La Serie A 22/23 da meno cento a dieci-Trentaquattresima giornata

I voti alla trentaquattresima giornata di campionato.

Iniziamo con un bel Milan (8), che stende una Lazio (5) poco incisiva e che subisce a larghi tratti il dominio rossonero. 10 a Theo Hernandez per il suo supergoal, 3 alla difesa biancoceleste per il pasticcio con cui manda in porta Bennacer.

L’Inter (8) sbanca l’Olimpico, superando una Roma che (come la Lazio a Milano) è poco incisiva. I nerazzurri hanno meritato il successo, dimostrandosi superiori agli avversari. 4 ad Ibanez per l’ingenuità con cui da l’avvio all’azione del 2-0 interista.

Una Cremonese cinica (6) ha ragione su uno Spezia (7) che produce molto, ma concretizza poco  un po’ per imprecisione, un po’ per sfortuna (la traversa di Shomurodov) e un po’ per un super-Carnesecchi (migliore in campo: 9). 8 al colpo di testa di Vasquez.

Una buona Juventus (7) raggiunge il secondo posto sconfiggendo un’Atalanta (6) che ha prodotto qualcosa, ma concretizzato poco. I bianconeri si sono dimostrati efficaci, rischiando poco e dimostrandosi pericolosi quando hanno prodotto qualcosa in fase offensiva. 8 a Iling Junior per la caparbietà dimostrata sul primo goal, 10 a Vlahovic per il suo. -100 ai vergognosi cori contro Vlahovic da parte della curva bergamasca.

Bella sfida fra Torino e Monza (7 ad entrambe), con due compagini che dimostrano di essere “squadre” e che non disdegnano di giocare a calcio. 8 a Sanabria e 9 a Caprari per i loro goal.

Il Napoli (7) festeggia lo scudetto con una buona prestazione, contro una Fiorentina (6) che ha comunque cercato di impensierire gli avversari. Menzione per Terracciano, che prima compie un’ingenuità clamorosa che costa un rigore a favore degli avversari (roba da 2) e poi si fa perdonare parandolo (9).

Il Verona (8) conquista tre punti pesanti come un macigno, contro un Lecce (5) poco produttivo. Gli scaligeri hanno meritato il successo, giunto grazie ad un gran goal di Ngonge (10).

L’Udinese (8) sconfigge una Sampdoria che ritorna tristemente in Serie B dopo un’annata da dimenticare. I blucerchiati (5) sono sembrati smarriti e rassegnati al loro destino. Unica nota positiva la bella prestazione di Ravaglia (8).

L’Empoli (8) vince meritatamente contro la Salernitana (5), il cui miglior giocatore in campo è stato Ochoa (9 per le parate, soprattutto quella sul colpo di testa di Caputo ad inizio partita), il che dice tutto. I toscani avrebbero addirittura meritato di vincere con un punteggio più largo per la mole di gioco espressa. 9 al gesto tecnico con cui Piaca realizza il goal che (purtroppo per lui) gli annullano per un fuorigioco.

Bella gara nel derby emiliano tra Sassuolo e Bologna (7 a tutte e due le squadre), in cui le due formazioni si sfidano a viso aperto, giocando anche un bel calcio. 9 al goal di Berardi, 10 a quello di Dominguez.

La Serie A (sl) da due a dieci-Ventesima giornata

I nostri voti al campionato (o meglio, a mezzo campionato…).

Iniziamo da Sampdoria-Cagliari. Vittoria a sorpresa dei sardi (7), che espugnano meritatamente Marassi. Dopo un primo tempo in cui la Sampdoria (5, bel primo tempo, ma le partite durano 90 minuti) sembrava padrona della partita, gli uomini di Mazzarri hanno reagito molto bene, portando a casa tre punti importantissimi. Bella l’azione del goal di Gabbiadini (8).

Pareggio tra Lazio ed Empoli, al termine di un match spettacolare. I toscani continuano a confermarsi una squadra ostica da incontrare (e meritano 8), i laziali dopo un inizio da incubo, hanno macinato calcio, evidenziando però dei limiti (di nuovo tre goal presi, la fase difensiva non ci è sembrata solida ancora una volta). 6 ai biancazzurri, perché comunque alla fine avrebbero potuto vincere. 8 a Milinkovic-Savic, uomo squadra della Lazio e 2 all’arbitro Giua e ai suoi collaboratori: come si fa a fischiare un rigore come quello concesso ai laziali, avendo a disposizione il VAR?

Il Verona (9) gioca bene e vince, nonostante le assenze, dimostrando di avere un impianto solido. 5 allo Spezia, che dopo l’exploit di Napoli, mette in evidenza nuovamente i suoi limiti. 9 al “Man of the match” Caprari.

Bella gara tra Sassuolo e Genoa, con gli emiliani che cercano, ma non trovano la vittoria (noi diamo loro comunque 7). I liguri (6) prendono un punto che è un brodino, ma la strada per loro è ancora lunga, giacché più che ad una prova di squadra, il punto è scaturito grazie ad un vero gioiello di Destro (10).

Un grande Milan (9) travolge la Roma (6, dopo tutto le occasioni le ha avute e non ha rinunciato a giocare a calcio). Ottima prova di squadra dei rossoneri, che confermano quanto di buono fatto negli ultimi due anni. 10 a Maignan per le sue super-parate (fantastica quella sulla deviazione di Abraham) e 2 ad Ibanez per l’assist a Messias.

