Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

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Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 21 Aprile 2005 da lilith_0404

Con l’irruenza che lo caratterizza Merlinodibretragna mi ha apostrofato senza tanti complimenti in uno dei commenti al post precedente e in due messaggi privati, invitandomi ad esprimere un’opinione nella discussione che io stessa avevo avviato con il mio post.

Premesso  che a parer mio Merlinodibretagna e Lupopezzato se la sono cavata egregiamente anche senza di me,  io temo di aver più dubbi e domande che risposte.

La domanda che ponevo nel post precedente “... se non si trova un significato da dare alla propria vita, chi ce lo fa fare di continuare a vivere?” non implica necessariamente una risposta di fede in un aldilà più o meno fiabesco. 

Sul fatto che le religioni siano una costruzione della mente umana, non mi sento di avere tanti dubbi; la domanda però é: perché la mente umana ha sentito il bisogno di crearsi la religione? 

A parer mio la risposta si trova nella impossibilità di spiegarsi l’origine della vita. Andiamo pure all’indietro quanto possiamo, ritorniamo al Big Bang, e ancora più indietro, fin dove la mente può spingersi, ma si arriva ad un certo punto oltre il quale c’é il buio :Hic sunt leones, come scrivevano gli antichi sui margini delle mappe, per dire che oltre quel confine non sapevano cosa ci fosse: così, credo, fin dall’antichità gli uomini hanno provato a darsi conto di cosa avesse originato la vita e non avendo una risposta, hanno chiamato  Dio questo punto di domanda. Erano all’origine dee madri, con grandi seni e ventri generosi, capaci di dare vita, o divinità che rappresentavano il ciclo della nascita e della morte, come nella religione egiziana.

Anche nella religione cristiana, a ben vedere, i misteri fondamentali sono la nascita del Dio che si fa uomo, a Natale, e la vita che si rinnova con la resurrezione nella Pasqua.

In definitiva, la risposta che mi sembra contenuta nella religione é la celebrazione della vita, la vita come giustificazione di se stessa, come fine e come valore che va ben oltre la vita del singolo essere vivente. E anche l’Amore, che é il comandamento centrale della religione cristiana, é funzionale alla Vita: perché l’amore é solidarietà con chi é più debole, é collaborazione e non antagonismo, é aiuto reciproco nelle difficoltà, é vita che si può esplicare con maggior pienezza e maggiori possibilità. Il discorso di Lupopezzato, in quest’ottica mi sembra tutt’altro che ateo e mi sento di condividerlo e farlo mio:

 “...la mia spiegazione su quello che ritengo sia il significato della nostra esistenza ovvero contribuire alla sopravvivenza della natura intesa come sistema Pianeta” “...mettere al mondo dei figli, crescerli ed educarli, aiutare il prossimo, curare gli ammalati, innamorarsi, amare ed essere amati, vivere insomma in tutte le sue forme.. ecco volevo chiederti se tutto ciò non siano motivi validissimi per vivere la vita. “

Si, io credo che siano motivi validissimi, e mi sembra che vadano ben oltre il semplice “procurarsi cibo, riparo e riprodursi”

Commenti al Post:
merlinodibretagna
merlinodibretagna il 21/04/05 alle 10:11 via WEB
... Mi sento proprio un dinosauro che crede nelle favole ;). Che il lupo fantasma avesse ragione? ;). Ribadisco la mia posizione. Dio non nasce da una necessità dell'uomo. E' senso e ha senso in sè. Non sto parlando di un Dio vuoto e distante (come io stesso, nel mio essere "dimenticante" lo vivo molto spesso) ma di un Dio di Carne e Sangue. VERBUM CARO FACTUM EST. Buona giornata, e buon compleanno ancora. (è oggi, no?) :)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 22/04/05 alle 07:09 via WEB
La cosa non é dimostrata, se lo fosse non ci sarebbe bisogno di aver fede per crederlo :-)
 
john.keating
john.keating il 21/04/05 alle 10:24 via WEB
Io me la spiego così, in estrema sintesi: l'uomo è uomo in quanto produce significati. Ma non sa significare l'origine dei significati, perché essa non è dicibile. Esiste dunque un Mistero che la ragione non può spiegare, e poiché questo mistero è all'origine dell'esistenza dell'uomo in quanto uomo, esso è il Divino. Ciò che eccede in senso non dicibile l'esistenza.
 
