel cancro polmonare non-a-piccole cellule ROS1-positivo in fase avanzata

Rozlytrek ( Entrectinib ) è stato approvato dalla Commissione Europea nei pazienti con tumori solidi con positività alla fusione NTRK e nel cancro polmonare non-a-piccole cellule in stadio avanzato, R …


 

Terapia CAR-T: Tecartus per il linfoma a cellule mantellari

L’approvazione della Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA, di Tecartus ( Brexucabtagene autoleucel ) rappresenta un importante passo in avanti per il trattamento degli adulti con linfoma a cellu …


 

Difetti nel funzionamento dello spliceosoma, responsabili di più di 200 malattie tra cui 33 tipi di tumore

Uno studio dell’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche ( Cnr-Iom ) in collaborazione con Sissa ( Scuola internazionale superiore di studi avanzati ) fa luce sul funzion …


 

Mavrilimumab: il blocco di GM-CSF può rappresentare una strategia efficace e sicura per contrastare l’infezione da SARS-CoV-2

Uno studio condotto dall’Ospedale San Raffaele di Milano ha mostrato che l’anticorpo monoclonale Mavrilimumab riduce la mortalità e accelera il miglioramento del quadro clinico nei pazienti con infezi …


 

Sindrome genetica: Emapalumab spegne l’eccessiva risposta infiammatoria nella linfoistiocitosi emofagocitica primaria

La linfoistiocitosi emofagocitica primaria è una sindrome genetica estremamente rara ad esito infausto per coloro che non riescono ad arrivare in tempo al trapianto di cellule staminali emopoietiche. …


 

COVID-19: l’analisi di 59 nuovi genomi di SARS-CoV-2 ha mostrato che l’epidemia in Italia è ascrivibile al solo lignaggio virale B.1

Una ricerca, frutto di una collaborazione tra il Laboratorio di Malattie Infettive dell’Università Statale di Milano e più di 10 tra Centri Clinici e Università del Centro e Nord Italia, tra cui Berga …


 

Trattamento precoce dei pazienti affetti da COVID-19 con Colchicina, una molecola con proprietà antinfiammatorie

E’ stata dimostrata per la prima volta la sicurezza e l’efficacia della molecola antinfiammatoria Colchicina nel trattamento precoce dei pazienti affetti da COVID-19. Il razionale che ha indotto i …


 

I pazienti con emofilia A trattati con Emicizumab possono essere sottoposti a piccoli interventi chirurgici senza ulteriore trattamento coagulante preventivo

Nuovi dati dal Congresso dell’International Society on Thrombosis and Hemostasis ( ISTH ) hanno confermato il profilo di sicurezza di Emicizumab ( Hemlibra ), un farmaco per l’emofilia A. Emicizumab …


 

Aumento della cardiomiopatia da stress durante la pandemia di COVID-19

Secondo uno studio della Cleveland Clinic, durante la pandemia da COVID-19, si sarebbe verificato un aumento dei casi di cardiomiopatia da stress, conseguenza di intense emozioni. La cardiomiopatia …


 

Terapia CAR-T: gestione della sindrome da rilascio di citochine di grado III/IV con la combinazione di emoadsorbimento, terapia renale sostitutiva continua e Tocilizumab

La sindrome da rilascio di citochine ( CRS ) è uno degli effetti collaterali più problematici associati alla terapia con cellule CAR-T. Su Critical Care Explorations, i ricercatori dell’Ospedale B …


 

CheckMate -9LA: la combinazione Nivolumab più Ipilimumab in associazione a due cicli di chemioterapia ha prolungato la sopravvivenza globale nel cancro del polmone metastatico non-a-piccole cellule

I risultati dello studio di fase 3 CheckMate -9LA hanno mostrato un beneficio di sopravvivenza statisticamente significativo e clinicamente rilevante con Nivolumab ( Opdivo ) più Ipilimumab ( Yervoy ) …

Come individuare le notizie mediche validate sul Web

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La notizia riportata dalle TV e dai giornali in cui Donald Trump accusa il motore di ricerca Google di “truccare” le informazioni, ha riproposto un tema assai dibattuto nel corso degli anni,

Riporto un articolo del Corriere della Sera del 2005 a firma di Paola Sammartano sull’argomento

Sul web “girano” informazioni oncologiche prive di fondamento
Internet, come individuare le notizie serie

