Cilomilast riduce le esacerbazioni di BPCO
Cilomilast ( Ariflo ) è un inibitore selettivo della fosfodiesterasi 4 ( PDE-4 ). Uno studio multicentrico coordinato da Ricercatori della Nebrasca University ( Usa ) ha valutato l’efficacia di Cil … leggi
Biomedicina – Medicina di Precisione by Xagena
Cilomilast ( Ariflo ) è un inibitore selettivo della fosfodiesterasi 4 ( PDE-4 ). Uno studio multicentrico coordinato da Ricercatori della Nebrasca University ( Usa ) ha valutato l’efficacia di Cil … leggi
Gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 4 ( PDE4 ) agiscono aumentando le concentrazioni intracellulari dell’AMP ciclico. Gli inibitori PDE4 esercitano i loro effetti antinfiammatori su varie c … leggi
La BPCO ( broncopneumopatia cronica ostruttiva ) è una comune, progressiva malattia respiratoria, che causa una grande morbidità e mortalità, nonostante il trattamento. C’è evidenza della presenza d … leggi
Il Pulmonary – Allergy Drugs Advisory Committee ha raccomandato all’FDA di non approvare Ariflo ( Cilomilast ) nel trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ). Cilomilast è u … leggi
Uno studio di fase 2 ha mostrato che il trattamento con Erdafitinib ha prodotto risposte durature in pazienti con carcinoma uroteliale metastatico ( mUC ) o non-resecabile, e alterazioni del recettor … leggi
Pembrolizumab ( Keytruda ) è una terapia anti-PD-1 che agisce aumentando l’abilità del sistema immunitario di identificare e combattere le cellule tumorali. Pembrolizumab è un anticorpo monoclonale … leggi
Opdivo ( Nivolumab ) è stato approvato dalla Commissione europea per il trattamento del carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico negli adulti dopo fallimento di una precedente chemiotera … leggi
Il trattamento con Pembrolizumab ( Keytruda ), un anticorpo monoclonale diretto contro PD-1, offre un beneficio duraturo nei pazienti con carcinoma uroteliale. I dati provengono dai risultati a lungo … leggi
L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato l’anticorpo anti-PD-L1, Durvalumab, anche noto come Imfinzi, per il trattamento dei pazienti affetti da carci … leggi
Nel corso del Congresso nazionale della European Society of Clinical Oncology ( ESMO ) sono stati presentati gli studi nel campo dell’immunoterapia, come quelli che hanno avuto come oggetto Pembrolizu … leggi
Nel 2016 in Italia sono stati stimati 23.940 nuovi casi di carcinoma uroteliale, il tipo più frequente ( 90% ) di tumore della vescica. Keytruda ( Pembrolizumab ), farmaco immuno-oncologico, ha most … leggi
L’immunoterapia oncologica si conferma la nuova arma efficace per combattere il tumore e allungare la sopravvivenza a lungo termine, garantendo una buona qualità di vita. Questo approccio innovativo h … leggi
Uno studio, denominato GO29293, sta valutando un farmaco, MPDL3820A, in pazienti affetti da carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico, cioè un tumore della vescica che non risponde ai tra … leggi
Studi clinici di fase 2b e di fase 3 hanno esaminato l’efficacia e la sicurezza di Dapagliflozin in pazienti naïve al farmaco o in pazienti che non erano adeguatamente controllati con altri antidiab … leggi
Non sono disponibili indicazioni conclusive sui fattori prognostici dopo nefroureterectomia radicale per carcinoma uroteliale del tratto superiore, poichè la maggior parte dei dati in letteratura è st … leggi
La letteratura relativa a chemioterapia adiuvante dopo nefroureterectomia radicale nei pazienti con carcinoma del tratto uroteliale superiore è relativamente scarsa. Ricercatori dell’University of … leggi