 
merlinodibretagna
merlinodibretagna il 21/04/05 alle 10:53 via WEB
A prescindere dal fatto per noi cattoliconi non trascurabile che Dio si è fatto carne, hai dato una risposta perfetta John. Lieto di essere d'accordo filosoficamente con te, su questo. E lieto di rileggere qualcosa di tuo.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 22/04/05 alle 07:21 via WEB
"Esiste un Mistero che la ragione non può spiegare" : questo é il punto, oltre un certo limite la ragione non riesce a spingersi... :) lieta di ritrovarti JK
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 21/04/05 alle 11:38 via WEB
xk ? xk ? dimenticare quel k ha esprssso il pensiero umano ? le domande e le risposte k la filosofia si è posta ? xk ignorare la responsabilità etica dell essere e dell agire prescindendo da una trascendenza ? xk evitare di essere animali solo x essere bimbi ,e nn uomini ?
 
 
merlinodibretagna
merlinodibretagna il 21/04/05 alle 12:29 via WEB
Non tutte le domande hanno risposte occhio...non tutte.Purtroppo.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 22/04/05 alle 07:46 via WEB
si può accettare la responsabilità etica dell' essere e dell agire prescindendo da una trascendenza, come infatti la accetto, e tuttavia essere consapevoli che c'é un confine oltre il quale la mente finora non é riuscita a spingersi e dove non so, in tutta onestà, cosa ci possa essere: ciò che so é che la vita esiste... ed é vero, il confine di ciò che ci siamo spiegati con la razionalità si é spostato via via più avanti, tante domande hanno avuto risposte, ma ancora non c'è la risposta fondamentale, cosa c'é all'inizio di tutto?
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 21/04/05 alle 13:51 via WEB
il merlino di oggi sa che tante domande ,a cui il merlino di artù allora nn sapeva risposte,oggi hanno risposte nn trascendenti... ma scriverò cm la penso...accettando la responsabilità dell ignoto,ma nn la consolazione dello stupefacente...;;
 
 
merlinodibretagna
merlinodibretagna il 21/04/05 alle 16:08 via WEB
Forse il merlino di artù aveva più risposte del merlino di ora occhio... perchè aveva la capacità di stupirsi. Quella che noi troppo spesso ci dimentichiamo di avere...
 
   
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 21/04/05 alle 19:54 via WEB
cè lo stupore da cui discende l indagine e la storia delle scienze,naturali e umane,e lo stupore che è matrice della credulità,degli oroscopi,dei tarocchi e della magia...lo stupore che genera la responsabilità delle domande ,e quello che abitua alla pseudo-sicurezza delle risposte...drizza la schiena ,merlino :-))
 
hillmad
hillmad il 21/04/05 alle 15:53 via WEB
mi piace la risposta di J.K avrei voluto scriverla anch'io e come vedo siamo stati finalmente messi tutti d'accordo dal neo scomparso e ricomparso JK ( a proposito io non ho capito niente di quello che è successo e per cui lui se n'è andato ......non scrivere più il blog è un po' come morire nel virtuale ? ) concludo con la frase di un filosofo che mi sembra sempre un bellissimo insegnamento: di ciò di cui non possiamo parlare si deve tacere
 
 
merlinodibretagna
merlinodibretagna il 21/04/05 alle 16:14 via WEB
hillmad:"ciò di cui non possiamo parlare si deve tacere"... traduco e dimmi se sbaglio: di fronte al Mistero bisogna tenere la bocca chiusa. Ipotesi rispettabile, ma cassa completamente una evidenza (per noi cattolici): Che Dio non è uno sconosciuto, e che è venuto tra noi...
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 22/04/05 alle 07:31 via WEB
"non scrivere più il blog è un po' come morire nel virtuale ?" ...no, se si continua comunque ad interagire sui blog di altre persone :) io l'ho fatto per diverso tempo, prima di aprire questo blog :)
 
