Aggiornamento in Angiologia: Malattia sintomatica dell’arteria femoro-poplitea periferica

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Efficacia di uno stent a rilascio di farmaco rispetto a stent in metallo nudo per la malattia sintomatica dell’arteria femoro-poplitea periferica: studio EMINENT

Un chiaro vantaggio di pervietà di uno stent a rilascio di farmaco ( DES ) rispetto a uno stent in metallo nudo ( BMS ) per il trattamento della malattia dell’arteria periferica del segmento femoro-popliteo non è stato definitivamente dimostrato.
Lo studio EMINENT ( Trial Comparing Eluvia Versus Bare Metal Stent in Treatment of Superficial Femoral and/o Proximal Popliteal Artery ) è stato progettato per valutare la pervietà dello stent a rilascio di farmaco Eluvia ( Boston Scientific ), uno stent a rilascio di Paclitaxel rivestito di polimero, rispetto a uno stent in metallo nudo per il trattamento delle lesioni dell’arteria femoro-poplitea.
EMINENT è uno studio europeo prospettico, randomizzato, controllato, multicentrico con partecipanti in cieco e valutazione degli esiti.
I pazienti con arteriopatia periferica sintomatica ( categoria di Rutherford 2, 3 o 4 ) dell’arteria femorale superficiale nativa o dell’arteria poplitea prossimale con stenosi maggiore o uguale al 70%, diametro del vaso da 4 a 6 mm e lunghezza totale della lesione da 30 a 210 mm sono stati assegnati in modo casuale al trattamento con stent a rilascio di farmaco o stent in metallo nudo.
L’esito primario di efficacia era la pervietà primaria a 12 mesi, definita come rapporto di velocità di picco sistolico valutato in laboratorio indipendente con ultrasuono duplex inferiore o uguale a 2.4 in assenza di rivascolarizzazione della lesione target clinicamente guidata o bypass chirurgico della lesione target.
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Angiologia: Arteriopatie periferiche & Mortalità con dispositivi rivestiti di Paclitaxel

I risultati di una recente meta-analisi hanno destato preoccupazione per un aumento del rischio di morte associato all’uso di palloncini e stent per angioplastica rivestiti di Paclitaxel negli interventi endovascolari degli arti inferiori per la malattia arteriosa periferica sintomatica.

È stata condotta un’analisi ad interim non-pianificata dei dati di uno studio clinico multicentrico, randomizzato, in aperto, basato sul Registro.
Al momento dell’analisi, 2.289 pazienti erano stati assegnati in modo casuale al trattamento con dispositivi rivestiti di farmaco ( gruppo con dispositivo rivestito di farmaco, 1.149 pazienti ) o al trattamento con dispositivi non-rivestiti ( gruppo con dispositivo non-rivestito, 1.140 pazienti ).

La randomizzazione è stata stratificata in base alla gravità della malattia sulla base del fatto che i pazienti presentassero ischemia cronica pericolosa per gli arti ( 1.480 pazienti ) o claudicatio intermittente ( 809 pazienti ).

L’unico endpoint per questa analisi ad interim era la mortalità per tutte le cause.

Nessun paziente è stato perso al follow-up. Paclitaxel è stato utilizzato come agente di rivestimento per tutti i dispositivi rivestiti di farmaco.

CONTINUA: https://www.angiologia.net/articolo/mortalit-con-dispositivi-rivestiti-di-paclitaxel-nella-malattia-delle-arterie-periferiche

 

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Rivaroxaban e Aspirina nei pazienti con malattia arteriosa periferica degli arti inferiori sintomatica: sottoanalisi dello studio COMPASS

I pazienti con malattia dell’arteria periferica degli arti inferiori sintomatica ( LE-PAD ) presentano un aumento del rischio di eventi vascolari maggiori. Ci sono informazioni limitate su quali car …


 

Beneficio clinico netto di Rivaroxaban a basso dosaggio più Aspirina rispetto all’Aspirina nei pazienti con malattia vascolare cronica: studio COMPASS

