Kremuzio

Mi chiedo spesso perché fatti di sangue come quello accaduto ieri in Germania non accadano anche in Italia. In breve, un ragazzo diciassettenne amante delle armi (passione ereditata dal padre che possiede una decina di pistole) ne prende una semiautomatica dal cassetto del comodino, si carica di munizioni e dopo aver indossato una mimetica nera si reca nella sua ex scuola e fa strage di donne. Fatti del genere accadono un po’ in tutti i paesi nordici, ed ovviamente con costanza impressionante negli Stati Uniti. La facilità con cui le armi, anche quelle automatiche, vengano acquistate nei supermercati con la sola presentazione di un documento, aiuta qualsiasi pazzo abbia l’intento di commettere vendette. Perché di vendette si tratta. Bisogna sempre stare attenti ai timidi aggressivi, quelli che se ne stanno in disparte a giocare ai videogames sparatutto. A quelli accantonati perché asociali e derisi dalle ragazze magari per un brufolo di troppo. Sappiamo come si possa essere crudeli quando si è ragazzi e come si possa covare risentimento che può sfociare in ulteriori brufoli o comportamenti assassini.

E se nel nostro paese questo non succede dobbiamo solo dare il merito al fatto che se non appartieni alla malavita è difficile munirsi di armi da guerra? Non ci vedo un possibile stragista ad impugnare la doppietta sovrapposta del padre cacciatore. Al massimo puoi sparare un paio di colpi per volta con munizioni a pallini. Non credo che ci si vedano eroi con mimetica e stivaloni a somigliare a don Camillo o Peppone, entrare in una scuola e sparare. Ma forse i possibili assassini nostrani sono dotati di una vigliaccheria diversa. Capisco l’orgia del delirio di potenza che si scatena sparando in testa a povere ragazze indifese. “La guerra è meglio di una scopata” lo diceva anche il caro Emilio Fede in una intervista memorabile che ricordo benissimo, allo scoppiare della prima guerra del Golfo. Il cervello non funziona affatto in queste persone che si sentono invise dal mondo, geni incompresi ed accantonati, magari solo perché non usano deodoranti ascellari. Nei vigliacchi nostrani però accade che dalla tipologia del vendicatore solitario si passi a quella del branco. Si prendono mazze bastoni coltelli e catene, che fanno più guerriero d’altri tempi, più maschio, e si circonda il diverso, chi non può difendersi, chi appartiene all’opposto schieramento politico, la donna da violentare. O una bella guerra tra bande? Che ne dite? Il capobranco comanda e gode nel vedere violenza. A volte neanche partecipa. Guarda, osserva onanisticamente la tragedia che si compie sotto i propri occhi, per poi piagnucolare quando viene preso dalla polizia. Perché tanto prima o poi la polizia li prende. Poi sta ai genitori proteggerli con avvocati e rimboccare loro le copertine e regalare il nuovo videogioco e farne l’ennesimo fallito aggressivo represso.

Su un articolo ho letto che l’assassino tedesco aveva una collezione di un centinaio di film horror. Che stupidaggine. Come si può dare la colpa a queste piccole manie? D’accordo che anche a me piacciono i film sanguinolenti e paurosi, e non mi sento affatto un violento per cui aborro il paragone, ma mi da’ fastidio a prescindere dall’equazione relativa ai gusti di genere.

E poi mi è venuto un pensierino cattivo. Ho sempre ascoltato e letto di pistola semiautomatica. Perché questa piccola censura? Non è che si tratta di una Beretta? Tombola! Già, era proprio una pregiata bella e sana pistola italiana, orgoglio e vanto della nostra industria meccanica di precisione. Avete notato alcune descrizioni truculente in cui vantavano il fatto che avesse centrato le teste di quasi tutte le vittime? Beh, dobbiamo dare una mano alle nostre aziende…