   
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 22/04/05 alle 09:41 via WEB
e quando ultimo fosse il mistero ,e coinvolgesse noi e gli animali insieme, e tanto estremo da non condizionare la responsabilità dei comportamenti individuali e collettivi,a che pro' trovarne una rappresentazione ? '' se non solo x consolazione ,esorcisma e fuga dalla nostra morte ?''un bacio lil,e.
 
xisabellax
xisabellax il 22/04/05 alle 09:50 via WEB
Carissima lilith, pur ritenendomi indagueta ai vostri discorsi, ti lascio il mio pensiero, tutte le volte che passeggio lungo l'argine del fiume vicino casa mia, mi sento parte di un qualcosa di grande, sono natura, come l'erba che calpesto come i cavalli che pascolano come il vento che mi accarezza la fronte, come la mia valle che si espande in una grandissima quantità di colori. Quando torno a casa, guardo gl'occhi di mia figlia, li vedo la mia immortalità, qualcosa che rimmarrà anche dopo di me, un piccolo particolare, un espressione, un sorriso. Cosi come penso a Stefania, fuori da questa dimensione umana, circondata di luce, di lei solo pensiero energia, che sento cosi forte. Fin da bimba ho dovuto fare i conti con il dolore, la diversità, ma questo mi ha permesso di essere la donna che sono, quando non ho più risposte mi scalda quella fiammella che ho dentro l'anima, che si chiama fede, penso che averla sia un dono, non la si trova ricercandola nei libri, o ponendosi troppe domande, la si sente, dentro, consola, da speranza. per tutte queste cose, do sempre un senso a questa vita, ci provo e ci riprovo, se cado mi rialzo, con un sorriso vado avanti, sicura che un altra porta si aprirà, dietro ad essa, un altra motivazione per proseguire....un abbraccio....
 
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 22/04/05 alle 14:26 via WEB
tu sei la benedetta,isabella...e taccio,e.
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 22/04/05 alle 22:51 via WEB
Ciao Isabella, scusami se mi intrometto nel tuo commento indirizzato a lilith ma mi piacerebbe sapere se tu non avessi la tua fede, quella tua valle sarebbe meno bella di quanto è? e l'erba che calpesti avrebbe un altro odore? e i cavalli che pascolano sarebbero meno belli? sai tante volte mi chiedo perchè quelli che hanno la fede pensano di essere anche gli unici possessori della bellezza del creato e pensano di essere anche gli unici tenutari del dolore o del ricordo o del rispetto di quelli che non ci stanno più.. ho la vaga sensazione che quelli che hanno la "cosiddetta" fede guardino gli altri con disprezzo come se solo la fede fosse capace di dare ai nostri occhi sentimenti e solo chi ha la fede ha anche un'anima.. per quanto mi riguarda io non ho bisogno di dio per avere un anima e se cado mi rialzo anch'io anche se per me che non ho il suo aiuto è ancora più faticoso.. ciao e scusami per l'intromissione..
 
