La Serie A (sl) da due a dieci-Ventesima giornata

I nostri voti al campionato (o meglio, a mezzo campionato…).

Iniziamo da Sampdoria-Cagliari. Vittoria a sorpresa dei sardi (7), che espugnano meritatamente Marassi. Dopo un primo tempo in cui la Sampdoria (5, bel primo tempo, ma le partite durano 90 minuti) sembrava padrona della partita, gli uomini di Mazzarri hanno reagito molto bene, portando a casa tre punti importantissimi. Bella l’azione del goal di Gabbiadini (8).

Pareggio tra Lazio ed Empoli, al termine di un match spettacolare. I toscani continuano a confermarsi una squadra ostica da incontrare (e meritano 8), i laziali dopo un inizio da incubo, hanno macinato calcio, evidenziando però dei limiti (di nuovo tre goal presi, la fase difensiva non ci è sembrata solida ancora una volta). 6 ai biancazzurri, perché comunque alla fine avrebbero potuto vincere. 8 a Milinkovic-Savic, uomo squadra della Lazio e 2 all’arbitro Giua e ai suoi collaboratori: come si fa a fischiare un rigore come quello concesso ai laziali, avendo a disposizione il VAR?

Il Verona (9) gioca bene e vince, nonostante le assenze, dimostrando di avere un impianto solido. 5 allo Spezia, che dopo l’exploit di Napoli, mette in evidenza nuovamente i suoi limiti. 9 al “Man of the match” Caprari.

Bella gara tra Sassuolo e Genoa, con gli emiliani che cercano, ma non trovano la vittoria (noi diamo loro comunque 7). I liguri (6) prendono un punto che è un brodino, ma la strada per loro è ancora lunga, giacché più che ad una prova di squadra, il punto è scaturito grazie ad un vero gioiello di Destro (10).

Un grande Milan (9) travolge la Roma (6, dopo tutto le occasioni le ha avute e non ha rinunciato a giocare a calcio). Ottima prova di squadra dei rossoneri, che confermano quanto di buono fatto negli ultimi due anni. 10 a Maignan per le sue super-parate (fantastica quella sulla deviazione di Abraham) e 2 ad Ibanez per l’assist a Messias.

La Juventus non approfitta delle numerose assenze del Napoli e pareggia una partita che aveva iniziato bene, ma che ha messo ancora in mostra i limiti dei bianconeri (cui diamo 6 perché potavano dare e fare di più), soprattutto atletici (ha iniziato bene, ma poi spesso si è seduta lasciando l’iniziativa agli azzurri). Allegri ha parlato di un buon inizio e di quattro minuti di furore. Come ha opportunamente rilevato Sebino Nela alla Domenica Sportiva, le partite durano 90 minuti e se un allenatore è soddisfatto di quattro minuti soli, noi gli diamo 5. 7 invece ad un Napoli che, seppur falcidiato dalle assenze, è venuto a giocare a Torino senza snaturarsi, dimostrando (a differenza dei bianconeri) di avere un impianto ed un organizzazione, che è ben diverso dal dire buttiamo la palla avanti e speriamo che Chiesa (8, al momento una delle poche garanzie in casa Juve) faccia qualcosa (in pratica l’Allegri-pensiero di ieri sera). 8 al goal di Mertens.

Concludiamo con una considerazione su quanto accaduto. Le Asl fanno il loro lavoro, dunque non vogliamo certo saperla più lunga di loro, ci mancherebbe. Troviamo però inutile fare dei protocolli se poi, alla prima occasione, vengono messi in discussione. La situazione è già caotica così, un po’ di chiarezza (facendola rispettare) non farebbe male.