Rivaroxaban ( Xarelto ) 2.5 mg due volte al giorno più Acido Acetilsalicilico ( Aspirina; ASA ) 100 mg ha ridotto il rischio di eventi cardiovascolari rispetto alla monoterapia con Aspirina nello stud …


 

Pazienti con insufficienza cardiaca e malattia coronarica o arteriopatia periferica: Rivaroxaban con o senza Aspirina

I pazienti con malattia coronarica ( CAD ) cronica o malattia arteriosa periferica ( PAD ) e storia di insufficienza cardiaca sono ad alto rischio di eventi avversi cardiovascolari maggiori ( MACE ). …


 

Effetti dei nitrati topici nel trattamento del fenomeno di Raynaud primario e secondario

Molteplici studi controllati con placebo hanno valutato le preparazioni di Nitrato topico applicate localmente nel trattamento del fenomeno di Raynaud. L’obiettivo di questa meta-analisi era quello …


 

Associazione tra dose di statine con amputazione e sopravvivenza nei pazienti con malattia delle arterie periferiche

Le linee guida sulla dose di statine per i pazienti con malattia delle arterie periferiche ( PAD ) sono in gran parte basate sulla malattia coronarica e sui dati dell’ictus. Si è determinato l’e …


 

La terapia con statine riduce il rischio di mortalità dopo rivascolarizzazione nell’ischemia critica degli arti

I pazienti trattati con statine a intensità moderata o alta, 1 anno dopo la rivascolarizzazione per ischemia cronica minacciante l’arto, hanno presentato una più alta probabilità di sopravvivere a lun …


 

Riduzione del colesterolo da lipoproteine a bassa densità con Evolocumab ed esiti nei pazienti con malattia delle arterie periferiche

L’inibitore PCSK9 ( proproteina convertasi subtilisina / kexina tipo 9 ) Evolocumab ( Repatha ) ha ridotto il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( LDL ) e gli eventi cardiovascolari nello stu …

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Ticagrelor rispetto a Clopidogrel nella malattia arteriosa periferica sintomatica

La malattia arteriosa periferica è considerata una manifestazione di aterosclerosi sistemica con associati eventi avversi cardiovascolari e degli arti. I dati provenienti da studi precedenti hanno su …


 

Ticagrelor rispetto a Clopidogrel nei pazienti con precedente rivascolarizzazione degli arti inferiori per arteriopatia periferica

Nei pazienti con malattia arteriosa periferica sintomatica con una storia di rivascolarizzazione degli arti, non è noto il regime antitrombotico ottimale per la gestione a lungo termine. Lo studio …


 

Studio SURVET: Sulodexide riduce il rischio di recidiva di tromboembolismo venoso

Per i pazienti che per la prima volta vanno incontro a tromboembolismo venoso non-provocato ( TEV ), Sulodexide ( Vessel ) per os può ridurre le future riacutizzazioni senza causare gravi complicanze. …


 

Cilostazolo aiuta a promuovere la guarigione delle ferite nei pazienti con insufficienza arteriosa

Il vasodilatatore Cilostazolo ( Pletal ), un inibitore della fosfodiesterasi-3, è stato approvato negli Stati Uniti per il trattamento della claudicazione intermittente ( claudicatio intermittens ). …


 

Cilostazolo riduce la restenosi angiografica dopo terapia endovascolare per lesioni femoro-poplitee

Non è chiaro se il Cilostazolo ( Pletal ), che ha dimostrato di migliorare i risultati clinici della terapia endovascolare per lesioni femoropoplitee, riduca anche la restenosi angiografica.Lo studio …


 

Claudicazione intermittente: non c’è evidenza di un beneficio clinicamente significativo del Ginkgo biloba

I pazienti con claudicazione intermittente soffrono di dolore muscolare alle gambe durante esercizio fisico, con sollievo dopo un breve riposo.L’estratto di Ginkgo biloba è un vasoattivo, …


 

Claudicatio intermittens: i benefici prodotti dal Cilostazolo si mantengono per 24 settimane

La terapia farmacologica per la claudicatio intermittens nei pazienti con malattia arteriosa periferica presenta dei limiti. Ricercatori del Brigham and Women’s Hospital and Harvard Medical School, B …


