Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

Messaggi di Ottobre 2005

Tolleranza zero ... con gli intolleranti!

Post n°74 pubblicato il 31 Ottobre 2005 da lilith_0404
Foto di lilith_0404

Tempo fa qualcuno mi scrisse: “Io discuto di politica da quando avevo i calzoncini corti!” e io mi sono sentita piccola piccola, perché di politica ne capisco davvero poco, e men che meno mi azzardo a discuterne.

Mi limito a leggerne, e a volte ne ragiono un po’, tra me e me, e spesso mi sorge la considerazione che ciò che accade a livello macro non é altro che la copia in scala di ciò che accade a livello micro.

Prendiamo ad esempio quello che viene raccontato nel post n.765 di Giancla56: una pubblica riunione organizzata per discutere liberamente che viene annullata perchè a qualcuno dava fastidio che si tenesse. 

Mi ha fatto pensare a un episodio successo qui nei Blog, qualche settimana fa. Mi riferisco alla vicenda del blog di Scentofwoman. Un giorno, cliccando sul suo link, il blog era sparito. Fin qui, nulla di strano, succede abbastanza spesso. Le scrissi in privato, esprimendo la speranza che la chiusura non fosse definitiva e mi rispose che si, sarebbe tornata e al momento opportuno si sarebbe rifatta viva.

Dopo qualche tempo infatti ricomparve con il nick di Gwendy00. Si fece riconoscere, ripresi a frequentare il suo blog, perché apprezzavo il buon senso e l’intelligenza che traspariva dai suoi scritti, e la leggevo con piacere.

Purtroppo c’era chi non la pensava allo stesso modo,  e non accettava che fosse tornata a scrivere: ad ogni post, interveniva mettendo commenti a volte offensivi, altre volte solo di disturbo, scrivendo la stessa frase per decine e centinaia di volte, dando sulla voce a chi si azzardava a esprimere commenti favorevoli.

L’azione di disturbo é stata così ossessiva, che il blog é stato chiuso dopo pochi giorni.

Azioni del genere non sono così isolate: altri blog si sono autocensurati, per non sottostare allo stillicidio delle provocazioni e delle aggressioni verbali: penso a quello di Rosalux, che un giorno (un brutto giorno, dal mio punto di vista) ha cancellato tutti i post precedenti,  ma anche a ParoleMaddalene, che in uno scatto di insofferenza l’estate scorsa ha chiuso il suo blog, privandoci del piacere di rileggere i post che aveva scritto.

D’accordo, erano solo blogs.

Nulla a che vedere con la politica.

Ma il principio, sotteso a questo tipo di azioni é lo stesso che ha portato a non tenere la riunione di cui parla Giancla56.

Si chiama intolleranza.

             

 
 
 

Amor, ch'a nullo amato amar perdona...

Post n°73 pubblicato il 26 Ottobre 2005 da lilith_0404
Foto di lilith_0404

Qui nel mondo dei blogs, sono sostanzialmente due gli argomenti che la fanno da padroni: la politica e l’amore. Di politica spesso si litiga, dell’amore si parla, si racconta, si ragiona.  E per dirla con Lupopezzato, “è più facile leggere in giro di amori finiti che di amori che vanno alla grande. Probabilmente perché gli amori che vanno alla grande hanno più voglia di viversi che di venire a raccontarsi qua dentro”.

Però, proprio nei commenti al post n.90 di Lupopezzato c’é un pezzo scritto da Nef29, che ho trovato bello e che  una volta tanto  parla di un amore che non solo non é finito, ma che tutti vorremmo  vivere. Poiché Nef29  sfortunatamente ha chiuso il suo blog già da qualche tempo, spero di non incorrere in qualche reprimenda se riprendo qui una parte del suo commento. Eccolo:

“...Per me è stata come una rivelazione: chi ama davvero si fa sempre amare. Ma, perchè questo succeda, chi ama deve saper amare... e ciò che è raro da trovare è proprio questo.

