A Room of One's Own
This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!
Messaggi di Maggio 2006
Post n°103 pubblicato il 27 Maggio 2006 da lilith_0404
"Ma perché una come te si perde a far questo?" mi ha chiesto un giorno un amico, avendo scoperto che scrivevo in un blog, e c’era implicito nella domanda una specie di giudizio negativo. Lo stesso che ho trovato espresso nel quesito che Holden propone nel suo post n 713 :” ma allora e' corretto affermare che comunicare sia una forma di debolezza ,mentre il non comunicare sia un segno di forza?”. Io non credo che sia così, anzi, per dirla proprio tutta non credo neppure che chi scrive in un blog lo faccia sempre per comunicare qualcosa. Quello che Pelino55 mi scrive nei commenti al mio post n.102 :”Perchè si scrive? Penso che nessuno di noi abbia motivazioni totalmente sovrapponibili: per me si tratta di un modo... di aiutarmi a riflettere su cose mie, lo scriverne mi aiuta” riecheggia quello che scrive anche SandaliAlSole nei commenti al post di Holden citato:’ il mio blog nasce da un bisogno mio, di fissare pensieri, parole, attimi. E poi torno a rileggerli e cercandomi e ritrovandomi, a volte stupita: ma sono davvero io? Alice dentro e fuori lo specchio” . Ricordo quando, ragazzina, anche io facevo lo stesso, scrivendo su un quaderno che custodivo gelosamente. Esprimerli in frasi di senso compiuto era un modo di dipanare il groviglio dei sentimenti, pensieri, sensazioni che avevo dentro, un modo di fare chiarezza, e di capire. Il bisogno di comunicare veniva per secondo, e a grande distanza. E anche qui nei blog ho l’impressione che spesso sia questa la sequenza delle priorità: molto più urgente il bisogno di chiarirsi a se stessi, o anche solo di sfogarsi, di liberarsi da un peso, rispetto al bisogno di comunicare. E una volta che le parole hanno assolto al loro compito, possono pure essere cancellate: é il motivo per cui, credo negli ultimi giorni diversi post, in blog diversi, sono stati cancellati.
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Post n°102 pubblicato il 21 Maggio 2006 da lilith_0404
“Io canto quando posso, come posso Trovandomi nella disposizione di spirito cantata da Guccini, riflettevo sul quesito che Isotropico si poneva nel suo post n.369 su “ come costruire un indicatore di successo e popolarità univoco e oggettivo usando il numero di commenti, il numero di visite e il numero di citazioni” Isotropico ha un bel dire che i numeri sono oggettivi, ma proprio gli esempi che porta lui stanno a dimostrare che non sono significativi. Personalmente concordo con quanto sostiene Lumiss, nei commenti al post di Isotropico citato, che “uno scrive post non tanto per farsi leggere quanto per confrontarsi con gli altri su ciò che ha scritto” Ritengo anche che sia vero quanto sostiene lo stesso Isotropico, che ‘ da un tipo di blog ad un altro cambia anche il pubblico. Pubblici diversi hanno diverse tendenze a lasciare o non lasciare commenti” Infine credo che anche il fattore tempo abbia la sua importanza, specialmente per chi come me a volte passa in velocità, solo per dare un’occhiata, rimandando il commento ad un momento successivo: poiché i commenti vengono sempre lasciati solo sull’ultimo post, su blog come quello di Scalzasempre, dove in uno stesso giorno vengono inseriti in successione fino a 14 o 15 post, lasciare un commento diventa per me praticamente impossibile, perché tra il momento in cui lo vedo e il momento in cui potrei commentarlo, il post in questione é già stato dimenticato. Il successo o il non successo di un blog alla fine é una valutazione del tutto soggettiva, correlata tra l'altro anche alle aspettative di chi lo scrive, e di certo non la legherei né al numero dei passaggi né al numero dei commenti: saranno anche valori oggettivi, ma non sono sinceri.