 

Dabigatran versus Enoxaparina nella prevenzione del tromboembolismo venoso dopo artroplastica dell’anca o del ginocchio

Tre studi randomizzati, in doppio cieco, hanno confrontato Dabigatran ( Pradaxa ), un inibitore diretto della trombina orale, con l’Enoxaparina ( Clexane ) nella prevenzione primaria del tromboembolis …

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Trattamento delle vene varicose: esiti a 5 anni

L’ablazione laser endovenosa e la scleroterapia con schiuma a guida ecografica sono alternative raccomandate alla chirurgia per il trattamento delle vene varicose primarie, ma la loro efficacia compar …


 

Associazione tra sopravvivenza e rivascolarizzazione dell’arteria femoro-poplitea con dispositivi con rivestimento farmacologico

In una recente meta-analisi di studi clinici randomizzati, la rivascolarizzazione dell’arteria femoro-poplitea con dispositivi rivestiti con il farmaco Paclitaxel è stata associata a un aumento della …

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Associazione tra vene varicose e tromboembolia venosa incidente e malattia delle arterie periferiche

Le vene varicose sono comuni ma raramente associate a gravi rischi per la salute. Anche la trombosi venosa profonda ( DVT ), l’embolia polmonare ( PE ) e la malattia delle arterie periferiche ( PAD ) …


 

Rischio e prognosi di cancro dopo trombosi arteriosa degli arti inferiori

Il tromboembolismo venoso può essere un sintomo di presentazione del cancro, ma l’associazione tra trombosi arteriosa degli arti inferiori e cancro non è ben definita. È stato quindi esaminato il ri …


 

Associazione tra infezione da virus dell’immunodeficienza umana e rischio di malattia delle arterie periferiche

L’effetto del virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ) sullo sviluppo della malattia delle arterie periferiche ( PAD ) non è ben definito. Si è studiato se l’infezione da HIV sia associata a un aum …

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Ablazione endovenosa precoce nella ulcerazione venosa

La malattia venosa è la causa più comune di ulcerazione delle gambe. Sebbene la terapia compressiva migliori la guarigione dell’ulcera venosa, non tratta le cause alla base dell’ipertensione veno …


 

Revisione sistematica e meta-analisi della rivascolarizzazione endovascolare e chirurgica per pazienti con insufficienza venosa cronica delle estremità inferiori e vene varicose

La malattia venosa cronica degli arti inferiori è due volte più prevalente della cardiopatia coronarica, e nonostante l’uso crescente di terapie invasive per trattare la malattia venosa cronica degli …

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Trattamento farmacologico e non-farmacologico della claudicazione intermittente

La malattia arteriosa periferica degli arti inferiori è una manifestazione dell’aterosclerosi, con una prevalenza che varia tra il 4 e il 12% nella popolazione adulta, e aumenta fino al 2 …


 

Stent medicati versus stent di metallo nudo nel trattamento del graft di vena safena

I dati attuali mostrano risultati contrastanti riguardo alla sicurezza e all’efficacia degli stent a rilascio di farmaco rispetto agli stent di metallo nudo nel trattamento del graft di vena saf …

Ematobase.it


 

Terapie endovenose della varicosità degli arti inferiori

Le tecniche con minima invasività come la terapia endovenosa laser, l’ablazione mediante radiofrequenza, e la scleroterapia con schiuma sono ampiamente impiegate nel trattamento delle var …


 

Batteriemia parodontale e malattie vascolari

I batteri deboli del cavo orale, come i batteri parodontali, sono stati rinvenuti in diverse lesioni vascolari, tra cui l’ateroma, il trombo dell’arteria occlusa della malattia di Buerger, …

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hs-CRP non è indipendentemente associato ad aterosclerosi subclinica

Ricercatori dell’Ospedale San Giovanni Battista di Torino, hanno esaminato se i livelli di hs-CRP ( proteina C-reattiva ad alta sensibilità ) fossero associati in modo indipendente all&rs …


 

Il rischio di insufficienza cardiaca congestizia risulta aumentato nelle persone con vene varicose