Qualcuno che ti ama davvero, nel modo puro in cui solo pochi sanno.

Qualcuno che di te prende tutto, lati belli e brutti, e ti ama senza se nè ma.

Qualcuno a cui racconti anche la tua ultima verità, quella dura da mandare giù: la tua sottile incapacità di essere felice... e lui non solo non se ne va, ma ti dice che va bene così.

Qualcuno che resta, quando tu invece, codarda, saresti scappata...

Beh, Gigi, quando incontri quel qualcuno, non ci puoi fare niente. Cresce dentro di te e ti conquista un pezzetto alla volta.”

E io vorrei aggiungere che deve essere bello sentirsi amati in questo modo, ma ancora meglio, io credo, é essere capaci di amare così una persona: credo sia una scelta capace di riempire la vita e darle un senso.

  

 
 
 

Mrs. George Reece o le parole in prestito

Post n°72 pubblicato il 20 Ottobre 2005 da lilith_0404
Foto di lilith_0404

Mi capita spesso di citare poesie e canzoni nei miei post, così come fanno tanti altri. Come scrivevo nei commenti al post n.92 di Pastaalforno  non ci vedo nulla di male, anche se a qualcuno questo può  sembrare  banale.

Io non sono e non mi considero una scrittrice. 

Ricordo che ai tempi in cui andavo al liceo, nei compiti in classe di italiano evitavo accuratamente i temi di fantasia, scegliendo sempre quelli di letteratura, dove almeno, studiando, potevo trovare qualcosa da scrivere.

L’abitudine di prendere a prestito le parole di altri per dire quello che penso é cominciata probabilmente allora.

Poi, a diciassette anni, per il mio compleanno le compagne di classe mi regalarono le poesie dell’Antologia di Spoon River. Una fra le altre mi colpì e la elessi a regola di comportamento.

Eccola:

To this generation I would say:
Memorize some bit of verse of truth or beauty
.
It may serve a turn in your life
.
My husband had nothing to do

With the fall of the bank -- he was only cashier
.
The wreck was due to the president, Thomas Rhodes,
And his vain, unscrupulous son.
Yet my husband was sent to prison,
And I was left with the children,
To feed and clothe and school them.
And I did it, and sent them forth
Into the world all clean and strong,
And all through the wisdom of Pope, the poet:
"Act well your part, there all the honor lies."
 

Io vorrei dire a questa generazione:
Imparate qualche verso di verità o di bellezza.
Potrebbe servirvi nella vita. 
Mio marito non ebbe niente a che fare 
Col fallimento della banca -- era solo il cassiere.
Il crak fu dovuto al presidente, Thomas Rhodes,
E a suo figlio, leggero e senza scrupoli.
Eppure mio marito fu mandato in prigione,
E io rimasi sola con i bambini,
A doverli nutrire, vestire e mandare a scuola. 
E lo feci, e li avviai nel mondo 
ben puliti e robusti,
E tutto grazie alla saggezza di Pope, il poeta:
"Recita bene la tua parte: in questo consiste l'onore."
 

(Edgar Lee Masters Antologia di Spoon River)

      

 
 
 

L' Invincibile Armada di Kublai Khan

Post n°71 pubblicato il 14 Ottobre 2005 da lilith_0404
Foto di lilith_0404

Seguivo ieri sera in televisione un programma sulla Cina ai tempi di Marco Polo.

Nel corso della trasmissione si é parlato della distruzione della flotta di Kublai Khan, avvenuta nel 1281, mentre navigava alla volta del Giappone, con l’intenzione di annettere quelle isole allo sterminato impero del Gran Khan.

Un tifone scoppiato nell’oceano fermò quella “Invincibile Armada” versione cinese, salvando il Giappone dall’invasione, e causando la più grande tragedia del mare che la storia ricordi : 70.000 morti, tra marinai e soldati, e le ambizioni del Khan ridimensionate per sempre.