L’attenzione va puntata sui siti che hanno una “certificazione” di qualità e su quelli segnalati da istituti di ricerca di assoluto prestigio.
MILANO – “Caro dottore, ho letto in Internet che…”. Quante lettere agli specialisti di Sportello Cancro iniziano così? Sono tante, scritte da pazienti o da familiari che vogliono capire meglio cosa sta succedendo, persone che hanno domande importanti da porre ma non sempre, nella rete, trovano risposte adeguate. Al grande oracolo dei nostri giorni, il World Wide Web, si chiede l’ultimo farmaco disponibile, i recapiti di un’associazione di volontariato, la spiegazione di una terapia o la traduzione di un referto, a volte si domanda perfino di leggere il futuro, con la complicità della statistica, o una speranza che la medicina “ufficiale” non riesce a confermare. Distinguere tra un’informazione attendibile e una “bufala” online non è sempre facile, ma diventare utenti accorti è possibile, cercando di conoscere la “navigazione”, la sua storia, le sue rotte e le sue (poche) regole.

La salute in rete

Internet è una realtà, virtuale fin che si vuole, ma ben presente nella vita quotidiana. Si calcola che in rete ci siano quasi un miliardo di pagine web, cui se ne aggiungono ogni giorno di nuove. Il 30 per cento riguarda l’ambito sanitario e sono circa quattro milioni gli italiani che cercano informazioni mediche sul web.
“La gente sente il bisogno di saperne di più – dice Marcello Tamburini, direttore dell’Unità operativa di psicologia presso l’Istituto nazionale tumori di Milano – soprattutto quando si è di fronte a una malattia importante come il cancro. Negli Stati Uniti e nel mondo anglosassone, già da decenni gli ospedali mettono a disposizione informazioni per gli utenti. In Italia questo avviene in tempi molto recenti. Oggi la tendenza si è invertita”.
“Il cambiamento si avverte negli anni novanta con un’impennata della produzione su carta”, spiega Ivana Truccolo, del Centro di riferimento oncologico di Aviano, coordinatore, con Gaetana Cognetti dell’Istituto Regina Elena di Roma, di Azalea, biblioteca digitale dedicata ai tumori. “Poi è arrivato il tempo della rete, con pagine web che si affiancano al materiale delle biblioteche per i pazienti e a ciò che le associazioni di pazienti producono”.
Internet e il nuovo paziente