La Juventus non approfitta delle numerose assenze del Napoli e pareggia una partita che aveva iniziato bene, ma che ha messo ancora in mostra i limiti dei bianconeri (cui diamo 6 perché potavano dare e fare di più), soprattutto atletici (ha iniziato bene, ma poi spesso si è seduta lasciando l’iniziativa agli azzurri). Allegri ha parlato di un buon inizio e di quattro minuti di furore. Come ha opportunamente rilevato Sebino Nela alla Domenica Sportiva, le partite durano 90 minuti e se un allenatore è soddisfatto di quattro minuti soli, noi gli diamo 5. 7 invece ad un Napoli che, seppur falcidiato dalle assenze, è venuto a giocare a Torino senza snaturarsi, dimostrando (a differenza dei bianconeri) di avere un impianto ed un organizzazione, che è ben diverso dal dire buttiamo la palla avanti e speriamo che Chiesa (8, al momento una delle poche garanzie in casa Juve) faccia qualcosa (in pratica l’Allegri-pensiero di ieri sera). 8 al goal di Mertens.

Concludiamo con una considerazione su quanto accaduto. Le Asl fanno il loro lavoro, dunque non vogliamo certo saperla più lunga di loro, ci mancherebbe. Troviamo però inutile fare dei protocolli se poi, alla prima occasione, vengono messi in discussione. La situazione è già caotica così, un po’ di chiarezza (facendola rispettare) non farebbe male.

 

La Serie A da uno a dieci-Diciottesima giornata

Ecco i nostri voti all’ultima giornata di campionato. Come al solito ce n’è un po’ per tutti.

10

LUIS ALBERTO Che giocatore!

NAPOLI CALCIO Spettacolo!

ANTONIO CONTE La vittoria dell’Inter l’ha firmata lui, preparando alla perfezione il match. Ieri l’Inter è stata veramente la “sua” squadra.  Sarà un piantagrane, ma in panchina ci sa fare e ieri lo ha dimostrato.

9

VLADIMIR GOLEMIC Gran goal!

NICOLO’ BARELLA Il migliore in campo di Inter-Juve. Complimenti alla dirigenza Juve per avergli preferito Rabiot a parametro zero.

CLAUDIO RANIERI Se la Samp vince è anche perché lui  azzecca i cambi, dimostrandosi ancora una volta bravissimo a leggere le partite.

8

AC MILAN Altri tre punti conquistati con pieno merito.

ZLATAN IBRAHIMOVIC Is back!

ERNESTO TORREGROSSA Decide Sampdoria-Udinese con un gran goal.

CROTONE CALCIO Avanti così e nella salvezza ci si può credere.

PIERO CHIAMBRETTI Altro stile rispetto all’anno scorso a Tiki Taka. Vuoi mettere Piero con il precedente, che sembrava uno appena uscito da una gara di birre e salsicce? Poi si parla di calcio, bene o male, le gare a chi fa ballare meglio le tette (tema che in una trasmissione calcistica non ci pare fondamentale) fra Wanda e Giorgia Venturini sembrano un ricordo lontano.

7

ATALANTA BERGAMASCA Piccola battuta d’arresto, ma la squadra c’è.

GENOA 1893 Punto pesante e dopotutto neppure immeritato. Avanti così.

ROBERTO D’AVERSA Bentornato. Sfiora subito il colpo grosso col Sassuolo, ad impedirglielo è una sciocchezza di un suo calciatore, di cui lui non è naturalmente responsabile.

6

SPEZIA CALCIO Con un uomo in meno riesce a non sfigurare in casa del Toro, avanti così e la salvezza può concretizzarsi.

4

AS ROMA Un pesante passo indietro. Sovrastata dalla Lazio, Fonseca deve riflettere su questa prova assolutamente negativa della sua squadra.

FC JUVENTUS Abulica, lenta, prevedibile e con buchi in mezzo al campo clamorosi, dimostrandosi mal messa in campo. Colpa ancora di Sarri? Ovviamente no (come non può essere tutta colpa di Pirlo). Allora Agnelli, Nedved e Paratici si facciano un bell’esame di coscienza.

FC TORINO In undici contro dieci non riesce a produrre una prestazione decente contro lo Spezia. Paga Giampaolo, ma paga anche colpe non sue, come sempre accade agli allenatori esonerati.

3

ROGER IBANEZ Ninna nanna, ninna oh…..Dormi, dormi, intanto Immobile segna.

NIKOLA KALINIC Ma che goal si è mangiato?

KAMIL GLICK Autorete fantozziana e passaggio all’avversario che va in goal. Doveva solo più cagargli in testa un piccione e poi la giornata era completa.

MAXIME BUSI Compie un’ingenuità troppo grande, che costadue punti alla sua squadra che potevano valere oro.

2

SIMONE INZAGHI Ti hanno appena concesso un goal che non andava concesso, perché dunque poco dopo ti metti a protestare con l’arbitro e a fare scena? E’ un ottimo allenatore ma queste piazzate da giargianese sono insopportabili.

ACF FIORENTINA Si può anche perdere, ma non così.

1

DANIELE ORSATO Come fa a dire che Caicedo non è davanti a Pau Lopez lo sanno solo lui e gli altri tre scaramacai che lo affiancano. Certi errori col VAR sono inammissibili, lo abbiamo scritto più volte ma continuiamo purtroppo a ripeterci. Sia chiaro, la vittoria della Lazio è limpida, netta, non la vogliamo mettere in discussione con un episodio che secondo noi non ha influito, giacché i biancocelesti sono stati superiori in tutto e per tutto ai loro cugini. Mettiamo in discussione un arbitro che ci vuol far credere una cosa che vera non è (ovvero che Caicedo non è davanti al portiere).