Mentre ascoltavo il racconto di quella storia lontana, ripensavo alle catastrofi che stanno succedendo ai giorni nostri, ai 174.000 morti dello Tsunami  a dicembre dell’anno scorso, alle distruzioni dell’uragano Katrina e ai 25.000 morti del terremoto in Pakistan, e riflettendo sulla notizia letta nei giorni scorsi che gruppi terroristici cercano di approfittare della situazione di caos seguente al terremoto per operare indisturbati mi son tornati alla memoria i versi di Leopardi, studiati tanti anni fa a scuola:

"...Nobil natura è quella
Che a sollevar s'ardisce
Gli occhi mortali incontra
Al comun fato, e che con franca lingua,
Nulla al ver detraendo,
Confessa il mal che ci fu dato in sorte,
E il basso stato e frale;
Quella che grande e forte
Mostra se nel soffrir, nè gli odii e l'ire
Fraterne, ancor più gravi
D'ogni altro danno, accresce
Alle miserie sue, l'uomo incolpando
Del suo dolor, ma dà la colpa a quella
Che veramente è rea, che de' mortali
Madre è di parto e di voler matrigna.
Costei chiama inimica; e incontro a questa
Congiunta esser pensando,
Siccome è il vero, ed ordinata in pria
L'umana compagnia,
Tutti fra se confederati estima
Gli uomini, e tutti abbraccia
Con vero amor, porgendo
Valida e pronta ed aspettando aita
Negli alterni perigli e nelle angosce
Della guerra comune. Ed alle offese
Dell'uomo armar la destra, e laccio porre
Al vicino ed inciampo,
Stolto crede...."

Sembrerebbe comune buon senso, ma a quanto pare non é così... 

         

 
 
 

La caccia alle streghe in Europa

Post n°70 pubblicato il 09 Ottobre 2005 da lilith_0404
Foto di lilith_0404

Qualche settimana fa, toppando clamorosamente, inserii il brano che segue come commento al post  n.408 di Corsaramora, credendo erroneamente che l’argomento di quel post fosse la caccia alle streghe. Me ne sono ricordata qualche giorno fa quando nella home page di Libero venne proposto come sito del giorno “EM eresie medioevali  e tra i blog in qualche modo collegabili a questo argomento quello di lafatamadrina che nel suo post n.14 parla della persecuzione a cui furono sottoposte le persone sospettate di essere streghe nei secoli scorsi. L’argomento é oggetto di molti luoghi comuni e di leggende più o meno fantasiose, e un po’ di verità storica credo che non faccia male.

“Il riconoscimento e la condanna della stregoneria da parte della Chiesa Cattolica ebbero origine dalla lotta incessante contro l’eresia che contraddistinse il tardo medioevo.Durante la maggior parte del xv secolo l’essenza della stregoneria fu il suo carattere eretico.

Se però le autorità ecclesiastiche e civili diedero l’avvio alla persecuzione, in seguito la spinta venne dal basso, e la gerarchia riuscì a stento a contenerla: in Inghilterra le donne impiccate per stregoneria furono meno di un quinto di quelle accusate di tale colpa, e a muovere le accuse erano principalmente i vicini delle presunte streghe.

Tra il 1560 e il 1660 furono condannate in europa circa 100.000 streghe, di cui circa 30.000 nella sola Germania. Si può affermare che furono principalmente le zone in cui non vi era una uniformità di credo religioso ( come appunto la Germania, e altre zone di confine tra una religione e un’altra) quelle in cui l’accanimento contro le streghe fu maggiore. Il Malleus Maleficarum fu scritto proprio nella Renania Settentrionale.

Sociologicamente, le persone accusate di stregoneria erano quasi sempre persone che vivevano ai margini della società, in condizioni di indigenza, che spesso si attiravano l’accusa popolare di stregoneria a causa della lingua troppo sciolta, che le portava a lanciare maledizioni contro coloro con cui, per qualche motivo, si scontravano.