Quali sono le conseguenze dell’accesso a Internet per quanto riguarda i temi della salute? “Sempre più spesso i malati o i loro familiari giungono per una visita con plichi di fogli stampati dal web, ad esempio su nuove terapie”, dice Marcello Tamburini. “E il medico si trova a comunicare con un paziente diverso da quello di trent’anni fa. Ma la rete può essere utile, se viene usata come mezzo di approfondimento e serve a far riversare nuove domande sul medico per affrontare meglio la malattia”.
Rodolfo Passalacqua, direttore dell’Unità operativa di Medicina e oncologia dell’Azienda istituti ospitalieri di Cremona e responsabile scientifico del Gruppo per lo studio dell’informazione e della comunicazione in oncologia (Gico), cita uno studio secondo il quale la gente riceve molta parte dell’informazione sulla salute da fonti non mediche. “Meno del 10% dei reparti oncologici era strutturato per dare informazioni ai pazienti, il cui principale bisogno era sapere di più su diagnosi e prognosi. Così, una parte delle oncologie italiane coinvolte nel progetto è stata dotata di biblioteca specializzata, punti di informazione e supporto ed è stato rilevato sia l’apprezzamento dei pazienti sia una minor incidenza di ansia e depressione”.
La qualità dell’informazione
Il problema di Internet riguarda la qualità dell’informazione. Ci sono tentativi in corso per assegnare caratteristiche di qualità ai siti, come il “bollino” di Hon Code. Si tratta di principi non obbligatori, che riguardano gli aspetti formali del sito e non entrano nel merito dei contenuti. Ma i criteri dei codici di regolamentazione sono utili per definire l’affidabilità del sito, a partire da due semplice dritte: un sito anonimo è tendenzialmente meno affidabile di uno “firmato” e un sito “vecchio” è meno affidabile di uno aggiornato (i siti collegati con il mondo della ricerca si rinnovano costantemente).
Si può anche entrare nel merito dei contenuti, pensando ad un processo di “revisione da parte dei pari” (peer-review), come accade normalmente per le riviste scientifiche: è auspicabile, ma non semplice nella pratica.
Un esempio interessante di “cataloghi virtuali” arriva dal Dipartimento di oncologia all’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano che, in collaborazione con l’Istituto Tumori, ha elaborato non solo un prodotto informativo, ma anche un metodo, partendo dai principi della evidence based medecine (Ebm) o medicina basata sulle evidenze: “Si tratta di un movimento diffuso a livello internazionale – spiega Giovanni Apolone, del Mario Negri – in cui le decisioni cliniche risultano dall’integrazione tra l’esperienza del medico e l’utilizzo delle migliori evidenze scientifiche disponibili”. La si usa per applicare i risultati della ricerca clinica al singolo paziente, ma anche per le strategie di politica sanitaria. “Stiamo tentando una sistematizzazione del materiale esistente in rete – racconta Apolone – ispirandoci a questo sistema, con un lavoro in tre fasi. La prima consiste nella ricerca delle informazioni e nel loro inserimento nel database. La seconda riguarda la ricerca dei dati di interesse con motori di ricerca (attualmente evoluti, ma non specifici) ai quali si applicano poi griglie di lettura per isolare ciò che effettivamente serve. Infine, serve infine un giudizio per tipologia e qualità del contenuto. I primi due punti in qualche modo sono stati raggiunti. Per il terzo, il nostro gruppo di lavoro, del quale fanno parte Paola Mosconi ed Eugenio Santoro (Dipartimento di oncologia e Laboratorio di informatica medica dell’Istituto Mario Negri), Marcello Tamburini (Unità operativa di psicologia dell’Istituto nazionale tumori) ed Elena Zucchetti (Biblioteca Fondazione Floriani), sta individuando metodiche opportune perché l’uso di Internet possa aumentare il livello di cultura sanitaria del cittadino. Questo lavoro ha dato origine a un metasito, www.paincare.it, catalogo di risorse essenziali sul dolore in oncologia e sulla palliazione”. L’Istituto Mario Negri ha realizzato altre “guide” alla rete, dedicate a vari settori della medicina e ispirati a Healthfinder, portale sviluppato dal governo americano come ausilio per “filtrare” i siti di argomento medico.
Dalla parte del cittadino
“L’esigenza di informazione in una prima fase si è sentita soprattutto da parte dei medici, che sono i primi candidati all’aggiornamento”, spiega Eugenio Santoro, responsabile del Laboratorio di informatica medica all’Istituto Mario Negri e autore, tra l’altro, de “La medicina in rete”, guida su carta ai siti di medicina online (Il Pensiero scientifico editore). “Poi ci si è accorti che anche diversi pazienti avevano le stesse esigenze. Di qui l’origine di portali sulla salute dedicati al cittadino, che debbono riportare informazioni scientifiche validate e facilmente interpretabili, che illustrano le patologie e le novità della ricerca e danno la possibilità di dialogare con gli specialisti”. Naturalmente le cautele sono d’obbligo: un numero di informazioni eccessivo può aumentare lo stato di allarme e, a prescindere dal modo in cui si viene in possesso delle informazioni, è essenziale rivolgersi al proprio medico. “No all’autodiagnosi, dunque, mentre è auspicabile la ricerca di informazioni su siti affidabili, che si fondano su fonti validate, come quelli istituzionali”, sottolinea Santoro, citando, in ambito italiano, i siti dell’Istituto Superiore della Sanità, del Ministero della salute (che, con Alleanza contro il Cancro, ha dato vita anche a www.e-oncology.it ), oltre a siti di associazioni di medici o di pazienti.
Anche per rispondere a queste esigenze è stato promosso dall’Istituto Mario Negri in collaborazione con il Centro Cochrane italiano il portale www.partecipasalute.it , con una sezione “Informati bene” pensata per aiutare il paziente “a interpretare notizie, numeri, dati, implicazioni cliniche e conflitti d’interesse”.
Un cambiamento in atto
“Prima tutto veniva delegato al medico – dice Giulia Candiani, responsabile dell’Ufficio tecnico salute di Altroconsumo – , con una sorta di scarico di responsabilità da parte del cittadino, che evitava così di essere coinvolto nelle decisioni sulla salute. Oggi si assiste, invece, a una moltiplicazione delle figure mediche di riferimento, con la possibilità di accesso diretto agli specialisti. E il cittadino è costretto a diventare più protagonista nei processi decisionali, per cui avverte anche la necessità di maggiore informazione. Tuttavia il medico resta la fonte di informazione primaria per il 66 per cento dei pazienti, seguito dalla cerchia familiare e dai media. Mediante Internet, sarebbe auspicabile promuovere percorsi di educazione alla salute che rendano il cittadino un po’ meno consumatore e lo spingano a porre domande, non a sostituirsi al medico”.
Paola Sammartano

https://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/articoli/2005/03_Marzo/30/informazione_internet.html

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