Riflessioni domenicali

Stanno succedendo molte cose spiacevoli,
nel mondo, non lontano da casa nostra.

Ma non mi dilungherò su questo.

C’è già chi lo fa, più volte al giorno.

Si avverte come un peso in più sul cuore.

Sommato agli altri, di cui si parla meno ormai.

I più giovani forse riescono a trovare un po’ di spensieratezza.

Guai se non potessero, almeno loro!

Sommare le preoccupazioni generali
e quelle dettate dall’età…

i bicchieri mezzi vuoti…

il mio carattere non proprio solare…

mi causa un volermi ritrarre da tutto.

Mi viene più facile soffermarmi su ciò che non va

invece di cercare la forza per stare e far stare meglio.

Penso alla mia nipotina, che è motivo di gioia

subito però attenuata dalla lontananza
e dai problemi condivisi da mio figlio

nel corso delle nostre telefonate.

Penso a quante cose volevo fare,
solo fino a pochissimi anni fa

e a come adesso nutro scarso interesse

quasi indifferenza.

Solo il desiderio di alleviare il disagio, in qualche modo.

A volte ci riesco.

Altre…

 

 

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SCHERZETTI DI LIBERO

Ancora una volta Libero ha introdotto arbitrariamente la moderazione dei commenti.

Ne consegue che alcuni commenti sono rimasti in coda in attesa di approvazione ed io me ne sono accorta in ritardo.

Mi sono scusata con gli utenti, ma onestamente non è una cosa voluta da me e non so neppure come fare ad ovviare.
Inutile dire che nelle impostazioni (che ho controllato) non c’è alcuna spunta che preveda la moderazione dei commenti.

Se qualcuno leggendo ha qualche suggerimento da darmi, è ben accetto.

Grazie

Sopraffatta

Come si fa a capire quando si è toccato il fondo?

Come ti accorgi di essere giunta al punto di non ritorno?

Me lo chiedo, esausta e sfinita.

No, non è stanchezza fisica.

E’ una sensazione che ti sopraffà in maniera talmente forte

da farti invocare la morte.

Ti guardi intorno inebetita.

Osservi la soverchiante mole di cose che ti vengono chieste

e pensi ‘non ce la farò mai!’

Il senso di responsabilità e quello di autoconservazione

fanno a pugni nella tua testa.

E intanto pensi ‘vado in palestra, vado a camminare,
impreco contro tutti i santi del calendario’…

Riuscirò a sopravvivere anche stavolta?

Ma domani sei di nuovo lì. Stesso posto, stessa croce.

Tanto nessuno ti crederà.