merlinodibretagna
merlinodibretagna il 23/04/05 alle 03:20 via WEB
Mi faccio una domanda, ma la faccio solo a me (ultimamente parlo da solo, sarà perchè sono scemo e cretino) ma a che serve avere un'anima se poi non credi in qualcosa di altro da te? sarebbero solo 21 gr in più... boh. sono riflessioni ad alta voce... non voglio risposte da nessuno. scusa l'intromissione lilith.
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 23/04/05 alle 10:06 via WEB
Ciao Merlino, scusami se mi intrometto nelle tue introspezioni. Sai che trovo stranissimo quello che hai detto? Quel fatto che "ultimamente parli da solo". Io lo faccio spesso invece e sai quando? Proprio quando avrei bisogno anch'io di parlare un pò con lui. confidarmi. chiedergli una mano. Perchè tu parli da solo? Non è sprecare il proprio dio se non addirittura offenderlo? sarebbe un pò come confidarti con un'amica e non con la tua donna. lo trovo sbagliato per chi, come te, ha un dio pronto ad ascoltarlo. Oppure avete litigato?... Hai detto "ti sei chiesto a cosa serve avere un'anima senza avere un dio?" Non so agli altri ma a me lo so a che serve. A farmi sentire vivo ed a farmi godere le mie gioie. A farmi capire la differenza che c'è tra scopare e fare l'amore. A farmi guardare con gli occhi di dentro un'alba oppure il mare in tempesta oppure il mare quando si strofina svogliato sulla riva oppure a farmi godere il sorriso di un bambino o la sua mano nella mia oppure a farmi dare un euro ad un ragazzo anche senza che mi pulisca il parabrezza ma solo perchè ne ho sentito la necessità. A farmi sentire vivo non solo perchè respiro e, credimi, al di là se ho un dio o no. E ti prego non confondere la carità cristiana con la carità dell'animo. Sono due cose diverse. La carità cristiana accende le candele, la mia accende l'anima e inquina meno. Anche la carità cristiana accende l'animo? Non può che farmi piacere. Ciao.
 
   
merlinodibretagna
merlinodibretagna il 24/04/05 alle 00:49 via WEB
Caro lupopezzato, sicuramente sei un'abilissimo manipolatore di parole. Quando dicevo che parlavo da solo, intendendevo che non avevo alcuna voglia di essere commentato. Sopratutto da te. Erano riflessioni ad alta voce tra me e me. Mi scuso con la proprietaria del blog se sono ancora intervenuto. Non credo succederà più. Visto le distanze cosmiche di opinioni e modi di esprimersi, non ritengo utile ulteriori discorsi. Buonanotte.
 
merlinodibretagna
merlinodibretagna il 23/04/05 alle 03:28 via WEB
nota piccolissima a margine. Non guardo mai nessuno con disprezzo. solo che avere fede da un senso diverso alle cose. La stessa differenza che passa tra un piatto scipito e uno gustoso.
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 23/04/05 alle 10:19 via WEB
.. no. La fede non è il sale dell'anima. Te lo ripeto anche senza la fede distinguo una scopata da un fare l'amore. Distinguo una barzelletta da un sorriso. voglio bene al prossimo a prescindere dal colore della sua pelle. la fese è un'altra cosa è voler dare un continuo alla nostra vita terrena. è voler dire che, a differenza di tutto il resto, l'uomo non finisce. Lui continua. E' vedere il paradiso come un premio e l'inferno come una punizione. Scudetto e retrocessione dell'anima. Siamo fatti così. Se non gareggiamo non ci sentiamo uomini. Non siamo capaci di vivere senza correre e mettere traguardi da tagliare e classifiche da compilare. Guarda il papa morto. "magno" oppure "subito santo". Credimi l'ho trovato squallido tutto ciò. Sì, hai letto giusto: squallido. Il vostro dio starà pensando "ma l'umiltà dov'è l'umiltà?" No, caro Merlino non pensarlo minimamente che la fede è il sale dell'anima. Offendi chi non ce l'ha la fede ma, sotto il profilo dello spirito o dell'anima, è molto più vicino di voi a quello che il vostro dio vi ha inutilmente insegnato. Ciao.
 