Le vene varicose rappresentano una condizione assai comune, ma la loro eziologia e relazione con altre malattie cardiovascolari non sono ben definite.L’obiettivo di uno studio, compiuto da Ricer …

52 convegno cardiologia milano


 

Patogenesi delle vene varicose

L’incompetenza valvolare e il reflusso sono caratteristiche comuni delle vene varicose primarie, e per lungo tempo sono state ritenute esserne la causa. Recenti evidenze, tuttavia, suggeriscono …

Impiego di una bassa dose settimanale di ultrasuoni ad alta frequenza per ulcere venose delle gambe difficili da guarire

È stato condotto uno studio multicentrico, randomizzato e controllato, per valutare l’efficacia clinica di una somministrazione settimanale di bassa dose di ultrasuoni terapeutici ad alta frequ …

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Prevenzione del tromboembolismo venoso dopo intervento chirurgico di sostituzione totale del ginocchio: Ximelagatran 36 mg 2 volte/die superiore al Warfarin

Ximelagatran ( Exanta ) è un inibitore della trombina per os che non richiede monitoraggio della coagulazione o aggiustamento del dosaggio. In studi clinici Ximelagatran 24 mg 2 volte die, ha d …

Sindrome coronarica acuta: la precoce somministrazione di un inibitore della glicoproteina IIb/IIIa riduce il rischio di morte e di infarto miocardico

Nel corso dell’Annual Meeting Transcatheter Cardiovascular Therapeutics ( TCT ) sono stati presentati i dati del Programma CRUSADE. Il Programma CRUSADE ( Can Rapid risk Stratification of Unstab …

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Fondaparinux più efficace della Enoxaparina nella prevenzione della trombosi venosa profonda nella chirurgia ortopedica

Il rischio di trombosi venosa profonda è abbastanza alto dopo procedure chirurgiche ortopediche importanti , come la sostituzione dell’articolazione dell’anca o del ginocchio. Gli a …

Fondaparinux post-intervento paragonabile alla Dalteparina pre-intervento nella prevenzione del tromboembolismo venoso nella chirurgia addominale ad alto rischio

Uno studio, coordinato da G. Agnelli dell’Università di Perugia, ha valutato se Fondaparinux ( Arixtra ), un inibitore sintetico del fattore Xa, fosse in grado di ridurre il rischio di tr …

Aggiornamenti in aritmologia

Eparina non-frazionata a dosaggio fisso per via sottocutanea efficace e sicura come la Eparina a basso peso molecolare

Il trattamento con l’Eparina non-frazionata nella tromboembolia venosa acuta, avviene mediante infusione endovenosa con monitoraggio della coagulazione, e richiede l’ospedalizzazione. L’obiettivo dell …

Buflomedil per os nella prevenzione degli eventi cardiovascolari nei pazienti con malattia ostruttiva arteriosa periferica

La morbilità e la mortalità cardiovascolare nei pazienti con malattia ostruttiva arteriosa periferica rimane alta.I Ricercatori dello studio LIMB ( Limbs International Medicinal Buflomed …

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Embolia polmonare: Idraparinux meno efficace della terapia con Eparina ed un antagonista della vitamina K

La tromboembolia venosa è trattata con Eparina non-frazionata o a basso peso molecolare, seguita da un antagonista della vitamina K.I van Gogh Investigators hanno studiato il potenziale uso di …

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Insufficienza venosa cronica: vantaggi della chirurgia endoscopica sottofasciale delle vene perforanti rispetto all’intervento di Linton

Il grado di beneficio e rischio, e il ruolo della chirurgia endoscopica sottofasciale delle vene perforanti ( SEPS ) nel trattamento dell’insufficienza venosa cronica, rimane non ben definito.Ri …

La malattia arteriosa periferica è associata a tassi più elevati di perdita ossea dell’anca e a un aumento del rischio di fratture negli uomini anziani

La malattia arteriosa periferica e l’osteoporosi sono malattie croniche la cui prevalenza aumenta con l’età e con alcune malattie metaboliche.L’associazione tra malattia arter …

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Il D-dimero ed i biomarcatori infiammatori possono predire la mortalità a breve termine nei pazienti con malattia arteriosa periferica