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Post n°101 pubblicato il 16 Maggio 2006 da lilith_0404
Ai bloggers piace giocare a stabilire classifiche. A partire da Libero, che quotidianamente segnala il ‘blog del giorno’, passando da Scalzasempre che non concordando con i criteri di scelta di Libero ha istituito un suo ‘blog del giorno scalzo’, per finire a Sckizotonic che nel post n.452 ha assegnato il titolo di ‘controblog del giorno’ . A periodi intermittenti poi ci sono catene di sant’Antonio in cui si dichiarano le proprie personali classifiche passando quindi il testimone ad un certo numero di altre persone perché facciano altrettanto: una volta anche il mio blog é stato insignito del titolo di ‘blog che piace di meno', ma non é stata la delusione per questo giudizio a farmi stare senza scrivere per qualche mese :-) . Ora qualcuno si é preso la briga di fare una cosa molto più elaborata, organizzando addirittura un complicato meccanismo di selezione per arrivare ad assegnare il premio al miglior blog in assoluto. Confesso che non ho capito molto bene come si sia arrivati a formare le terne segnalate per le varie categorie, ma é stata un’occasione come un’altra di scoprire qualche blog interessante. Il 21 di maggio sapremo a chi andrà la palma della vittoria, intanto se volete partecipare alle votazioni, questo é il link, sempre ricordando che , comunque, é solo un gioco. |
Post n°100 pubblicato il 13 Maggio 2006 da lilith_0404
Bella la vita che se ne va… "Le coincidenze sono come "cartelli stradali" che la vita ci piazza davanti per indicarci il sentiero da percorrere", ha scritto Masayume nel suo post n.2 Il mio nome é sulla guida, ma il telefono lo feci mettere solo per collegarmi ad internet, e poiché non abito stabilmente in quella casa, é abbastanza improbabile che vi riceva telefonate. Stasera ero là solo per un momento, e solo per un insieme di coincidenze. Quando il telefono ha suonato, non volevo neppure rispondere. Non so cosa mi ha indotto ad alzare il ricevitore. Dall’altra parte una voce mi chiede se sono propio io, quella che andava a quella certa scuola...una voce che mi riporta a quasi trent’anni fa, e mi dice che A. é morta ieri. La memoria mi rimanda il ricordo di due occhi vagamente orientali, una figura sottile, un sorriso dolce. Eravamo compagne di banco al liceo. Ma non eravamo una classe affiatata, e finita la scuola perderci era stato facile: voltavo pagina e non volevo guardarmi indietro... Stamattina camminando per strada, sul ciglio il corpo straziato di un piccione, quasi un presagio, mi ha indotto a chiedermi come sarebbe stato morire e ricordo di aver pensato che alla mia età tanti miei parenti erano già morti... E stasera sono qui, a chiedermi se tutto questo abbia un senso. Musica, gente, cantate che poi |
Post n°99 pubblicato il 11 Maggio 2006 da lilith_0404
Le innovazioni introdotte da Libero in questi ultimi giorni hanno riscosso una accoglienza a volte entusiastica, a volte negativa, ma non hanno lasciato indifferente la Community. Qualcuno, come Amoildeserto, ha temuto di dover abbandonare il blog, per incompatibilità dei sistemi operativi, altri invece, come Coulomb2003 hanno subito cominciato a fare esperimenti. Divertente la reazione di Magdalene57, che non é stata molto dissimile dalla mia: come funzionino i trackback, gli rss e i feed, credo che sopravviverò senza saperlo, e mi sono affrettata a disabilitare tutto quello che sono riuscita a disabilitare. Quello che non ho potuto annullare é il counter: considerando che quando giro tra i blog, faccio il passo della quaglia, ritornando ogni volta al mio per selezionare il nuovo link a cui andare, almeno la metà dei visitatori segnalati sono in realtà sempre io. Senza contare che mi risulta che qualche nick che si vede presente con maggiore assiduità nell'elenco dei visitatori si avvale di un programma che simula soltanto il passaggio, mentre in realtà le persone in questione sono in tutt'altre faccende affaccendate, quindi, a maggior ragione, a che serve contarli? Quando sono arrivata al blog di Queenfrancy, mi sono accorta che il counter da lei non compariva : “allora si può togliere!” ho pensato felice, e le ho inviato un messaggio privato chiedendole la cortesia di una indicazione sul modo in cui ottenerne l’eliminazione. Ma ahimè, la risposta mi ha tolto ogni speranza: la sua skin é talmente vecchia che le novità non sono supportate... ma non é neppure più presente tra quelle che si possono scegliere, e quindi il counter rimane lì. L’unica innovazione che invece non ha scontentato nessuno é quella che ha sottolineato Ombraluminosa: la possibilità di inserire fotografie; per me che ho una memoria fotografica, é un miglioramento di non poco conto. Però mi chiedo, dal momento che le foto sono prese non dal proprio pc ma dal web, se la pagina web da cui si prende la foto viene cancellata o modificata, che fine fa il post? |
Post n°98 pubblicato il 08 Maggio 2006 da lilith_0404
Quando ero ragazzina andai un giorno ad una esposizione, non so bene da chi fosse organizzata, nei locali della biblioteca del paese: ovviamente si trattava di libri, e tra gli altri, ad attirare la mia attenzione, una collana di classici, una lunga sequenza di libretti dalla copertina rossa e dalle pagine di carta giallo paglierino, sottile come quella dei messali. Ci lasciai il cuore su quei libri, rimasi un tempo interminabile in adorazione, a guardarli, scorrendo i titoli scritti in oro sul dorso, e immaginando la felicità di poter leggere le meravigliose storie che certo contenevano, mentre ipotizzavo improbabili soluzioni per convincere i miei genitori ad acquistarli. Questo episodio mi é tornato in mente oggi, mentre con mia sorella camminavo tra gli stands della fiera del libro di Torino. E’ la prima volta che vado a Torino. Ad attirarmi, l’invito contenuto nel post n.43 di ParoleMaddalene : “Sarò presente per TraccEDIverse il giorno 7 maggio alla Fiera del Libro di Torino, presso lo stand della Regione Campania... Spero di abbracciare alcuni di voi...” Un’occasione da non perdere di conoscere la donna celata dietro il nick ParoleMaddalene, dopo averla tante volte apprezzata nel blog. E al tempo stesso la possibilità di passare alcune ore curiosando a ruota libera tra una miriade di autori, titoli, edizioni, collane, talmente tanti che alla fine, come l’asino di Buridano, non siamo riuscite a deciderci a prendere niente, se non i cataloghi, da sfogliare con calma a casa. Ad accogliermi, appena scesa dal treno, la grande stazione, che a me, che la vedevo per la prima volta, sembrava uscita pari pari dal post n.320 di Occhiodivolpe :“... sempre con lo stesso vuoto solitario e l aria appassita , sospesa e un po' stranita ... luoghi sempre a se stessi uguali e tra lor differenti ...” Alla fine della giornata, sul treno che mi riportava verso casa, pensavo che di Torino mi rimane questo: il ricordo di un incontro, suggellato dalla dedica di ParoleMaddalene sulla mia copia del suo libro, e l’impressione quasi surreale della stazione. |
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