Le modalità di svolgimento dei processi differiva nei vari paesi Europei: dove vigeva il diritto romano, per ottenere una confessione si ricorreva anche alla tortura, e alla strega si riusciva a far ammettere qualsiasi cosa. Dove invece era in vigore il diritto consuetudinario, si procedeva dietro denunce individuali e il giudice non era investito di poteri inquisitori particolari e non veniva praticata la tortura.

( liberamente tratto da O.Hufton - Destini Femminili – Storia delle donne in Europa 1500-1800)

 
 
 

C'era una volta, tanto tempo fa...

Post n°69 pubblicato il 02 Ottobre 2005 da lilith_0404
Foto di lilith_0404

Leggo con una sorta di commossa simpatia il post n. 16 di Parolemaddalene, la rievocazione della prima gravidanza della mamma conclusa con un lutto, il racconto della seconda con le minacce d’aborto e i medici che al momento del parto danno per spacciate madre e bimba, che invece a dispetto di tutto sopravvivono.

La memoria riporta il ricordo di esperienze simili di cui sono stata spettatrice, e che hanno segnato la vita di mia madre: la prima figlia morta in fasce, a pochi mesi. E l’ultima, che vide la luce contro ogni previsione dei medici, che anzi si adoperarono perché quella nascita non avvenisse.

Eravamo nel 1977, e a quanto sembra a quel tempo non era tanto insolito che un bambino venisse al mondo, a dispetto dello scetticismo dei medici.

Ben diversi i casi che fan notizia a distanza di quasi trent’anni. L’ultima in ordine di tempo l’ho sentita per radio mentre andavo al lavoro la scorsa settimana: un neonato recuperato dalle acque del lago di Caldonazzo, chiuso in un sacchetto di plastica. i sospetti maggiori sembrano ricadere sulla madre, possibile rea dell'infanticidio e quindi di aver gettato il suo corpicino nel  lago

Un fenomeno in preoccupante aumento, di cui ha parlato diffusamente Corsaramora nel suo post.n. 345. Sull'argomento, mi sento di condividere il commento di VegaLyrae al post n. 68 di Lupopezzato:

“...Non dovremmo esprimere facili giudizi senza conoscere a fondo le situazioni che hanno portato a determinate scelte: disperazione, ignoranza, solitudine, depressione... Credo che chi abbandona o addirittura sopprime un figlio non si trovi mai in una situazione tale da poter fare una scelta serena. Questo probabilmente e' solo l'epilogo di veri e propri drammi personali ..."

Ma mi tornano in mente le storie che mi raccontavano da bambina, di genitori poverissini che portavano i figli nel bosco e li abbandonavano al loro destino; in quelle storie inventate tuttavia la madre per quanto disperata  non  arrivava ad uccidere il figlio, come invece succede al giorno d’oggi nelle storie vere che ascoltiamo sempre più spesso.

Ma certo questo dipende dal fatto che oggi siamo più evoluti.

 
 
 

AREA PERSONALE

 

ULTIME VISITE AL BLOG

Fajrliberantemiki23redlilith_0404campcassetta2MARIONeDAMIELsabrina.santafedeLess.is.moreHaashimocchiodivolpe2ossimoratheothersideofthebedmariomancino.m
 

ULTIMI COMMENTI

.
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 24/04/2021 alle 22:24
 
La vita è un male immaginario con effetti collaterali...
Inviato da: cassetta2
il 27/07/2020 alle 15:44
 
:)
Inviato da: occhiodivolpe2
il 03/04/2020 alle 08:30
 
.
Inviato da: occhiodivolpe2
il 28/04/2017 alle 11:18
 
.
Inviato da: occhiodivolpe2
il 21/04/2014 alle 08:49
 
 
ARCHIVIO DEI POST
'05'06'07'08'09
gen-xxx-
febxxxx-
marxxxx-
aprxxxx-
magxxxx-
giuxxx--
lugxxx--
agoxxx--
setxxx--
ottxxx--
novxxx--
dicxxx--
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2005 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 
 website counter
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963