I tradizionali fattori di rischio aterosclerotici predicono la malattia cardiovascolare nel lungo periodo, ma sono scarsi predittori di eventi a breve termine.Uno studio ha esaminato se gli elevati li …

Malattia arteriosa periferica: le statine, i beta-bloccanti, l’Acido Acetilsalicilico e gli Ace-inibitori associati ad una riduzione della mortalità

Ricercatori dell’Erasmus Medical Center di Rottedam in Olanda hanno valutato l’effetto dei farmaci cardiovascolari sulla mortalità nel lungo periodo nei pazienti con malattia arteri …

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La malattia arteriosa periferica è associata a tassi più elevati di perdita ossea dell’anca e a un aumento del rischio di fratture negli uomini anziani

La malattia arteriosa periferica e l’osteoporosi sono malattie croniche la cui prevalenza aumenta con l’età e con alcune malattie metaboliche.L’associazione tra malattia arter …

Impiego di una bassa dose settimanale di ultrasuoni ad alta frequenza per ulcere venose delle gambe difficili da guarire

È stato condotto uno studio multicentrico, randomizzato e controllato, per valutare l’efficacia clinica di una somministrazione settimanale di bassa dose di ultrasuoni terapeutici ad alta frequ …

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Efficacia del Cilostazolo dopo terapia endovascolare per malattia femoropoplitea nei pazienti con claudicatio intermittens

Cilostazolo ( Pletal ) migliora la distanza a piedi nei pazienti con claudicatio intermittens e riduce la ristenosi dopo intervento coronarico, ma la sua efficacia rimane non ben definita dopo terapia …

Fondaparinux nella prevenzione del tromboembolismo venoso nei pazienti ad alto rischio con trauma

Gli eventi tromboembolici venosi rimangono una causa principale di morbidità e mortalità dopo trauma.Fondaparinux ( Arixtra ) ha mostrato di essere un farmaco promettente nel tromboembol …

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Dabigatran versus Enoxaparina nella prevenzione del tromboembolismo venoso dopo artroplastica dell’anca o del ginocchio

Tre studi randomizzati, in doppio cieco, hanno confrontato Dabigatran ( Pradaxa ), un inibitore diretto della trombina orale, con l’Enoxaparina ( Clexane ) nella prevenzione primaria del tromboembolis …

Claudicazione intermittente: non c’è evidenza di un beneficio clinicamente significativo del Ginkgo biloba

I pazienti con claudicazione intermittente soffrono di dolore muscolare alle gambe durante esercizio fisico, con sollievo dopo un breve riposo.L’estratto di Ginkgo biloba è un vasoattivo, …

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Fondaparinux post-intervento paragonabile alla Dalteparina pre-intervento nella prevenzione del tromboembolismo venoso nella chirurgia addominale ad alto rischio

Uno studio, coordinato da G. Agnelli dell’Università di Perugia, ha valutato se Fondaparinux ( Arixtra ), un inibitore sintetico del fattore Xa, fosse in grado di ridurre il rischio di tr …

Tromboprofilassi dopo artroplastica dell’anca: maggiore efficacia di Rivaroxaban per os versus Enoxaparina per via sottocutanea

Lo studio di fase III, RECORD I, ha confrontato l’efficacia e la sicurezza di Rivaroxaban ( Xarelto ), un inibitore orale diretto de fattore Xa, con quelle dell’Enoxaparina ( Clexane, Love …

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Buflomedil per os nella prevenzione degli eventi cardiovascolari nei pazienti con malattia ostruttiva arteriosa periferica

La morbilità e la mortalità cardiovascolare nei pazienti con malattia ostruttiva arteriosa periferica rimane alta.I Ricercatori dello studio LIMB ( Limbs International Medicinal Buflomed …

Chirurgia ortopedica: il farmaco anticoagulante Ximelagatran nella prevenzione degli eventi tromboembolici

Ximelagatran ( Exanta ) è un inibitore della trombina per os, che trova attuale indicazione nel trattamento degli eventi tromboembolici venosi nella chirurgia ortopedica di sostituzione protesi …