   
xisabellax
xisabellax il 23/04/05 alle 10:52 via WEB
Ripasso e leggo lilith, mi vengono alcune riflessioni e le lascio qui, rispondo anche a lupopezzato. Tutte le cose che provo e sento le sentirei in egual misura anche senza avere la fede, le sentirei con il cuore, la mia sensibilità, il mio istinto.Penso che avere la fede sia per me e solo per me un qualcosa in più, che è personale intimo,lo considero un dono,non mi ha mai deluso, mi ha consolato, ma questo riguarda me. Mai una volta mi sono sentita superiore a qualcuno che non aveva la fede, avrà qualcosa d' altro, vedrà il mondo e la sua parte spirituale in maniera diversa, perchè mai dovrei sentirmi cosi?...penso che in questo mondo ci stia tutto, basta avere umiltà nel stare a sentire tutte le ragioni, senza mettersi sopra piedistalli saccenti. Credo che la vera conoscenza venga dal confrontarsi, dal saper ascoltare anche chi la pensa e vive in maniera diversa. A volte basta cosi poco, basta un sorriso tendere la mano, rispettarsi e ascoltarsi....
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 23/04/05 alle 12:03 via WEB
.. grazie isabella, quello che hai detto è molto bello perchè spiega che in fondo la fede è quella roba che non serve a farti apprezzare la vita (perchè l'apprezzeresti uguale uguale anche se non fossi credente) ma la fede serve (così come penso che dovrebbe essere) a farci accettare il dolore, le disgrazie, i drammi, le paure, la morte. la fede serve a darci una speranza e, laddove anche la speranza finisce, serve a darci una ragione. la fede è racchiusa in quella proposizione «fiat voluntas dei». [ma le devo dire proprio io queste cose?]
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 23/04/05 alle 12:53 via WEB
... ma sei proprio sicuro di essere ateo?
 
   
merlinodibretagna
merlinodibretagna il 24/04/05 alle 00:51 via WEB
BALLE (scusate la maiuscola). La mia fede non è questo. La mia fede è qualcosa che riconosce che oltre la ragione c'è altro. Non mi interessano promozioni o retrocessioni.
 
xisabellax
xisabellax il 23/04/05 alle 16:34 via WEB
mi associo a te lilith...davvero sicuro?....perchè per quello che scrivi, dai mille ragioni per essere ateo, ma in egual misura ne dai mille e una per pensare il contrario.
 
 
john.keating
john.keating il 23/04/05 alle 22:19 via WEB
Avete una idea alquanto primitiva di ateismo, perdonatemi...
 
   
lilith_0404
lilith_0404 il 24/04/05 alle 02:10 via WEB
hai ragione, JK, le mie idee sull'ateismo sono, se possibile, ancora più limitate di quelle sulla fede in Dio: mi piacerebbe però conoscere le tue, di idee, in merito.. :)
 
     
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 24/04/05 alle 12:00 via WEB
essere laico significa porre le ragioni della propria vita,la scelta di campo e delle proprie azioni non su verità trascendenti , e sulla fedeltà a una promessa di ricompense, ma sulla ricerca di un etica fondata sulla ragione e sulle responsabilità conseguenti,in cui l amore ,la solidarietà,la pietà ,la tolleranza ,la giustizia sn doveri e responsabilità civili e umane,senza scappatoie,e senza penitenze,e vere x se medesime,piuttosto k x rivelazione,e appaganti x se stesse e nn tanto x un paradiso. ;-)) un abbraccio lil , e. un po' + difficile,lil,
 
     
john.keating
john.keating il 24/04/05 alle 13:10 via WEB
Cosa penso io dell'ateismo? Sì, così poi il coglione se ne viene fuori che scrivo di Dio e del Divino per scopare la tipa di turno. E' vero che ha chiuso il blog (grazie Signore, grazie! non se ne poteva più di gabbiani che cagano nel Bosforo e altre inutili stronzate similpoetiche), ma l'esperienza mi è bastata. Guarda, non ci penso neanche a scrivere pubblicamente quel che penso sull'argomento. E poi Enrico ha già detto bene: sto alle sue parole.
 