Le pubblicazioni scientifiche sul carcinoma del tratto uroteliale superiore si limitano a studi piccoli e a singolo Centro. I Ricercatori dell’Upper Tract Urothelial Carcinoma CollaborationThe Uppe … leggi
Nonostante la chirurgia definitiva, la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma uroteliale ad alto rischio è scarsa. La chemioterapia adiuvante con Cisplatino ( Platinex ) potrebbe portare benefici … leggi
La chemioterapia intravescicale e il bacillo di Calmette-Guérin ( BCG ) riducono il tasso di ricorrenza nei pazienti con carcinoma uroteliale della vescica di stadio Ta T1, ma i benefici riguardo all’ … leggi
Dallo studio pivotale di fase 3 CheckMate -649 è emerso che il trattamento di prima linea con Nivolumab ( Opdivo ) in associazione alla chemioterapia ha mostrato un miglioramento statisticamente sign … leggi
Sono stati presentati i dati positivi di due studi clinici di fase III condotti con Nivolumab ( Opdivo ) nel carcinoma gastrico e nel carcinoma dell’esofago. Studio CheckMate -649 Nello studio C … leggi
Il valore prognostico del sesso sulla sopravvivenza per carcinoma esofageo non è attualmente chiaro e sempre più dati suggeriscono che le influenze ormonali potrebbero giustificare le differenze di … leggi
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha informato gli operatori sanitari e i pazienti riguardo alla revisione dei dati provenienti da studi pubblicati con l’obiettivo di valutare se l’uso dei bi … leggi
Nel gennaio 2009, una serie di casi di tumore dell’esofago in pazienti a cui era stato prescritto un bifosfonato per via orale è stata pubblicata sul The New England Journal of Medicine ( NEJM ). D … leggi
L’acalasia è un disturbo motorio dello sfintere esofageo inferiore, che non riesce a rilassarsi alla deglutizione. Anche se un maggior rischio di carcinoma esofageo a cellule squamose tra i pazien … leggi
Sono necessari dati di popolazione accurati relativi a incidenza di adenocarcinoma esofageo e displasia di alto grado tra i pazienti con esofago di Barrett. È stato condotto uno studio nazionale, … leggi
Uno studio ha valutato la sicurezza e l’efficacia di uno schema di somministrazione modificato di Docetaxel, Cisplatino e Fluorouracile ( regime DCF ) con Bevacizumab ( Avastin ) nei pazienti con tu … leggi
I pazienti con esofago di Barrett possono avere un minor rischio di cancro esofageo di quanto precedentemente riferito. L’esofago di Barrett è una condizione premaligna, e ai pazienti che ne soff … leggi
Gli studi precedenti, che hanno mostrato un’associazione tra fumo e adenocarcinomi dell’esofago e della giunzione esofago-gastrica, sono risultati limitati nella loro capacità di valutare le differe … leggi
L’incidenza di adenocarcinoma esofageo è notevolmente aumentata negli ultimi decenni e l’esofago di Barrett è considerato come la lesione precursore di questo tumore. Lo scopo di uno studio è stato … leggi
La maggioranza dei tumori esofagei e gastroesofagei viene diagnosticata in stadio avanzato e per molti pazienti il trattamento è palliativo. L’intervento palliativo ottimale per la disfagia in questi … leggi
L’esofago di Barrett, una condizione di metaplasia intestinale dell’esofago, è associata a un aumentato rischio di adenocarcinoma esofageo. Uno studio ha verificato l’efficacia dell’ablazione end … leggi
La displasia in un esofago di Barrett è associata a un aumento del rischio di sviluppare adenocarcinoma esofageo. L’ablazione utilizzando il sistema HALO si è dimostrata promettente per il trattam … leggi
Si ritiene che gli adenocarcinomi dell’esofago e gli adenocarcinomi della giunzione gastroesofagea siano complesse malattie genetiche. Influenze combinate di fattori ambientali e suscettibilità gene … leggi