lupopezzato
lupopezzato il 24/04/05 alle 14:20 via WEB
Ciao Merlino, hai scritto «Visto le distanze cosmiche di opinioni e modi di esprimersi, non ritengo utile ulteriori discorsi». Hai notato? Adesso te la spiego io qual'è la distanza cosmica di cui parli. La distanza cosmica che c'è tra te e me. Essa sta nel fatto che tu continui a porre lupopezzato e merlino al centro di questa discussione come se il problema fosse su chi di noi due ha ragione e invece non hai capito nulla e come te nemmeno Jk. Perchè al centro della discussione c'è la fede. E' quello il soggetto. Tu, io, jk, lili, isabella e gli altri non contiamo nulla. contano le opinioni che aggiungono valore alla discussione. Tu e, jk più di te, vi siete solo vestiti di presunzione e non avete detto nulla - ripeto "nulla" - che aggiunga valore alla discussione. A me non interessa avere ragione e nemmeno fare esibizione di cultura - la mia oltretutto è molto limitata - a me interessa capire, confrontarmi ed imparare. Onestamente di certi interventi "inutili" non so che farmene. Se noti, i miei commenti anche se banali o stupidi o poco colti, comunque sono indirizzati ad esprimere un'opinione ed affrontano l'argomento. Ancora peggio dicasi per JK che ha detto «Avete una idea alquanto primitiva di ateismo, perdonatemi». Ecco il fenomeno di turno che entra in una stanza dove ci sono altre persone che stanno parlando di ateismo sulla base delle loro cognizioni e culture ed lui, anzichè sentire la necessità di aggiungergli valore alle loro idee si limita a definirgliele "primitive" e se ne va. Clap, clap, clap. E mica è finita. Poi, alla richiesta, fin troppo educata, di Lilith di "illuminarci" con la sua definizione di "atei" JK ha educatamente risposto «guarda, non ci penso neanche a scrivere pubblicamente quel che penso sull'argomento». Ma allora cosa ci sei entrato a fare nella discussione? Forse perchè è più facile «giudicare» che avere delle idee? Mah.
 
 
john.keating
john.keating il 24/04/05 alle 15:05 via WEB
Guarda Lupo, riesci persino a farmi andare d'accordo con Merlino. I tuoi insulti te li ficchi in quel posto, tanto per cominciare. Quanto al resto. Nella discussione ci sono entrato perché citato espressamente nel post che la inaugura, quindi non ci sono nemmeno entrato di mio, ma mi ci sono trovato dentro. Discussione della quale dimostri di non aver capito nulla, visto che io tecnicamente sarei definibile come "ateo", e quindi su pozioni esattamente opposte a quelle di Merlino. Se poi le cose stanno in modo più complesso di quel che appare, mi dispiace per te. Dichiari di avere poca cultura, e si vede. Se non sai affrontare questi argomenti, men che mai senza insultare chi li affronta, lascia perdere. Se poi si voleva la riprova che discutere pubblicamente, nei blog, di simili argomenti è un errore, eccone la riprova. Mi strarotto i coglioni di parlare di cose cui ho dedicato anni di studio e riflessione davanti a persone che sanno solo farne strame.
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 24/04/05 alle 15:57 via WEB
Ciao JK, anche tu come Merlino, visto? sei stato capace di dedicare una ventina di righe a me piuttosto che una riga alla discussione. Nessun valore aggiunto. Fai attenzione che chi ha insultato sei stato tu con quel commento gratuito. Trovi che sia vero che - come ho detto - ho poca cultura? Sono contento. Vuol dire che non mi sopravvaluto. E tu, invece? Ciao e buona domenica. :o)
 
john.keating
john.keating il 24/04/05 alle 15:15 via WEB
PS. Lilith, ti prego, con molta dolcezza, in futuro non citarmi più. Sono davvero stanco di essere insultato da perfetti sconosciuti solo per il fatto che vedono il mio nome in giro.
 
 
merlinodibretagna
merlinodibretagna il 24/04/05 alle 17:03 via WEB
Avevo ben presente quale fosse il tema della discussione, caro lupopezzato. Lo avevo così ben presente, che ho cercato di esprimere quello che è per me la fede. Non entro nel merito della tua poca cultura (non so nemmeno cosa tu intenda, per cultura - la mia vecchia prof. di italiano diceva che è quello che si ricorda quando dimentichi quello che hai studiato-). Probabilmente il problema risiede altrove. Nella non volontà di comprendere. E non facciamo i finti modesti... Per il resto, va da sè che sono d'accordo con JK. Non va nemmeno a me di essere definito stupido da uno sconosciuto. Pertanto Anna, ti prego, non citare più neppure Merlino nei tuoi post. Sono stanco.
 
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